Palla Mancata 

ANNO I - NUMERO 0

20 GIUGNO 2001

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

È un numero di prova ed è già troppo

CHI, COME, DOVE E PERCHÈ

L’idea di questo foglio è venuta quasi spontanea guardando il servizio televisivo su +Blu Lombardia riguardante gli incontri Caronno-Rimini. È stato lui, l’esperto dell’approfondimento l’involontario artefice. La rubrica IPSE DIXIT è tagliata su misura per celebrare l’avvio di questa Palla Mancata.
Si sa, da cosa nasce cosa e la fantasia non ha limiti specialmente nelle scemenze, noi almeno siamo famosi per questo. Il problema coinvolgente sta nel chiedersi chi siamo i NOI della frase precedente, esperienza insegna e ricordi confermano che da queste parti nessuno è esente dal contagio. Basta assistere a qualche incontro degli WAVE per tastare il polso alla situazione. Da un lato non si capisce fin dove sia scherzosa l’idea che pone le attività amatoriali al centro dell’universo caronnese del softball riducendo la A2 a mero pretesto, paravento, falso scopo o donna dello schermo. Se poi si aggiunge che la “curva” che segue le partite di A2 spesso si presenta con una qualificata rappresentanza dentro e fuori al campo amatoriale, va da sé estendere a tutto l’ambiente quello che a prima vista potrebbe sembrare una goliardica rimpatriata di ex.
Certo, non ci si può sottrarre al fatidico quesito: cui prodest? Per evitare il classico quid pro quo (e per giustificare l’ipse dixit) diciamo subito che la consapevolezza delle conseguenze è assolutamente presente in noi (questa volta plurale majestatis). Si getta il sasso per nascondere la mano? Nemmeno per sogno. Si apre il vaso di Pandora? È più che possibile. Si parte per un’impresa della quale non si conoscono gli impegni che ne deriveranno? È sempre stato così, non c’è da stupirsi.
Vogliamo la promozione? Prima va guadagnata sul campo ed il campo a cui ci riferiamo non è l’angusto angolo di 90° che delimita un campo di softball, sono i fatidici 360° nei quali spaziano i discorsi dei treni pendolari mattutini, i discorsi del classico bar e, perché no, anche della nostra tribuna.
Quando poi vorremo riguadagnarci un aurea di serietà faremo una conversione, cosa dico a 180°, di più, di più, forse anche 360°, 540° o persino 720°.
Troppi gradi? Temperatura in rialzo? Nessuna preoccupazione abbiamo la rubrica fatta apposta. Difesa e Battuta ha la freddura giusta da far rabbrividire.
Siamo alla frutta, forse al melone come quel lancio che fa fare la valida anche a … Non sprechiamoci, è solo la prima volta, potrebbe andare peggio e come dice un mio collega noto per il suo realismo, al peggio non c’è limite. Se a qualcuno non piace, si consoli pensando che peggio di così non può andare.

 

Rumors  di ELENA CONSIGLIO

“Forse sarebbe il caso di cambiare posizione…” così ho pensato ad un certo punto domenica pomeriggio, seduta in panchina (mio malgrado…sigh!) mentre le mie compagne di squadra si affannavano e sudavano sul diamante di Marcheno. Ed è successo! Basi occupate e gran valida della Stefy: due punti a casa e svantaggio recuperato. Per la serie “non è vero, ma ci credo” la superstizione ha il suo peso anche nel softball. E quindi non vi sembri strano se noterete comportamenti strani o bizzarri nelle vostre beniamine… tutto ha una spiegazione! La Cabala, come un po’ impropriamente la chiamiamo tra di noi, è un rituale ben preciso (ma suscettibile di cambiamento quando non più efficace). Varie sono le sue manifestazioni, che in virtù della sua natura di segretezza da “iniziati” non mi è dato di svelare in toto: vanno dal rimanere nella posizione in cui si è nel momento in cui si segnano punti (con la conseguenza di  formicolii in varie parti del corpo costrette a stare nelle posture più strane!) al mantenere geometrie fisse nei movimenti del riscaldamento prima dell’inizio di ogni inning (con la conseguenza che chiunque per qualsiasi motivo abbia la sfortuna di modificarle potrebbe essere suscettibile di lapidazione). Non dovete stupirvi, quindi, se vi capiterà di sentire frasi del tipo “Chi DEVE prendere la pallina con cui si scaldano gli esterni?”… in una squadra tutti hanno un compito: a volte anche quello di cercare di influenzare il Fato.

