Palla Mancata 

ANNO XII - NUMERO 16

17 SETTEMBRE 2012

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

TRE SECONDI POSTI


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

COMITATO DI REDAZIONE

Usciamo di lunedì per consentire a Dox di commentare la semifinale Ragazze di ieri, e così ci tocca scegliere un titolo che fotografa il fine settimana del softball caronnese. Abbiamo trovato sempre una squadra migliore di noi.

Sempre restando in tema di finali giovanili, torniamo a sabato 8 settembre, l'occasione non andava sprecata, gli incontri di qualificazione con la Loggia portavano inevitabilmente al Francesco Nespoli la penna forestiera, quindi aderendo a certi inviti "pressanti" fatti durante la stagione dai vari redattori (?) abbiamo convocato il comitato di redazione. 

Con congruo anticipo è stato diramato l'invito, che qui riproduciamo.


INVITO

Riunione del comitato di redazione di Palla Mancata
Sabato 8 settembre 2012
ore 19.00
Bar Jola preso campo softball Francesco Nespoli - Caronno Pertusella VA

Ordine del giorno
1) Presa d'atto ed approvazione del menu
2) Inizio delle libagioni
3) Inizio dello spuntino
3) Foto di gruppo, eventualmente con le mascherature del caso per preservare l'anonimato.


MENU

- Bruschetta
- Nervetti
- Salame nostrano
- Breaola

***

- Quaterna di formaggi prealpini:

  • taleggio,

  • caprini,

  • quartirolo,

  • gorgonzola

- Verdure grigliate

***

- Dolce (si punta alla sbrisolona) e gelato alla vaniglia

***

Prosecco a volontà


L'invito era accompagnato da una nota che precisava come la scelta fosse doverosamente caduta su prodotti prealpini lombardi, ma naturalmente sarebbero stati graditi ottimi vini piemontesi che si accompagnassero al menu (e che non sono mancati).
Alla riunione è intervenuta anche l'art director di PM, autrice del logo che ci perseguita da 12 anni, all'epoca di anni ne aveva 10.

La presenza del personale del Bar Jola è stata l'occasione per conoscenze incrociate di persone che si conoscevano solo per nome: ah, voi siete i genitori di... e voi di...! Ah, tu sei quello che si firma...!

Nel corso della serata Bidus è stato indicato penna dell'anno di PM da parte di un dirigente del Caronno al suo quinto bicchiere di prosecco, nonostante lo stato alcolico del proponente riteniamo che la scelta sia completamente azzeccata 

L'iniziativa andrà ripetuta.


Personaggio della settimana: Bidus, penna dell'anno di PM, con consorte


OLTRETEVERE

UNA BELLA FAVOLA
 
Dr. Jekill & Mr. Hyde

C’era una volta … 
Primo anno di fondazione e primi risultati interessanti. Parliamo delle Rescaldina Bulls che hanno passato la qualificazione contro il blasonato Friul '81 (mica paglia) ed accedono alla semifinale dei play-off per la Serie A2 (la cronaca della partita la trovate sul loro sito www.bullsrescaldina.com). 
La strada è ancora lunga, prossimo impegno concentramento a 3 squadre e poi, se passano, altro concentramento finale a 4. Le prime due di quest’ultimo accederanno alla A2. (*)
Per essere al primo anno di vita hanno fatto un percorso veramente positivo. Nessuno probabilmente se lo aspettava, credo nemmeno le stesse atlete, l’allenatrice e il presidente. Una squadra nata assemblando giocatrici con il beneficio della prova del campo. Prova che è stata brillantemente superata con ragazze competitive in tutti i ruoli. Si può formare una squadra con atlete “pescate” da altre squadre dando la possibilità a queste ragazze di rimettersi in gioco. E probabilmente la loro voglia di rimettersi in gioco è stata così grande da crescere partita dopo partita. Dal loro sito si possono leggere tutte le cronache puntuali delle loro prestazioni e constatare che anche per loro questa veloce crescita era insperata (leggiamo delle soddisfazioni per la prima vittoria, ecc.) Credo che da qui in poi potranno solo migliorare, magari non vincere quest’anno, ma migliorare e crederci per il prossimo. Una favola come si vede nei film americani. Quanti film abbiamo visto con questa trama? Ragazzi di college sfiduciati o campioncini allo sbando, che per magia, perché qualcuno crede in loro, per orgoglio, si trasformano e diventano vincenti. 
È sicuramente un esperimento perfettamente riuscito, un ottimo esempio da seguire soprattutto per il movimento lombardo che purtroppo lascia sfiorire atlete (giovani o meno giovani), solo perché non ci sono opportunità. Con una società nata dal nulla in poco tempo le opportunità per 13 ragazze ci sono state. Speriamo che anche altri siano proattivi (lancio un appello: “non lasciamo morire il Bovisio Serie B” …..).

