Palla Mancata 

ANNO V - NUMERO 4

21 MAGGIO 2005

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

SIAMO A METÀ


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

SCOPI E  OBIETTIVI

Non sarà la storia dell’uovo e della gallina, ma la discussione su questo tema si propone sempre di più come quella centrale per gli sport dilettantistici, maxime per quelli, cosidetti, “minori”.
Quale scopo ha il nostro impegno verso lo sport, leggi il softball? La Politica della Società afferma che essa “ha lo scopo di praticare e propagandare l'attività sportiva generalizzata con particolare riguardo agli sport del Baseball e Softball a livello dilettantistico, agonistico e amatoriale”. I concetti sono chiari ed ancor più lo sono se legati alle parti successive: Lealtà e rispetto, Valori dello sport e valori della vita, La squadra e l’individuo. Tuttavia ci si accorge che, per una definizione completa di questo scopo, qualcosa manca.
Per quanto riguarda gli obiettivi si afferma, sempre nella Politica, che “Gli obiettivi di squadra sono più importanti di quelli individuali. Il rispetto dell'individuo è più importante del successo della squadra”. Gli obiettivi non sono solo quelli sportivi, ma tutto il complesso di elementi che danno senso ai valori di riferimento e determinano i comportamenti e le decisioni adottate via via nel tempo.
Nella ulteriore chiarezza ancora ci sembra che manchi qualcosa, come se fin qui lo sport rappresentasse un mondo popolato dai soli atleti. 
Ecco cosa manca: tutte le altre persone che guardano lo sport, partecipano alle sue vicende, gioiscono o sono rattristate a seconda dell’andamento. E così ci accorgiamo che sono proprio queste persone le più importanti, quelle che danno un senso a tutto quanto: i tifosi, gli appassionati, gli spettatori, persino coloro che occasionalmente vengono a vedere la partite o ti fermano per strada per dirti che hanno saputo che la squadra ha fatto un buon risultato o che ti hanno visto in televisione per un’intervista.
A volte si va su campi dove squadre titolate e vincenti giocano davanti a pochissimi spettatori e ci si chiede che senso abbia tutto ciò. Vincere un titolo per se stessi rappresenta qualcosa di sterile, senza prospettive.
Nel nostro modo di vedere lo sport la presenza del pubblico è l’unico concreto elemento che giustifica la presenza in campo delle squadre, altro non riusciamo a capire.
Da ciò scaturiscono tutte le decisioni che riguardano l’organizzazione societaria, gli obiettivi ed il modo di perseguirli. Non stupisca quindi l’attenzione che prestiamo al nostro pubblico, è la squadra ad averne bisogno, non viceversa. 


Personaggio della settimana: Rita Dominici, per il 405 in media battuta e per il suo primo fuoricampo di carriera, ottenuto il 7 maggio a Nuoro.


Paris Rumors

(IN)CAPACITÀ DI ASTRAZIONE

di ELENA CONSIGLIO

Ormai ben lontana nel tempo (è quasi un anno che manco da Caronno) e nello spazio (… no beh, a pensarci bene, quello è sempre lo stesso!), è arduo trovare gli argomenti. Confidavo molto nell’esperienza “palestra parigina” in quanto a spunti interessanti… mi chiedevo “chissà come sono i francesi in una situazione così privata, soli con la propria fatica, i propri limiti, la propria capacità di soffrire, spogliati dell’indifferenza cronica che dimostrano in pubblico, per strada, in metro, nei negozi, nei bar…”. Dopo le prime due settimane di frequentazione il bilancio di questa curiosità sociologica è stato piuttosto deludente: stessa indifferenza, stesso comportamento un po’ freddo e sostenuto, i francesi sudano esattamente come gli altri! Anche se ascoltare “omoni” ultramuscolati e gonfiati parlare con “erre” moscia e bocca “a culo di gallina” (mi si passi l’espressione un po’ gergale ma trovo che ne renda perfettamente l’idea!) è a dir poco buffo.
Conscia di queste difficoltà, e soprattutto consapevole della mia scarsa capacità di astrazione e del mio bisogno di cose concrete su cui lavorare, chiedo aiuto: ne scaturisce una serie di suggerimenti-domande (che ritengo più interessante organizzare in forma di intervista semiseria; ecco il risultato):
D: Francia o Marte (Saturno, Giove, ...), dove sei (tu)?
R: A giudicare dalla vista che si gode dalla mia finestra, non dovrebbero esserci dubbi: dopo una serie di insegne di ristoranti si intravede la Torre Eiffel... ma in effetti a volte mi sembra di essere su un altro pianeta...
D: Softball o Rugby?
R: Sicuramente Softball! Ma che domanda é? Non ti far ingannare dalla mia stazza...
D: Caronno Pertusella dov'è?
R: Guarda... ti basta arrivare nei pressi del Parco delle Groane e citare il nome: chiunque ti risponderà "Ah, certo dove c'é quel magnifico campo... con un bar famoso per gli hot-dog e le pizze..."
D: Hai visto la luce?
R: La BANDA!
D: Con chi tieni ancora i contatti?
R: No comment! No scherzo, grazie alla tecnologia, riesco a sentire due o tre persone abbastanza regolarmente. Ma mi piacerebbe fossero di più... 
D: Col fatto di essere lontana sai più cose di noi?
R: Ben 850 km di "sapere" in più... 
D: Se tornassi...?
R: Quando torno, mi fate fare una battuta?
D: Per terminare ci vorrebbe...?
R: Come mi ha suggerito l'intervistatore: qui ci vorrebbe una bella bevuta!


