Palla Mancata 

ANNO X - NUMERO 10

25 SETTEMBRE 2010

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

FESTEGGIAMO


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

CHAMPAGNE

La famiglia si allarga ancora, da questo numero parte la nuova rubrica Oltretevere, a cura di Dr. Jekill & Mr. Hyde. L'occasione è maturata tempo fa con le gambe sotto il tavolo, momento che, a seconda dei casi, porta grandi idee o sciagurate decisioni. Di sé il nuovo opinionista afferma: "Purtroppo la mia indole è un pò pungente e satirica (ma non dico mai bugie!). Vorrei scrivere come Bidus... ma purtroppo non ho la sua seraficità."

Seraficità, avete capito? Una ricerca su Google fornisce 2020 risultati, un niente. Pensate che poffarbacco ne fornisce 40200, acciderba 18300 e perdindirindina 54600. 

Ma sarà più ricercato Dr. Jekill & Mr. Hyde che usa il termine o Bidus che possiede la qualità? 

Stiamo divagando senza senso, perché non abbiamo il coraggio di entrare nel vivo, vecchie scottature ci tengono lontano dal tema dominante, che sarà comunque ripreso in ogni angolo di questo numero, ed allora, seguendo la moda delle vecchie parodie musicali-radiofoniche, ecco qua una trasformazione della famosa canzone di Peppino di Capri. Dovete immaginare un televisore anni '60 ed un varietà serale; il cantante esegue in modo ispirato la canzone (parte in blu), mentre il caratterista di turno introduce un parlato di commento (in marrone). Celeberrimi i duetti di Mina e Alberto Lupo a Studio Uno.

Champagne, per brindare a un incontro (di softball)
con te, che già eri di un altro
(si tratta del risultato, spesso a noi sfavorevole)
ricordi, c'era stato un invito
(a disputare i play-off, mica obbligatori, si può sempre rinunciare)
stasera si va tutti a casa mia.
(semifinale al Francesco Nespoli)
Così, cominciava la festa
(con qualche patema d'animo si va in finale)
e già, ti girava la testa
(molto spesso accaduto alle atlete del Caronno, in occasione delle finali)
per me non contavano gli altri
(risultati)
seguivo con lo sguardo solo te
 
(la palla, da lanciare o prendere al volo o rasoterra, eventualmente da battere il più lontano possibile)

***

Quest'anno PM raggiunge il decimo numero, non era mai successo in precedenza. Due decisioni redazionali hanno creato le condizioni perché ciò avvenisse: il passaggio alla pubblicazione solo via web e il non limitarla alle partite casalinghe della Rhea. Anche la redazione si è ampliata, segno di interesse per questa iniziativa, che nasce e deve restare un divertissement, ma ricordiamoci della celebre frase di Jean de Santeul (castigat ridendo mores).

Esagerazioni, autoironia e qualche risata sono il nostro obiettivo, mantenendo il senso della misura ed il rispetto per tutti.


  

Personaggi della settimana: la squadra che ha ottenuto la promozione in A1.
AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

CAMMELLO
di BIDUS

“Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull’età, dopo l’estate porta il dono usato della perplessità”. Pensieri di fine estate e ricordi di vecchie canzoni, un tiepido sole settembrino scalda l’aria intorno a me, mentre appollaiato sul palo del foul eseguo con qualche difficoltà la posizione del cammello o Utràsana in sanscrito. Distendo la testa all’indietro, sollevando le natiche dalle ginocchia, con lo sguardo osservo uno stormo di uccelli alto nel cielo, essi formano una formazione perfetta, disegnano una grande C ed il capostorno porta legato sul capo un cappellaccio con il velo verde nero della Fatina Turcona, quello era il segnale, avevate vinto.
Più tardi, di fronte ad un brodo vegetale riflettevo su quanto accaduto, ogni tassello stava lentamente andando al suo posto, le profezie non mentivano, il triangolo si stava chiudendo, cavalli di Bariola si abbevereranno alle fontane di Roma, presto il despota Lùmbard mostrerà il suo vero volto ed allora “Guai ai corti“.

