Palla Mancata 

ANNO XII - NUMERO 13

21 LUGLIO 2012

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

NOTTE BIANCA


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

NEW ENTRY

Quando si dice la combinazione, nel momento in cui si decide una cosa, ecco che qualcuno pensa esattamente il contrario. Ma, visto che la realtà supera sempre la fantasia, anche questa volta il notaio conferma, Dr. Jekill & Mr. Hyde viene bellamente smentito nelle sue scontate previsioni.

Girava voce che una giovane atleta si stesse segnalando per la sua brillante scrittura, proprietà di linguaggio e facilità di eloquio. Abbiamo fatto qualche ricerca, ed individuato il soggetto, lo abbiamo sottoposto, dapprima ad un esame preliminare, e quindi al Test di Al Oirab (*).

Entrambi hanno dato esito positivo, direi anche brillante, quindi abbiamo reclutato la nuova verde penna, che ha scelto come pseudonimo Fighter Soul, il cui senso ci sfugge totalmente, così come il nome della rubrica, essendo noi generalmente portati a mollare prima di barcollare.

La nuova adepta magari non ci sarà sempre, ma contiamo sulla sua continuità, anche per abbassare l'età media delle attuali penne, rovinosamente sopra gli anta (e che anta!).


(*) Il Test di Al Oirab fa riferimento al matematico persiano ūba Rafaj Dammahub ibn āūm all-īmzirāwhk (in persiano: محمد خوارزمی). Si tratta di una prova multidisciplinare, che spazia dalla matematica alla semiotica, e che richiede un cervello percentile, ovvero lo passano quelli con un QI (Quoziente d'Intelligenza) superiore a 137 o inferiore a 64. Lascio a voi l'ipotesi su quale sia il caso per chi scrive su PM.

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Per la seconda volta il personaggio della settimana è una maglietta (ma non solo questa volta). 

Scelta doverosa per celebrare un evento collettivo: il ventennale del campionato Lombardo di Softball Amatoriale. Nel 1993 uno sparuto gruppetto di temerari lanciò l'idea, dopo alcune iniziative sporadiche (tornei ed amichevoli). Chi avrebbe pensato, dopo tutto questo tempo, di essere ancora qui a raccontarla? 

Certo, la filosofia che anima i partecipanti negli anni 2000 si è diversificata, c'è chi vive il campionato amatoriale come una protesi dell'agonismo ormai non più praticabile e chi, la nostra squadra tra questi, intende la cosa come una occasione per divertirsi, fare battute, prendersi amabilmente in giro e passare del tempo in amicizia.

Ecco quindi che fioriscono improbabili decaloghi maschili e femminili e regole del tipo: "Chi si allena non gioca in partita, si è già divertito in allenamento".

Il record del 2010 (The longest fastpitch softball game) è un by-product del movimento amatoriale, come direbbe Dr. Jl & Mr. H: "Caspita! Mica micio-micio bau-bau!"

La stupidaggine celebrativa è una partita notturna (notte 21-22 luglio 2012) che inizia alle 23 e termina alle 11; il successo è stato tale che si sono dovute far stampare altre magliette, dopo il boom di adesioni.

Pasta per tutti a mezza-notte, ovvero alle 3, e brioche calde per colazione.

Sarà un happening, speriamo solo di non dover fare l'esperienza della pioggia, che comunque ci consentirebbe di comprendere cosa sarebbe successo nel 2010 se, anziché cinque magnifici giorni di bel tempo (senza zanzare), fosse tragicamente piovuto.


Personaggio della settimana: Il Campionato Lombardo di Softball Amatoriale, che compie vent'anni.


Personaggi della settimana: Gli amatori sulla breccia da 20 anni.

Eugenio Brivio, Mario Cattaneo, Angelo Cogliati, Carlo Monza, Alfonso Turconi, Giorgio Turconi.


