Palla Mancata 

ANNO IV - NUMERO 2

15 MAGGIO 2004

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

ALLA CACCIA DEL RECORD

CHI, COME, DOVE E PERCHÈ

RECORD

Lo sport vive di emozioni vissute sui campi e negli stadi, ma anche di confronti e statistiche. Spesso l’impossibilità di fare paragoni perché i fatti appartengono a epoche diverse (chi è migliore: Rivera o Totti?) non scoraggia giornalisti e tifosi che si abbandonano a immaginifiche classifiche attingendo alla memoria o anche solo al mito. Vi sono tuttavia fatti che nello sport hanno una effettiva oggettività: i record. Anche qui andrebbe detto che i 10 secondi e 2 del nostro Prea negli anni sessanta (piste in tennisolite) non sono i 10 secondi e 20 centesimi di oggi (piste supertecnologiche e cronometraggio elettronico), ma un numero è un numero, con tutta la sua oggettività.

Lord Kelvin sosteneva che “If you cannot measure it, you cannot improve it” (se non puoi misurare, non puoi migliorare). Ciò si può leggere in due modi: per migliorarci dobbiamo sapere quale sia la nostra prestazione, ma anche che ogni prestazione è destinata ad essere superata. Nello sport ogni record prima o poi sarà battuto, anche quelli considerati imbattibili. 
Parlando di softball un record che una atleta di Caronno sta avvicinando è quello degli strike out. Le statistiche (dal 1985) accreditano a Monica Corvino 1571 K. La nostra Fen ne aveva totalizzati 1526 al termine della passata stagione. Sono in corso ricerche storiche per aggiornare il dato di Corvino aggiungendo gli anni pre-1985, ma possiamo dire che il record è in avvicinamento. Lo scorso anno Fen ha chiuso con 121 K, se ripetesse la prestazione chissà che non ci tocchi di procurarci spumante e bicchieri.


 

Personaggi della settimana: le lanciatrici Francesca vago e Sun Yue Fen, punto di forza della formazione.

Foto Paolo Giudici


Paris Rumors

SQUADRE
di ELENA CONSIGLIO

Pare che qui a Parigi abbiano deciso di sospendere l’arrivo della primavera: freddo, pioggia vento… siamo in autunno, nonostante il calendario suggerisca di abbandonare giacche a vento e calze. Forzata da questo “maggio pazzerello” (o era marzo?) a starmene chiusa in casa, la mente non può che vagare per propri sentieri indipendenti. 
L’immagine che si sta via via mettendo a fuoco in questo istante è curiosa, potrebbe sembrare uno scherzo della mia immaginazione fin troppo attivata dall’inattività, o il risultato di troppi caffè e poco sonno. Invece ora che si fa sempre più chiara mi accorgo che non è altro che un ricordo: bizzarro, quanto mai! 
Ecco il campo di Caronno e io sono seduta sugli spalti. Guardo in basso e vedo la squadra in divisa nera e verde, fare riscaldamento, in procinto di contendersi la vittoria.
Alzo gli occhi, mi giro a destra e a sinistra e vedo un’altra squadra! Non ha divisa, anzi l’abbigliamento è molto vario, comprende anche capi pre-maman! Qualcuna mangia, qualcuna è distratta dalle richieste d’attenzione del proprio figlio, ma come calamitate da una forza invisibile si è formato il gruppo.
La presenza della terza squadra mi appare poco dopo: più bassa nell’età, più rumorosa nell’atteggiamento, ma comunque in gruppo.
Passato, presente, futuro per una volta coincidenti su uno stesso “piano temporale”, ma aventi facce, voci, nomi, corpi!
Una sensazione di incertezza mi attanaglia lo stomaco... impressione più che altro molto personale, ma lascio ad ognuno la possibilità di riempire il vuoto lasciato dalla chiusa con ciò che quest'immagine ha la capacità di evocare.


La situazione
di GIORGIO TURCONI

In questo numero Dox ci ruba il ruolo di commentatori, quindi ci limitiamo a risultati e classifica.

A1 ULTIMA GIORNATA e CLASSIFICA al 9 maggio

Nuoro - Rheavendors      1-13(5°) 0-4
Parma - Caserta          6-0      3-0
Langhirano - Bollate     3-16     0-3
Macerata - Marcheno      5-0      5-0
Bologna - Forlì          0-7      1-5
Bollate - Langhirano     5-1     10-0(6°) ant.

                 G   V   P   %  
Bollate          6   6   0  1000
Rheavendors      4   4   0  1000
Forlì            4   4   0  1000
Parma            4   4   0  1000

Caserta          4   2   2   500

Macerata         4   2   2   500

Bologna          4   0   4     0
Nuoro            4   0   4     0
Marcheno         4   0   4     0
Langhirano       6   0   6     0


IPSE DIXIT 

SCUSE E CRITICHE
Collaborazione di Paul Simon (CTC)

L'entrata di Albert Miniera nello staff tecnico della squadra di A1, ne impone la sostituzione come editorialista, per evitare il conflitto di competenze.
Come direbbe infatti Giovenale (Satira VI 347-348) Sed, Quis Custodiet Ipsos Custodes?

Inizia quindi la collaborazione del nuovo editorialista Paul Simon, voce del CTC.