Giullari
Nel frattempo, nell’attesa che lo strapotere longobardo attraversi l’Italia in lungo e in largo, mettendo a ferro e zafferano i nostri piccoli campetti, desideriamo complimentarci per il vostro successo, ottenuto dopo una stagione lunga ed entusiasmante, le vittorie sono patrimonio di tutti e quindi il nostro applauso va dall’omino che traccia il campo al presidente, passando attraverso atlete, dirigenti e allenatori, bravi, veramente bravi, ma ora basta, parliamo di cose serie. Mi giungono voci che verrà cambiato il nome dell’impianto in Turcolandia, a questo proposito volevo dire a GT che quando risposi alla sua domanda su come abbellire il campo consigliandogli di mettere degli scivoli ad acqua in terza base, delle altalene dietro l’esterno sinistro e un tirassegno nella postazione di Dox, stavo scherzando.

Modifiche
Dopo la pallavolo, anche la pallacanestro ha modificato alcune sue regole e le dimensioni delle zone calde del campo per rendere più televisivamente goloso il prodotto basket, tutto deve essere più veloce e controllato nel tempo in modo da non annoiare lo spettatore e, credo, soprattutto per non disturbare i palinsesti delle televisioni imbottite di inutili pubblicità rivolte ad una popolazione ritenuta imbecille e becera. Tornando a noi, oltre alla proposta che aleggia nell’aria da tempo di stampare i regolamenti in dialetto lombardo, difficile da fermare dopo la sciagurata vicenda, cioè volevo dire dopo il magnifico evento, potremmo riempire i tempi morti con dei giochi a premi, o proiettare gli edificanti spot di Vodafone e TIM. Detto fra noi, ritengo che non potremo mai competere con sport veloci e dinamici come quelli giocati nelle palestre, il nostro sport è fatto da situazioni di stallo, da sguardi e attese, sguardi tra il battitore ed il suggeritore, attese del lancio decisivo, dieci palle battute in territorio non valido senza che succeda nulla di significativo, ma nella nostra società dove tutto viene ingurgitato digerito e vomitato in decimi di secondo non ci è concesso il lusso di perdere tempo, e quindi cari amici non preoccupiamoci, non modificheremo nulla perché del nostro sport, forse, non interessa niente a nessuno, e non c’è nemmeno l’interesse che il prodotto diventi veloce perché non c’è business, la parola magica. Donde, calmiamoci e riflettiamo sul nostro non essere, sulla pochezza della nostra forza e su un futuro incerto e indefinibile.

Rinfresca
La sera comincia a rinfrescare, disteso sul mio lettino bianconero, avvicino al mentuccio la copertina con stampate le formazioni degli scudetti della Signora e mi chiedo preoccupato, la fitta al fegato che non mi lascia respirare è un sintomo di gioia per la vostra promozione o si tratterà di altro?
Bravissimi!
GB


MAROSTICATION

ODISSEA 2010

Che vita sarebbe senza softball
di LASARA


OLTRETEVERE

E POI DICONO CHE IL BASEBALL E IL SOFTBALL SIANO SPORT NOIOSI... 

Dr. Jekill & Mr. Hyde

Niente si crea – niente si distrugge – tutto si trasforma (legge di Lavoisier)
Tutto è opinabile perché ognuno ha le sue idee (legge del softball e del baseball). 
Perciò anche le mie sono e saranno idee del tutto opinabili.

***

Fatta questa doverosa premessa, andiamo al sodo: 4 settembre , un bel sabato pomeriggio di mezza estate, alla tele non danno niente, perciò con la mia famigliola (me medesimo + la mia consorte + 2 figliole) ci siamo detti: “Perché non andiamo a vedere una bella partita di softball (gratis) in un contesto ameno e naturale quale è il campo del Caronno Pertusella, sicuramente c’è il bar aperto e 2 hot-dog, una birretta e un caffè ci stanno a pennello. La partita è importante perché il Caronno sta disputando le semifinali per la promozione in A1.

Faccio due conti e dico al mio gruppo: “Andiamo per le 20, così vediamo la fine della seconda partita tra lo Staranzano e il Liburnia" (perché il Caronno avrà SICURAMENTE vinto la prima) e ci gustiamo la partita clou che inizia alle 21 tra Caronno contro XXX”.

