Palla Mancata 

ANNO X - NUMERO 3

12 GIUGNO 2010

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

THE DAY AFTER


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

FUTILITÀ

A cosa serve? A niente. Si farà fatica? Tanta. Ci pagano? Ma sei matto! Si cucca? Ma ti sei guardato allo specchio? Beh, a queste condizioni sarà una cosa improvvisata, un happening. Scherzi, sono più di sei mesi che la prepariamo. Almeno sapete come far fronte ai costi? Al momento non ancora, vedremo più in là... speriamo che venga un po' di gente.

Lo sguardo dell'interlocutore si apre allo stupore: ma questi sono matti! Risposta esatta. Pazzi da legare, ma hanno un po' studiato la storia. Senza farla troppo lunga, la scorsa settimana al Francesco Nespoli abbiamo costruito la nostra piramide. Fatta di simpatia, amicizia, dedizione, comprensione, amore per il softball, emozione (a forse anche commozione), dolorini sparsi, miorilassanti, sorrisi, poi naturalmente anche qualche incomprensione, qualche parola di troppo, nervosismo... 

E qui viene il bello, la soluzione delle difficoltà incontrate ha cementato un rapporto solido tra le persone che sicuramente andrà al di là dell'evento.

Già il giorno dopo l'incrocio di e-mail (quasi tutte rigorosamente messe in copia coram populo) ha assunto un ritmo frenetico. C'era che ironizzava, chi aveva già nostalgia, che si sentiva perso per la mancanza dello stress fisico quotidiano, chi era già entrato in crisi di astinenza.

Nulla di meglio di un florilegio scelto nel mucchio.

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Con la grande emozione che ho ancora sulla mia pelle (con eritema solare) vi mando un abbraccio infinito.

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Affacciandomi al balcone dell'ufficio ho sentito in lontananza il rumore di una motosega. Non so
perché, Alberto, ma ho pensato a te.

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Mille storie di mille mondi diventano
perle da dodici pollici
a volte volano
a volte rotolano
a volte rimbalzano
a volte si toccano e si allontanano
ricamando un gioiello di rara ed emozionante intensità

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Ogni mail che leggo mi ricommuovo e rivivo la stessa emozione! Voglio una comunità di recupero per "ex long game player"!! Non so come uscire dal tunnel !!

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Dovremmo pensare seriamente ad una seduta di psicoterapia di gruppo x uscire da questo loop....


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

MISSING
di BIDUS

Per cause di forza maggiore si questo numero manca l'atteso articolo di Bidus. La rubrica riprenderà dal prossimo numero.



Personaggi della settimana: i 54 temerari, protagonisti della partita di softball più lunga del mondo. Fettuccine (sopra) e Tortellini (sotto).
VISTO DALLA CURVA

PERCHÉ PARLARE D'ALTRO?
di DAPE

Sono le 23.30 di martedì 8 giugno, sdraiato sul letto di camera mia cerco di rilassarmi, dopo una bella ed intensa giornata di lavoro cercando dei programmi interessanti in tele, non dico culturalmente troppo elevati, ma nemmeno la solita robaccia che propongono ogni sera. Allora tra trasmissioni in cui personaggi strani urlano e film ad alto tasso di noia, mi ricordo che ho una consegna importante e per non essere sempre l'ultimo, decido che è arrivato il tempo di scrivere il mio articolo.
L'argomento che tratterò è inevitabilmente e anche al quanto scontato, L'INNALZAMENTO DELLA TEMPERATURA CAUSATO DALL'INQUINAMENTO, scherzo, credo che questo numero sarà interamente dedicato all'evento secondo me più incredibile a cui io abbia mai assistito, THE LONGEST FASTPICH SOFTBALL GAME.
Indovinate dove si è tenuto? Se pensate a Legnano siete fuori strada, Bollate?... Nemmeno. Saronno? ...Ma noooooooooooo.
Secondo voi chi avrebbe potuto avere questa idea a dir poco geniale? Ma è logico, ai nostri due pazzi Giorgio e Alfonso.
Fatto sta che hanno tirato su un evento a dir poco stupendo, perfettamente organizzato e riuscito, una cosa che a pensarci viene ancora la pelle d'oca, il Francesco Nespoli così non si era mai visto.
Anche se all'inizio noi eravamo preoccupati, la domanda più gettonata era: "Chissà quanta gente ci sarà?" E la preoccupazione maggiore era: "Chissà come tratteranno il nostro centro sportivo?" Invece grazie all'organizzazione perfetta tutto è filato magnificamente, anche se parlando con il grande Piero qualcosa fuori posto c'era, ma lo sappiamo che Piero è troppo un perfezionista.
Posso tranquillamente dire che ancora una volta l'AB Caronno Rheavendors si è distinta per originalità. Hanno fatto conoscere il Softball a moltissima gente che prima non sapeva neanche dell'esistenza del campo, incredibile, come sempre ci lasciano senza parole.
Intanto a fianco a me è arrivato il mio amico Morfeo, che mi accompagnerà nel regno dei sogni, alla prossima e come sempre...
FORZA CARONNO SEMPRE.