OLTRETEVERE

ARIA DI VACANZE
 
Dr. Jekill & Mr. Hyde

Sono appena rientrato da una settimana di vacanze a Ibiza, ero in compagnia di Ibra e Mino (Raiola ndr) ed ho scoperto che sono usciti senza di me … non Ibra e Mino, ma LORO, i colleghi di penna di PM.

Mi sono distratto un attimo e zac … quando si dice gli amici.

Durante la mia latitanza ne sono successe tante e ho avuto il mio bel da fare per aggiornarmi e farmi relazionare da parenti e amici. 

Andiamo per ordine (o per disordine), vado a rotta di collo e butto giù qualcosa tuttodunfiato perché ho il turco sotto casa che aspetta l'articolo (mamma li turchi).

Leggo PM12 e scopro che il collega Bidus giustamente si chiede “chi mi darà mai le risposte?”

In effetti me lo stavo chiedendo anch’io … faccio un sacco di domande, ma ci fosse uno che scrive al direttore dicendo …è così,… è cosà …

Bidus, magari alla fine gli articoli ce li leggiamo solo noi, allora ben venga una rimpatriata tra giornalisti con cassoeulada ferragostana offerta dal patron Turconi (ma mi sa che caschiamo male, perché ho paura del braccino corto, di quelli che vengono ai giocatori di softball amatoriale, quelli che più che lanciare sembra che giochino a “boccia – punto” in spiaggia).

Nell’era di facebook – twitter – ipad – ipod – sms – mms credo che gli articoli sui siti o sui forum siano oramai demodé e buoni solo per vecchi incartapecoriti. Me l’immagino un/una giovane di 14 – 18 anni che aspetta impazientemente il venerdì per l’uscita di PM. Queste cose sono da vecchi amanti del country e del folk, il mondo corre veloce. (*) Consoliamoci con i parenti stretti (moglie-figli) che lo leggono per compiacenza e obbligo perché poi gli facciamo l’interrogatorio.

Ai miei tempi si aspettava, con pazienza un mese per poter andare a comperare il nuovo numero di Tex … 1 MESE!

Ecco, forse, perché in tanti non aggiornano i siti di softball, perché i webmaster sono più giovani di noi e sono più avanti, sanno che tanto nessuno li leggerà. 

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Ci sono state le finale EMEA e tutti sanno com’è andata. 

In A2 il Caronno ne ha perse 2 a Staranzano e abdica dai play-off, ma è comunque buon 4° posto.

Invece il Saronno, che a inizio campionato aveva quasi problemi di formazione, è secondo.

Mondiali Softball - Dal sito FIBS: "Il Canada stronca le speranze dell'Italia vincendo per manifesta".

Addirittura manifesta! Contro il Canada poi. Pensate che quando le rappresentativa della Lombardia vanno alle World Series lo incontrano spesso e lo bastonano sempre anche con risultati eclatanti, sinonimo dell'esistenza di un movimento giovanile che in Canada non produce grandi atlete (da piccole, poi crescendo magari migliorano). Oppure questa volta giocando in casa si sono trasformate in leonesse (tra l'altro erano già qualificate e potevano permettersi il lusso di perdere o fare esperimenti o far giocare chi gioca poco).

Adesso l'Italia torna a casa, su 16 nazioni ne passavano 8 alla seconda fase (neanche poche), l'avventura è finita. 

Vuol dire che il livello è molto alto e noi siamo ancora indietro. Pazienza, almeno in tempi di crisi risparmiamo un po' di soldi. W la spending review.

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Gira voce che probabilmente il Bovisio non farà più la serie B il prossimo anno.

Sarebbe un peccato perché è una società storica, le loro atlete hanno sempre un grande entusiasmo, lo scorso anno hanno rischiato di andare in A2, hanno appena rifatto il campo. Se così fosse il movimento Lombardo si impoverirà di una squadra. Non è possibile fare qualcosa? Un gemellaggio … un prestito di atlete … un prestito di coach (propongo Roberto G. e Paolo T. dell'amatoriale). 