***

Anche Caronno Under 21 prosegue nella sua avventura superando il La Loggia in 2 partite estenuanti. Estenuanti soprattutto per il pubblico che ha dovuto stare 5 ore e mezzo sotto il sole (**). Partite divertenti, ricche di punti, di battute, di errori (tanti, anche troppi). Una autentica gara al ciapa nò. Sembrava che nessuna delle due volesse vincere, pena il prosieguo del cammino. Sono in terza, c’è un bellissimo pesta-e-corri da fare, mmmm aspetta che mi metto a metà strada e vedo cosa succede … ops mi hanno fatto out a casa base! Palla mancata dal catcher che rotola lentamente a fondo campo … vado … non vado … vado … non vado … massi vado … ops … out a casa base! Nella prima partita anche 2 tie-break, tanto non abbiamo niente da fare.
Nella seconda partita, avanti 6-1, il Caronno si addormenta e subisce un rimontone al penultimo inning per il 6-6. Meno male che qualcuno ha ricordato alle ragazze del Caronno che era tardi e probabilmente c’era il rischio della terza partita (con conseguente serata in discoteca sfumata). E allora un bell’inning da 6 punti e chiudiamola lì. E avanti per il concentramento a Caronno del 15/9 con Old Parma e Thunders Castellana … non potete mancare. 

***

Incredibile, hanno fatto vedere su RAISPORT una sintesi della finale di softball Caserta- Bollate (la 5a e decisiva), addirittura alle ore 21.00. Alcune critiche costruttive:
1 - I telecronisti dovrebbero metterci più entusiasmo, mandiamo piuttosto il Nando, mettiamo una musichetta di sottofondo. 
2 - Il classificatore ha barato anche questa volta dichiarando 150 spettatori, ma nonostante fosse domenica mattina le gradinate erano desolatamente semi-vuote (forse 50 a fine partita). 
Non che con i numeri degli spettatori si vinca niente, però è un peccato che a una finale scudetto ci vada così poca gente nonostante tutto l’impegno, economico e non, che ci mette la società Caserta Softball.
Godiamoci queste ultime settimane di softball e buon week-end a tutti 
(*) Grazie al ritardo di uscita di PM, anticipiamo che hanno raggiunto la finale nazionale.

(**) Non sappiamo da dove Mr. Hyde abbia assistito alle partite, fin dalla prime ore del pomeriggio le tribune del Francesco Nespoli sono in gran parte in ombra e sul terrapieno l'ombra c'è sempre, a meno che si sia messo dietro esterno centro, davanti alla siepe di leylandi.


BARCOLLO, MA NON MOLLO

LA CONCENTRAZIONE SU TUTTO
di Fighter Soul

Qualche settimana fa parlavamo con il nostro allenatore (Argy ndr) su quali siano le cose di cui si ha bisogno per essere un buon giocatore. Lui sostiene siano sei: la rapidità, il contatto, il talento, il braccio forte, il power swing e ... (non ricordo la sesta), ma in realtà questo è ciò che riguarda il gioco dal punto di vista tattico. 

Nel softball (come in ogni altro sport) contano altri elementi come: la determinazione, la grinta, l’impegno, lo spirito di squadra, il cuore, la costanza, la sportività, la fatica e, soprattutto, la concentrazione. 
Già, non è cosa da nulla la concentrazione: in campo bisogna essere sempre attenti al gioco e a tutto ciò che si fa (anche alle cose più semplici), perché qualsiasi perdita di concentrazione può essere fatale (soprattutto ad alti livelli e in partite importanti). E se poi si sbaglia bisogna cercare di recuperare la concentrazione per poi fare meglio, perché altrimenti ci si innervosisce e ci si distrae dal gioco. 
Anche questa settimana ho appreso quale grandissimo ruolo abbia la concentrazione nello sport. Sabato scorso abbiamo giocato due partite di qualificazione Under 21 contro La Loggia, che avrebbero designato la squadra partecipante alle semifinali dei playoff. 
Entrambe le partite sono durate molto (la prima addirittura 3 ore e 10!): sembrava che nessuna delle due squadre riuscisse a fare il passo decisivo per vincere! In queste partite continuavamo a fare tutti errori di distrazione, stupidi, uno dopo l’altro e perciò le avversarie ne approfittavano. Per esempio in difesa abbiamo sbagliato giochi semplici e volendo strafare sono capitati altri errori; ma anche in attacco, sia sulla corsa sulle basi, sia con la mazza eravamo un po’ molli e disattente. 
Nel mio caso: a metà della seconda partita ho tirato in prima per fare l’out, ma già quando stavo facendo il caricamento avevo capito che avrei sbagliato, perché ho tirato troppo potente: infatti la palla è finita nel nostro dug out e sono entrati due punti, che poi hanno permesso alle avversarie di riagguantare il pareggio. 
Forse ero stanca perché non sono mai stata sostituita, però da quel momento non sono riuscita più a fare niente e sbagliavo tutto. La volontà di fare del nostro meglio non basta mai. Sono passata dalla prima partita in cui ho giocato da 10 e lode (perfetta), alla seconda giocata in modo mediocre e tutto per colpa del fatto della concentrazione. E per questo ripeto che è un elemento fondamentale nello sport!
Alla fine abbiamo vinto entrambe le partite, ma che fatica! Cioè, a parer mio, si potevano chiudere molto prima (soprattutto la seconda in cui ci siamo fatte rimontare 5 punti). 
Intanto abbiamo guadagnato la seconda semifinale Under 21 nella storia del Caronno e dobbiamo esserne fiere, ma sicuramente già questo sabato, in cui giocheremo per guadagnarci le finali della nostra categoria, dovremo essere più concentrate e attente sul gioco!
Alla prossima!