Obiettivo raggiunto.
La prima giornata di campionato è archiviata, le polemiche e le critiche prendono corpo.
Per quanto riguarda le polemiche, devo dire che ne sono stato in parte l’artefice, provocando oltre misura i tifosi, che non sono presunti, ma veri! Visto che il loro tifo è fatto di “collette” per trombe, birre, striscioni,… il tutto finalizzato ad un divertimento personale e di sostegno alla squadra, riconosciamoglielo!
Spero anche che, utilizzando questo “foglio”, possano esprimere il loro pensiero, non solo con coretti di sostegno, ma scrivendo… per Giove!
Per quanto riguarda le critiche, dove siamo sicuramente maestri, le vorremmo fare al Nostro (componente del CTC in campo), che ha dimostrato una notevole staticità di movimenti. Come coach in prima base, pare arrugginito! Staticità intervallata da qualche battito di ciglia, che ci lascia un po’ perplessi. È lui o non è lui !!! Pare avulso dal gioco, è bloccato e scontato nei suggerimenti alle ragazze, non lo vediamo fare segnali, e la strategia di gioco …?
Analizzeremo la possibilità di dotarlo, nel box del suggeritore, di tre mazze in modo da fargli fare le strategie di gioco muovendole alternativamente, come il nostro non dimenticato Antonio R., così che anche dalle tribune si capiranno i segnali e quindi sarà più facile criticarlo.
Adesso pare e sottolineo pare, che altri componenti del CTC possano essere cooptati come consiglieri tecnici del Presidente. Ma allora ci domandiamo, tutto ciò è una mossa per trasformare il CTC da organo critico a vero braccio tecnico della società? È un modo per farci attenuare la verve critica? Vedremo lo sviluppo delle cose nelle prossime settimane.
Nota della redazione – Da più parti ci viene richiesto di svelare chi si cela dietro Paul Simon. Il segreto professionale ci impedisce di farlo, possiamo solo dire che, come tutte le azioni del CTC, anche questa riflette il pensiero (e quindi la responsabilità) collegiale del gruppo.

Fashion

Visti da vicino o da lontano, con l’occhio del cronista di moda.
A cura di FRANCY

§¨©ª

Eccomi qui, quasi per scherzo, a inaugurare la nuova rubrica “Fashion”. 
Nella giornata del 6 maggio, durante il matrimonio di una ex-giocatrice della Rhea, Katia Teruzzi con Fabrizio Monti (cogliamo l’occasione per rinnovare i nostri più cari auguri!!!), tra un bicchiere di vino e l’altro, sono stati fatti commenti pungenti riguardo l’abbigliamento di alcuni componenti della squadra durante la prima partita di campionato Caronno-Langhirano.
Alfonso Turconi si aggirava per il campo vestito da “colono-in-stalla” (voto 3). La risposta all'osservazione dell'interessato: “Mi sono dimenticato di cambiare abbigliamento preso dalla tensione della partita e mi sono accorto quando ormai era finito tutto” (voto 2). Troppi pensieri per lui, consigliamo l’assunzione di un vice-vice presidente!
Alberto Turconi sotto la polo nera di squadra sfoggiava una ben visibile maglietta girocollo grigiastra (voto 4). Al suggerimento di cambiarla con una nera, la sua risposta è stata “Non posso, è quella di Lupo Alberto che metto sempre quando gioco, quindi non si tocca” (voto 7) ... da qui il nuovo soprannome “The Wolf!” Abbiamo consigliato vivamente di tingerla di nero, ma notiamo che il suggerimento non viene recepito, perché anche nella seconda giornata a Nuoro ... stessa maglietta, stesso colore. Caso irrecuperabile?
Per questa volta tre gravi insufficienze, meno male che almeno le partite sono state vinte!. 


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

 

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

OVERDOSE

Benvenuti al primo “Full-immersion weekend”di questo campionato, da sabato mezzogiorno a domenica sera sul diamante. E con due squadre mica da ridere. Parma si presenta a mille (però contro Caserta e Marcheno) e con due lanciatrici a zero PGL. Vedremo il loro vero valore dopo che avranno affrontato il line-up caronnese, che quest’anno ci sembra discreto. Un’incognita il Macerata: sulla carta squadrone imbattibile, strapieno di campioni, ha perso con Forlì, ma soprattutto ha un line-up che non convince. Per ora 6 valide di Castellani, 5 Gambella e 4 King. E le formidabili Francolini, Cimin, Petracchi, Fantetti, Palermi e Mucciconi? Speriamo che continuino a “dormire” anche a Caronno. In ogni caso Macerata “deve” vincere la prima a Bollate approfittando del momento di forma non brillante di Moretto (nella seconda il duo Harding-Hardie non dà speranze): dovesse venire a Caronno con 4 sconfitte e l’obbligo di espugnare il non facile campo di Bariola si troverebbe in una situazione psicologica non molto bella. Per il resto del campionato finora le squadre “forti” hanno battuto le “deboli”, ora cominciano incontri più equilibrati: Bologna incontra Caserta e Marcheno, e sono già spareggi-salvezza, mentre Langhirano (0-6) potrebbe portare a casa 4 vittorie importanti.
Finiamo con una considerazione sulla Tarricone, lanciatrice del Parma in Gara 1: vive da anni tirando ball esterni di una spanna. Quando lo ricordi alle battitrici, ti rispondono sbuffando: “Figurati se non lo sappiamo!” Poi vanno nel box, girano a vuoto i primi due ball esterni, poi toccano il terzo in un facile pop al volo. E intanto la Tarricone è a zero PGL e 14 K in due partite.
(*)
(*) Forse per l’estenuante attesa in cui lascia i battitori tra i lanci, spesso ben oltre il limite dei 20 secondi.