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Mi sono documentato ed ho curiosamente notato che le finali EMEA sono state tutte vinte dalle squadre che nel gironcino all’italiana avevano perso contro le stesse avversarie (Rep. Ceca U15 vince in finale dopo aver perso con la Polonia; Olanda U13 vince in finale dopo aver perso con l’Emilia, Lombardia U17 vince in finale dopo averne persa una con l’Olanda). 

Mi ricorda un gioco a carte che facevamo all’oratorio … “il ciapà nò” … vince chi fa meno punti. 

Oppure come quando da ragazzi si giocava a bigliardino (calcio balilla per i nostalgici) … “chi fa l’ultimo gol vince” … fa niente se eri 7 a 2, l’ultima pallina diventava sacra. Oramai è una moda e tutti l’hanno capito. 

Come dice GT è il bello della finale (…se la vinci, se la perdi vai in cura). 

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Si sono disputati i concentramenti della Coppa Italia – ISL … beh …Coppa Italia … potevano chiamarla Coppa America. Negli anni scorsi c’era un regolamento sensato che limitava la partecipazione alla Coppa Italia alle sole atlete italiane. Quest’anno invece è aperta a tutte e, per par-condicio, le lanciatrici straniere possono lanciare quanto e come vogliono. Lascio i commenti e le risposte al pubblico o agli addetti ai lavori. Risposte …

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Svelo l’enigma della foto … ha ragione il direttore, la foto invecchia e io ringiovanisco, come Dorian Gray (Giorgio, ma chi è sta Dorian Gray ? Una forte lanciatrice americana che verrà comprata dal Caserta?)

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Ho visto in diretta la prima partita delle semi-finale scudetto di baseball Bologna-Nettuno (una noia, a cominciare dai commentatori, poverini, ma non me ne vogliano, hanno la mia età e anche loro come me non sono al passo coi tempi. Ma invitare un paio di giovanotti che sparano qualche cosa di simpatico?). Spettatori: a occhio e croce circa 100-150, gradinate desolatamente vuote (strano siamo in IBL maschile e si giocava a Nettuno, patria del baseball, mica a Gallipoli). Incredibile sul sito FIBS c'è scritto: Attendance 2000!!!!!!!!!!!!!! 

Ma chi è quel fenomeno che ha avuto il coraggio di mettere questo dato … c'era la diretta TV (l'ho anche registrata) e si vedeva benissimo che non arrivavano a 200, altro che 2.000 (adesso diranno che si sono sbagliati ed hanno messo uno zero in più, tanto va di moda smentire). 

Certo che se ci prendiamo in giro così non andiamo da nessuna parte. 

Mi chiedo perché invece non hanno trasmesso la partita di softball Under 17 Lombardia – Olanda che mi hanno detto essere stato un incontro spettacolare con tantissimo pubblico (dicono 300 forse 400, il contabile caronnese conferma?Aalmeno saranno stati reali).

Qualcuno ha dei filmati di questa partita da mandare alla Little League Americana per fargli vedere che non siamo arretrati nel softball, sportivamente parlando. 

Ops , ho fatto un’altra domanda!

Bisogna essere ottimisti e vedere Il bicchiere mezzo pieno.

Vai con la caipirinha prima che finisca … occhio alle scottature, bye-bye.

(*) L'intempestivo Dr. Jekill & Mr. Hyde ha proprio scelto la settimana sbagliata per l'invettiva, vedi editoriale e nuova rubrica qui sotto.


BARCOLLO, MA NON MOLLO

SCHERZO DEL DESTINO O VITTORIA MERITATA?
di Fighter Soul

Non ho mai scritto per un giornalino o cose del genere, e questa potrebbe essere (forse l’unica!) la volta buona. 

Il tema che voglio trattare è quello del torneo EMEA Little League Under 17, svoltosi settimana scorsa. Io ho partecipato a questo torneo con la squadra della Lombardia e sono orgogliosa delle nostre prestazioni. 