Arriviamo belli tranquilli verso le 20 e vediamo il Caronno in campo (oddio hanno già iniziato senza di noi!), ci avviciniamo e scopriamo che siamo invece alla fine della seconda partita (che meritatamente il Caronno ha poi vinto 4 a 1).

Penso tra me e me che, oltre al softball, l’altro sport preferito a Caronno deve essere sicuramente quello di gufarsi addosso (e lo si vede anche dal loro sito), visto che hanno perso malamente la prima partita.

Tant’è... siamo arrivati al campo e qualcosa dobbiamo pur fare: 4 hot-dog – 2 birre – 2 coke – 2 caffè (così rimpinguiamo anche le casse del club). E adesso ? 

La partita del Caronno non ci sarà... vabbè, ci accomodiamo in tribuna, decidiamo di vedere qualche minuto della partita tra Staranzano e Liburnia (mica Chicago - Yankees), per poi tornarcene mestamente a casa.

Qualche chiacchiera con i conoscenti, la serata comunque è bella e le tribune sono comode e affollate, la visuale è ottima... dai ancora qualche minuto (poi sicuramente le mie donne si stancheranno e vorranno andarsene) e penso anche “si, ma tra un po’ qui se ne andranno tutti”, sono quasi tutti del Caronno, che interesse hanno a vedere una partita inutile (il Caronno si era già praticamente qualificato indipendentemente dal risultato in campo).

Con la desolazione delle tribune vuote ce ne andremo anche noi. 

E invece succede una magia.

La partita inizia in una sagra di valide, ovvero punti e corse sulle basi, primo attacco 8 punti. Secondo inning: 7 punti e stesse emozioni: valide, rubate e gente che corre (anche qualche errore, ma 4 errori totali in 16 riprese ci possono anche stare). La partita va avanti così inning per inning: risultato finale 14 – 13 al tie-break, con una situazione cervellotica da scacchisti (Io, manager dello Staranzano, non faccio volutamente il punto del pareggio... e allora Io, manager del Liburnia, ti do 2 basi intenzionali! Così pareggiamo lo stesso) il finale è noto a tutti. 

Guardo l’orologio: 00.30 (mezzanotte e mezza)!

Guardo la gente intorno a me: lo stesso pubblico numeroso di quando siamo arrivati, anzi sicuramente qualcuno in più arrivato sul tardi per vedere il Caronno (anche lui ottimista come me), ma che poi non ha saputo andare via restando fino all’ultimo a godersi questa partita strana.

Ecco, mi sono detto, è stata proprio una bella serata in cui mi sono divertito a vedere tutto questo gioco e movimento sul campo, perfino le mie donne non si sono annoiate. 

E poi dicono che il softball (e il baseball) siano noiosi.


VISTO DALLA CURVA

PER TUTTI
di DAPE

Questa è per tutti quei gufi invidiosi che nel primo concentramento a Caronno godevano per la sconfitta e speravano nell'ennesimo fiasco.

CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'
CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'
CE NE ANDIAMO IN A1 CE NE ANDIAMO IN A1 CE NE ANDIAMO IN A1 OLE' CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'
CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'
CE NE ANDIAMO IN A1 CE NE ANDIAMO IN A1 CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'
CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'
CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'
CE NE ANDIAMO IN A1 CE NE ANDIAMO IN A1 CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'
CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'
CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'
CE NE ANDIAMO IN A1 CE NE ANDIAMO IN A1 CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'
CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'
CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'
CE NE ANDIAMO IN A1 CE NE ANDIAMO IN A1 CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'
CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'
CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'
CE NE ANDIAMO IN A1 CE NE ANDIAMO IN A1 CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'
CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'
CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'
CE NE ANDIAMO IN A1 CE NE ANDIAMO IN A1 CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'
CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'
CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'
CE NE ANDIAMO IN A1 CE NE ANDIAMO IN A1 CE NE ANDIAMO IN A1 OLE'

PER CHI NON L'AVESSE ANCORA CAPITO:
FORZA CARONNO SEMPRE, ORA ANCHE LA COPPA ITALIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

ERA ORA, ED ORA?

Finalmente un grande, grande, grande, Caronno è ritornato in A1.