 

La situazione di GIORGIO TURCONI

Il campionato ha doppiato il giro di boa e la Rhea Vendors, in virtù della doppia vittoria contro la bestia nera Rimini e grazie anche allo scontro tra AXA Roma e Woodstock di Capannori (noi però continuiamo a preferirlo come Lucca) mantiene il comando incrementandolo a tre lunghezze su Roma che soccombe in casa contro un Lucca che approfitta delle sbavature difensive delle avversarie.
Aggiorniamo la situazione al 18 giugno: La Rhea espugna Marcheno, Roma seppur con fatica supera Bologna fanalino di coda, ma la sorpresa viene da Capannori (Lucca) dove il Woodstock subisce un’imprevedibile battuta d’arresto da parte di Nuoro. La notizia del giorno è però extrasportiva, pare che uno degli incontri chiave del campionato Axa Roma-Caronno debba slittare alla fine del campionato per consentire alle atlete romane di far parte della nazionale impegnata in Canada.

 

IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA

Cristina Sisler, suo il fuoricampo decisivo con Rimini

IPSE DIXIT

a cura della redazione

Fasi finali di Caronno-Rimini, Massimo Sarti, giornalista a bordo campo raccoglie il commento di Alberto Turconi, il nostro esperto dell’approfondimento.
Si, questa è la prima partita del girone di ritorno, di conseguenza era importante vendicare la doppia sconfitta di Rimini che noi potrebbe sicuramente portare ad una ad una maggiore possibilità di arrivare tra nelle prime due posizioni e quindi raggiungere quell’obiettivo che il Caronno aveva prefissato, insomma
Ipse dixit.

                                         

A2

RISULTATI E CLASSIFICA
al 17 giugno 2001

Bologna

Axa Roma

3-4

0-3

Marcheno

Caronno

2-10

1-3

Rimini

Caserta

10-0(5)

7-12

Ustica

Palermo

0-4

11-0(5)

Woodstock

Nuoro

8-2

1-4

  

 G  

  V  

  P  

  %

Rhea Vendors Caronno     

22 18 

  4  

 818

Woodstock Capannori  

22

16  

  6  

 727

Axa Devils Roma  

22

15  

  7  

 682

Rimini  

24

12  

12  

 500

Marcheno  

 22

11  

11  

 500

Ustica  

24

11  

13  

 458

Nuoro  

22

  9  

13  

409

Caserta  

20

  7  

13  

 350

Palermo  

20

  6  

14  

 300

Bologna 2000  

  22 

  5  

17  

 252

Chi è a mille e chi va strike out

a responsabilità collegiale

Rubrica che nelle nostre intenzioni è destinata a premiare e a castigare. Si danno i voti e le pagelle ai vari personaggi con i quali abbiamo a che fare settimanalmente.
Migliore strike-out della settimana
: i manager del Marcheno. Motivazione: secondo incontro, uno pari, Marzia tira un legno decisivo per la vittoria. Nella confusione si “ingambisce” e salta di netto il cuscino di prima girando per la seconda. Lo vedono Dox, papà Consiglio e l’arbitro Magnani (il quale potrebbe sforzarsi di vedere meglio anche altre cose della partita, N.d.R.). Si aspettano il gioco d’appello, ma il Marcheno dorme e il Caronno segna due punti (d’oro).
A mille
: Stefania Breda. Motivazione: Fa fuori un battitore con due cambi consecutivi. Qualche ripresa dopo, ancora K con due cambi! E poi per la terza volta, ancora out con due cambi successivi! Incredibile (o polli quelli del Marcheno)!