Diciamo che la squadra è stata messa in piedi un po’ alla buona, anche perché molte delle ragazze sono state confermate nei giorni imminenti al torneo. Già questo aveva fatto storcere molto il naso a tutti (credo staff e noi giocatrici comprese); poi l’amichevole che abbiamo disputato contro le Cadette del Bollate aveva premesso molte cose…

Il fatto di giocare in casa (a Caronno Pertusella e a Bollate), credo ci abbia favorito; se non fosse stato per il cibo mediocre (per non dire altro) che ci servivano, saremmo state al top! 

Iniziamo il torneo subito (inaspettatamente) bene, perché vinciamo 9 a 7 contro le mastodontiche (tutte bionde e occhi azzurri) Vipers Olandesi e si sa, già da lì, in molti si saranno ricreduti sulle nostre effettive capacità (in fondo, chi comincia bene è a già metà dell’opera)! 

Attilio, il nostro allenatore, ci paragona ogni giorno a dei soldati in guerra, che devono combattere fino alla fine, usare le tattiche migliori e unirsi, guidate dal loro generale, contro il nemico per sbaragliarlo. 

Dox durante il torneo ogni tanto come speaker sbaglia essendo convinto che la Lombardia sia il Caronno... eh vabbè! I più vecchi si sa che sono sempre i più saggi! 

I giorni seguenti vinciamo facilmente contro la Toscana e perdiamo 5 a 4 con le Vipers, anche se usciamo a testa alta dalla gara. Poi, perdiamo malamente contro la Toscana 9 a 3: eravamo già con la testa alla finale e poi in panchina ci siamo autoconvinte che era tutta una tattica per illudere le olandesi, che ci osservavano da fuori. 

Le olandesi erano tutte davvero convinte di vincere, compresi i loro supporter che, come se non bastasse, alla finale si sono accampati a mo’ di rom di fianco al nostro dug-out credendo di darci fastidio con la musica a palla e i cori per sostenere le Vipers. 
La finale è stata una partita tesissima e avvincente e vinciamo la partita 2-1 con una difesa impeccabile e l’attacco subito decisivo (complice un errore della difesa olandese). 

Molti si abbracciano e le urla di gioia sono incontenibili per un sogno che si avvera; e finiamo tutti lavati dalle secchiate e dalle bottigliate d’acqua: in fondo a noi italiani piace festeggiare così! 

Intanto le olandesi si disperano per la sconfitta, ma questo è lo sport, vincere e perdere insieme alla propria squadra. 

Loro non hanno perso una finale, siamo noi che abbiamo fatto ricredere tutti quanti: all’inizio chi ci avrebbe scommesso? L’approccio alla finale (e all’intero torneo) e l’unità della squadra, ha prevalso e ha fatto venire allo scoperto il nostro talento e la nostra voglia di vincere: insomma quest’impresa ce la siamo guadagnata! Eccoci qua, pronti a partecipare alle World Series in Delaware per riscrivere un’altra avventura, speriamo ancora più emozionante di questa. 


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

PALLA MANCATA N. 13 (*)

Bidus suggerisce nell’ultimo messaggio un momento conviviale tra gli “scrittori” di PM, all’uopo di scambiarsi idee e di offrire risposte ai mille quesiti che ci poniamo l’un l’altro.

Potremmo suggerire al Taccagno di Pertusella un’ottima occasione, visto che in settembre (forse il nove?) (**) la squadra U21 piemontese varcherà il Ticino per un incontro nelle plaghe caronnesi.