A1 RISULTATI e CLASSIFICA al 14 maggio 2005

Bollate - Rheavendors        0-7(5)     3-1 
Bologna - Langhirano         5-3        5-4 
Nuoro - Forlì                5-7        1-3
Porpetto - Parma             1-11(6)    4-2

                              PG PV PP   % 

Fabi Macerata                 12 11  1  917
Rheavendors Caronno           12 10  2  833 
Fiorini Forlì                 12 10  2  833 
Sanotint Bollate              12  8  4  667 
Team Axia Bologna             14  5  9  357 
Emmevi Porpetto               13  4  9  308 
Caggiati Langhirano           12  3  9  250 
Terra Sarda Nuoro             11  2  9  181 
L'Albero d'Argento Old Parma  12  2 10  167 


Fashion

Visti da vicino o da lontano, con l’occhio del cronista di moda.
A cura di FRANCY

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Senza quasi accorgercene, siamo giunti alla fine del girone di andata che si prospetta, nel nostro caso, ancor più impegnativo visto che affronteremo due squadre al TOP!!!
Ma noi non ci occupiamo di softball giocato e quindi iniziamo con la nostra classifica di curiosità.
Voto 10 e LODE ad Alfonso Turconi che è riuscito a riparare, pochi minuti prima dell'inizio della partita di Nuoro, una scarpa da gioco priva di uno spike perso durante la fase di riscaldamento. Ha estratto magicamente dalla sua borsa vite e chiave a tubo e in pochi secondi ha risolto la situazione. Abbiamo anche noi il nostro "Mac Gywer".
Voto 8 al nostro nuovo fisioterapista Emanuele che al suo esordio con noi a Nuoro si è dimostrato super efficiente!! Ha dovuto far fronte, in particolare, a numerose contusioni causate dal muretto del fuoricampo e da un po' troppi colpiti "sospetti"...
Voto 2 a Marta Angelillo che è stata avvistata con le calze della divisa "sorrette" da un giro di scotch bianco.. Si richiede una urgente sostituzione per salvare l'immagine della squadra!!!...
E per finire voto 1 a Giorgio Turconi che durante il derby con Bollate non ha scattato nessuna fotografia causa pile scariche... una persona così attenta e precisa come lui non può fare certi errori...
(*)
Quindi, dopo questa affermazione, se non decideranno di vendermi, vi do l'appuntamento sul prossimo numero!!!

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(*) Precisazione: la macchina, ancora in garanzia, si è guastata improvvisamente sul campo. Ho fatto arrivare al volo la macchina vecchia e questa, effettivamente non usata da tempo, aveva le pile scariche. Per i prossimi incontri cerco macchine fotografiche in prestito (GT). 

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TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

 

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

GLI È TUTTO SBAGLIATO, GLI È TUTTO DA RIFARE (Gino Bartali)

Siamo alla settima giornata e il campionato è già finito. Le quattro finaliste possono mandare al mare a turno le loro giocatrici, e ci vediamo a settembre.
Quest’anno in pratica si gioca due mesi: 10 aprile – 10 maggio per stabilire le posizioni, poi si tira a campare per tre mesi e mezzo e si gioca il secondo mese dal 27 agosto (data sciagurata per tutti, atlete e pubblico) al 17 settembre con squadre completamente diverse, nuove giocatrici, allenamenti a ferragosto (!).
E perché? Per la Nazionale? ma quale nazionale, quella che andrà al Torneo di Legnano? Quella che andrà a Praga? 
In questi giorni abbiamo un’occasione irripetibile: in un week-end sul campo di Caronno possiamo vedere TUTTE le migliori giocatrici italiane, ottima occasione per i manager della Nazionale per osservare, valutare, scegliere tra le migliori squadre di questa stagione. Siamo certi che saranno sicuramente presenti.
Tornando alla struttura del campionato, due sono le situazioni da evitare perché anti-spettacolo e anti-sportive.
Primo caso, una squadra “media” tira a campare, poi nei play-off prende tre “mostri” e vince lo scudetto. Secondo caso, una squadra forte, domina meritatamente il campionato, poi in finale per un’assenza o un incontro sciagurato perde lo scudetto.
Bisognerebbe trovare qualche soluzione, magari più partite di sola regular season, oppure una post-season in cui si continui dalla classifica già acquisita.
Probabilmente ci sono altre soluzioni, anche migliori, invitiamo a fare proposte.
Intanto vediamo confermate le nostre tesi, cioè è inutile spendere troppi soldi in atlete straniere, e l’attuale classifica ce lo conferma.
E infine ancora una volta un apprezzamento ai nostri formidabili tifosi: grande tifo a Bollate, sempre con la massima correttezza, sia nella vittoria che nella sconfitta, bravi con grande stile.
NOTA Una proposta è già stata fatta durante la riunione di Tirrenia i giorni 15 e 16 gennaio 2005, alla presenza di tutte le società di A1. La proposta è stata presentata da Forlì ed ha ottenuto il gradimento di 9 delle società presenti (compreso il nostro).
In sintesi si propone di ampliare il numero delle squadre di A1 e di suddividere il campionato in due fasi. Al termine della prima fase un certo numero di squadre accede alla pool scudetto, le altre alla pool retrocessione. Così facendo si mantiene l’interesse fino alla fine e si eleva il livello tecnico degli incontri tra le migliori. Ciò consente comunque di mantenere i play-off, che sono una caratteristica di questo sport, eventualmente estendendoli anche alla retrocessione coinvolgendo squadre di A2. (GT).