Difesa e battuta

La freddura della settimana, del mese, della stagione, … di sempre. A cura di FRANCY

Computer che passione! Ma tutti ne siamo le vittime.

Papà, cosa sono le icone?
    
Sono immagini sacre.
E perché Windows ne ha tante?

    
Perché ci vogliono i miracoli per farlo funzionare.

§¨©ª

Mouse not found. Click mouse button to continue" (Win95)

§¨©ª

Mouse not found. (C)ancel, (R)etry, (A)sk the cat.

PERCHÈ?

Il titolo Palla Mancata? Ci siamo rivolti agli esperti del settore.

Elena (Gurian) ha suggerito: “Pallamancataconilcorridoreinterza”, ma la redazione non ha voluto infierire.

Qualche (doverosa) spiegazione

Per questa volta qualche spiegazione sulla scelta delle rubriche.

Rumors

Si dice e non si dice, si dice e poi si nega, ma stando ai si dice l’audience alle interviste del dopo Rimini è salita vorticosamente per non dire vertiginosamente. Chi è la più bella del reame? Rischiamo di giocarci gli specchi degli spogliatoi.
Altra nota di colore è data proprio dal colore: dei capelli innanzi tutto, poi da quello dello smalto, raramente dal rossetto. Le motivazioni sono le più disparate, da quelle serie, supportate da evidenza statistica inoppugnabile (più è scuro lo smalto delle unghie più veloce è il lancio) a quelle labili e un po’ troppo  fantasiose (traccia di capello grigio se non addirittura bianco), non soltanto per ragioni anagrafiche.

Tra speaker e scorer

Detti anche i dialoghi dell’assurdo, provare per credere. Aggravanti:

1)  La presenza di Mattia contemporanea a quella di Walter.

2)  La presenza della fiaschetta del whiskey.

3)  La presenza di più di tre telefoni cellulari che suonano assieme.

4)  L’assenza di buon senso (praticamente inevitabile).

5)  La presenza di XYZ quale scorer ufficiale e le inevitabili discussioni: era valida o errore, era PGL o no.

Foul Ball (dal prossimo numero)

Si dice battuta del morto un line-drive se non un fuoricampo in foul. Qui è lo stesso, quelle situazioni che per un pelo non hanno determinato l’evento. Sono i casi che alimentano le discussioni per una settimana.

Esempi, da non prendere alla lettera:

§  Perché NON HA chiesto uno squeeze alla terza ripresa?

§  Perché HA chiesto uno squeeze alla terza ripresa (la ripresa è la terza di due partite diverse, una la fotocopia dell’altra)?

§  Ci voleva un batti-e-corri, una rubata, un drag bunt, una volata di sacrificio, … un fuoricampo.

§  Se tira subito fa l’eliminato.

§  Perché ha tirato, tanto era già arrivata.

 

TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi) di DOX

Tra i compiti dello speaker vi è quello di stortare (voce gergale, sta per forzare violentemente, possibilmente in modo costrittivo e fraudolento N.d.R.) lo scorer ufficiale in modo che faccia valutazioni a favore delle nostre. Caso esemplare: Maura Ruggeri tira una smanicata che saltella qua e là tra le gambe degli interni avversari. Lo speaker urla “Grande valida!!” e convince lo scorer che i difensori non potevano assolutamente fare l’out. Così riusciamo a portare la media da zero a ventinove. Caso opposto: il battitore avversario tira una mina spaventosa che il nostro terza base non vede neanche passare? È ovviamente un errore del povero terza, perché “Siamo in seria A e un terza base che si rispetti la prendeva con sforzo ordinario”. Così evitiamo un PGL e la Francesca non si mette a piangere per tutta la settimana.