Domenica 6 giugno, ore 20
TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

 

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

GASAMENTO

In questi giorni il vostro speaker (candidato al premio Pulitzer 2010) cammina a 50 cm. da terra. Prima riceve i complimenti di Bifidus, tanto più importanti in quanto vengono da uno che potrebbe fare il columnist sul Corriere, poi commenti di elogio da un certo Durot, che sicuramente preludono ad una richiesta di favori o ad un prestito di denaro, infine la soddisfazione di aver potuto prendere parte con grande successo alla 120 ore.
Ma andiamo con ordine: l'amico Durot avanza un suggerimento veramente ottimo, che condivido e rilancio. Tutti coloro che ci leggono e vogliono contribuire alle discussioni con
qualche articolo sono i benvenuti, da qualunque parte e a qualunque titolo, e più le sparano grosse e meglio è. Unica condizione è di sfuggire alle maglie della censura del Turconi,
implacabile con chi si allontana dai binari di una salace correttezza.
L'altra richiesta di Durot è di fornire,oltre alle previsioni anche i rimedi.
Fare delle previsioni non offende nessuno, al massimo se sbagli ci fai tu una brutta figura, ma come fai a scrivere su Palla Mancata, con tanto di nomi e cognomi, che la tal società non ha futuro perché il suo presidente non vede al di là del proprio naso e pensa solo a vincere adesso il campionato? O che il tale allenatore è una brava persona, ma non capisce niente di softball, o viceversa è un grande tecnico ma è devastante nello spogliatoio?
Per cui limitiamoci alle previsioni ed agli apprezzamenti a chi fa bene il proprio dovere.
Se vuoi i rimedi suddetti, te li darò (a pagamento) personalmente.
Un rimedio comunque sempre valido e di sicuri risultati è questo: dedica tempo e soldi alle attività giovanili. Semplice a dirsi, difficile a farsi: a Caronno lo si è sempre pensato, ma
si è riusciti a realizzarlo bene solo quando una serie di circostanze ha permesso ad un certo numero di persone di avere del tempo libero, e se hai cinque allenatori, mettine uno in prima squadra e gli altri nelle giovanili.
A proposito di giovanili, se una società ha ad esempio 4 cadette e 9 ragazze, non le iscrive a tre campionati diversi, facendo giocare sempre le stesse e poi mettendo in campo una dozzina di bambinetti, tra maschi e femmine alti meno di un metro, che rischiano la pelle con la palla dura da 11" davanti ai lanci di pitcher già pronti per la serie A (vedi Bollate e
Caronno), e che li mettono in seria difficoltà con un'area dello strike alta una spanna.
Invitiamo qui i tecnici delle giovanili a trovare e farci sapere rimedi per le situazioni che affrontiamo sui campi tutti i giorni, una su tutte: chi decide se palla morbida o dura oppure chi deve lanciare tra pitcher o manager.
Infine, un breve accenno ad un evento che si rivelerà sempre più fondamentale
nella storia del softball, e di cui parleremo molto in seguito: la 120 ore.
Al saluto finale, ottenuto il record, molti avevano gli occhi lucidi e alcuni piangevano apertamente. Non era un gruppo di ragazzine, ma adulti di età media sui quaranta o
più, professionisti, direttori, ingegneri, banchieri, e questo la dice lunga sull'intensità emotiva, coinvolgente, di amicizia che si è sviluppata durante questo incredibile evento, che ha formato legami che saranno determinanti per il futuro del softball.