Pre-game o post-game basterà una salama, qualche hot-dog, abbondante birra del Dox e un po’ di Malvasia e Ortrugo per mettere le gambe sotto il tavolo, riunendo la redazione nel nostro splendido giornale. (***)

Non oso pensare cosa potrà uscire da un simile consesso di eccelse menti, soprattutto dopo un uso smodato delle succitate bevande. (****)

***

Intanto nello Yukon la nazionale maggiore ha concluso la sua avventura nel mondiale. Esclusa dai turni di finale, ma era prevedibile, oggi non siamo di certo tra le prime otto squadre del mondo, pur essendo le seconde in Europa. Buona comunque la prestazione delle nostre, finalmente tutte italiane (va beh, quasi) che hanno giocato ad alto livello, con una incredibile partita contro Japan, che avrebbe potuto diventare la sorpresa del torneo. Portare al tie-break le giappe è impresa non da tutti, e dimostra il valore che può raggiungere la nostra nazionale. 

Ancora fuori portata per tutti la poderosa nazionale USA, vedremo se l’Olanda riuscirà a rompere il dominio Giappone – Cina – Australia, sfruttando magari il calendario favorevole. Curioso da vedere il comportamento delle padrone di casa, di solito non molto forti, ma che quest’anno sembrano aver messo in campo una serie di battitori formidabili. Vedremo come reagiranno di fronte alle pedane di Giappone e USA, o se beccheranno una marea di K.

Nel frattempo fa piacere leggere nel contesto mondiale nomi che sono passati sul campo di Caronno: De Blaes che si fa notare per la sua media battuta, e in un incontro vediamo Marcikova in pedana che batte Bogado.

***

Passiamo alle giovanili. Geniale l’idea del dott. Jekill per “punire” le società di A1 inadempienti: anziché sterili multe (poi non pagate) l’obbligo di organizzare a proprie spese tornei giovanili con le migliori squadre d’Italia, pagando loro viaggio e vitto.

Sarebbe un ottimo esempio per le loro giocatrici, e magari l’anno successivo sarebbero in grado di schierare una seria formazione locale.

Suggerisco poi due idee per il prossimo anno per la categoria ragazze: uniformiamo alle regole internazionali età, diametro palla e distanza della pedana, altrimenti ogni volta che usciamo dal nostro orticello troviamo problemi di adattamento. (*****)

L’altro annoso problema è la presenza di maschi nelle squadre di softball. I maschi devono giocare a Baseball e non portare squilibri tra le ragazze, dovuti ad una superiorità fisica troppo netta.

Devono essere permessi per le società che non riescono a raggiungere il numero sufficiente, è giusto che per non perdere sei-sette bambine si faccia giocare alcuni maschi per completare e rafforzare la squadra. Queste squadre però non devono essere ammesse alle fasi finali, le finali devono essere giocate da squadre composte di sole femmine.

Anche Caronno potrebbe schierare quattro maschi (fratelli di giocatrici già presenti) e a questo punto arrivare sicuramente in finale (e magari vincerla), ma a che scopo? Per mettere uno scudetto sulla maglia, ottenuto sfruttando un lecito, ma palesemente errato permesso? 

Vediamo di modificare questa regola nei prossimi anni, per evitare situazioni lecite, ma poco sportive.

(*) E questo sarebbe un titolo?

(**) Per la precisione l'8 settembre e forse il 9 se si va alla terza partita.

(***) Mancherebbe il fantomatico "direttore", visto che sarebbe in campo a dirigere la squadra caronnese. Ma l'aspetto ostativo principale è che verrebbe svelata l'identità di Dr. Jekill & Mr. Hyde. Potrebbe fare un sacrificio e, rinunciando alle immaginifiche libagioni, continuare a mantenere segreta l'identità. Sapendolo parco e sobrio in tutto non sarà poi un gran sacrificio. Gli abbiamo anticipato la possibilità, il commento è stato: "Ma che c...!"

(****) Su questo nessuna ha dubbi.

(*****) Già detto e ridetto, le regole internazionali sono quelle della ISF e quindi della ESF. Le regole italiane sono conformi a quelle internazionali. La Little League è una organizzazione "privata", semmai sarebbe utile che essa si uniformasse alle regole generali del softball.