Le ragazze sono tornate dalle vacanze anche con il cervello (compresa la Oddonini) (*), ed hanno dominato i play-off al di là del risultato, pur eccellente, tanta è stata la superiorità in campo in termini di sicurezza e dominio delle partite.

Una Vago monumentale in pedana non ha lasciato la minima possibilità ad attacchi che erano pur sempre sopra il trecento.

Una difesa attenta ed impenetrabile non ha lasciato mai nemmeno la speranza agli avversari di segnare (tre punti subiti in tutto) stroncando sul nascere ogni possibilità con due doppi giochi ed un triplo gioco.

Ogni atleta ha dato il suo contributo determinante in vari momenti delle gare: questa è la forza del Caronno attuale, ognuno quando è chiamato in causa è in grado al momento giusto di piazzare la giocata vincente.

L’esempio che mi viene in mente è la Comin: nelle prime due partite esegue il suo compitino senza farsi vedere, nella terza batte a casa il punto della sicurezza, quando l’Azzano cerca una rubata fa subito vedere che anche da quella parte non c’è niente da fare e mette un foul sul cancello in fondo con un giro in scioltezza, che quando girerà forte e la prenderà piena vuol dire 80-85 metri.

Questo intendevo: al di là delle prese di Sheldon (la prima battuta della partita con un out impossibile che dice qui non si passa) o di Marostica (dietro le spalle all’esterno destro che nemmeno Jeter) ogni atleta ha messo il suo tassello in questo capolavoro.

Impeccabile la conduzione tattica degli incontri, un mix di velocità, aggressività ed una quantità industriale di bunt hanno scardinato le difese avversarie che, sempre sotto pressione, hanno commesso una serie di errori decisivi, impreziosita da una geniale base intenzionale alla Janotkova.

Una condizione atletica invidiabile (netto il divario con le altre) ed una determinazione finalmente ferrea (piove, non piove, smetti, riprendi, fa freddo… non importa, vinciamo lo stesso) hanno fatto vedere in campo uno dei migliori Caronno di sempre.

***

Seconda è arrivata la squadra dei “Fabbri col buco”, cioè il Langhirano. In battuta fanno veramente paura,battono tutti come fabbri, ma la stazza che li aiuta nel box li frena sulle basi ed in difesa, e tre errori di media ogni partita sono un limite notevole quando la partita è dura. Sarà una bella lotta con l’Unione Fermana, che dovrà avere una eccellente pedana se vorrà rimanere in A1, altrimenti verrà travolta dalle valide.

Speriamo che le emiliane facciano qualche errore di meno, per ragioni chilometriche e… gastronomiche.

L’Azzano vive su alcune forti individualità, ma se metti il bavaglio alla Janotkova nel box, resta solo la povera Accordi che non può da sola dire Messa, cantare e portare la croce. Domenica si è fatta 14 inning, è quarta in battuta e anche alla canna del gas ci ha fatto 10 strike-out.

Più solido ed equilibrato lo Staranzano, l’unica squadra che ci ha battuto in post-season. Con un anno in più di esperienza per le sue giovani, se trova un pitcher passabile da affiancare alla brava Mininel potrebbe diventare il favorito della A2 2011, Fen permettendo (a meno che tornasse a …?).

***

Intanto dalla B sono saliti in A2 l’Arezzo (del nostro amico “tutte mancine”) che non è proprio vicino, ed una siciliana del comune di Polizzi Generosa, che trovasi sulle Madonie, all’interno di Cefalù ed a 80 km da Palermo. Se il prossimo anno dividono i gironi nord-sud, sarà una passeggiata, se dividono est-ovest al nostro amico Bianchi verrà un infarto.

(*) C'è ben poco da ironizzare, visto che è risultata il miglior battitore della finale, con 556 di media.


Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo

Rispettando l'anonimato del mittente.

Se volete vincere dovete sempre mettere il Nando allo speaker, è un ottimo gufatore, come ho avuto modo di constatare nella partita Staranzano - Liburnia:

... va ora alla battuta Tal-dei-tali che ha una prestazione di 3-3= strike-out

... e ora alla battuta "Carlotta" che vanta la miglior media battuta del campionato = pop al volo

Alla faccia... quando diceva qualcosa tutti si toccavano... 

Se lo fate commentare contro di noi taglio i fili dell'altoparlante!