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

TEMPO DI GIOVANILI

Siamo al termine della stagione. Chiusa la A1 con la scontata vittoria della corazzata Caserta, resta la vittoria morale del campionato al Bollate che ha vinto con merito la gara delle squadre normali (*)(e davanti anche a qualcuna delle "altre"). 

Si sta giocando l’inutile appendice della A2, in cui si dimostra ancora una volta la superiorità del girone nord. Inutile per una serie di motivi: perché anche qui c’è la corazzata Bussolengo che, apparsa all’improvviso direttamente in A2, finirà diritta in A1.

Perché, visto che tutti si lamentano delle troppe spese (ma poi anche che giocano troppo poco…) era meglio una bella eliminazione secca tra le due vincenti dei gironi.
Se vuoi fare i play-off all’americana, devono ripartire tutti da zero con eliminazione diretta, e se invece (come io preferisco) vuoi premiare la continuità della stagione non è giusto che una squadra che si trova in un girone molto forte si porti dietro parecchie sconfitte, mentre un’altra in un girone debole si presenta con sole vittorie.
(**)
E poi, far andare una squadra a Roma per giocare davanti a 16 e 20 spettatori è semplicemente allucinante, non ha nessuna importanza chi vince, perché in A1 andrà solo chi avrà i soldi.
E qui si innesta un bel discorso: in A1 sono permesse tutte le straniere che sei in grado di pagare? E allora chi farà la A1 2013? Macerata è già saltato, Unione Fermana ... si sentono voci negative, le Hornets (ex San Marino) non sono andate in Olanda, Forlì (detentore) non è andato a Nuoro per la Coppa delle Coppe, altre sono alla disperata ricerca di uno sponsor, faremo un campionato di vertice (!) con sei-sette squadre?

Anche in A2 non si sta meglio, i due gironi da sette dovrebbero diventare da otto, ma Rescaldina e Livorno riusciranno (o vorranno?) salire?

E cosa dire del Saronno, dalla panchina cortissima, che dopo un ottimo campionato, a causa della assenza di un'atleta chiave viene asfaltato in una serie di costose ed inutili trasferte? (Tralasciando i pettegolezzi che si sentono in giro).

***

E veniamo al titolo: sono iniziate le semifinali delle categorie giovanili, il 55% delle squadre qualificate vengono da Lombardia ed Emilia, se includiamo il Veneto arriviamo al 68%. Andiamo a vedere le società che hanno qualificato almeno due squadre: al primo posto il solito Bollate, che vista l'abbondanza di ragazze ha creato un’altra società per farle giocare tutte e quindi nelle tre categorie ha ben QUATTRO squadre. Ragazzi, chapeau e cerchiamo di imparare, perché poi alla fine ti riallacci al discorso della A1 e di cosa hanno fatto quest’anno .
Al secondo posto Caronno e Parma con tre squadre, una per ogni livello. Poi con due Sala Baganza e Pianoro a testimonianza del lavoro emiliano sulle giovanili. Con due anche Macerata, che è ripartita dal basso, e il Wild Pitch di Bussolengo (che però nella categoria Ragazze è il San Martino Buon Albergo con un nome diverso, e qui il discorso ci porterebbe troppo lontano).

Perché è importante questa riflessione? Perché queste squadre hanno il futuro assicurato, e se anche dovessero venire a mancare i soldi saranno in grado di avere sufficienti giocatrici per mettere in campo squadre dignitose di buon livello.
Quelle non comprese in questo elenco, in caso di ritiro dello sponsor o di crisi economica generalizzata, sono fatalmente destinate a fare la fine di quelle citate qualche paragrafo sopra.

***

Finiamo con una esperienza personale. Sabato sono andato a Sala Baganza a giocarmi l’accesso alla finale nazionale con le mie Under 13. Abbiamo vinto con il Wild Pitch-San Martino per 7-3 e perso la decisiva con il Sala Baganza 1-0. Chi conosce il softball sa cosa vuol dire una partita ragazze finita 1-0 (purtroppo decisa da una chiamata arbitrale). Due squadre spettacolari, giocate da serie A1, meritavano entrambe la finale, in cui entrerà magari una squadra che perderà poi 20-0 (non esagero, nella Under 21 abbiamo visto un 31-0).
In una giornata in cui tutte le bambine hanno onorato il softball, due grosse pecche: gli arbitri e l’organizzazione. Al termine degli incontri nessuno sistemava il campo, ho dovuto provvedere di persona con l’aiuto del manager del San Martino. Il campo di gioco è stato fatto risegnare durante la terza partita dopo un foul dentro-fuori perché non c’erano più le righe. Non dico mancava lo speaker, ma mancava anche il tabellone. Poco male direte? Qui entra in causa un arbitro, e in oltre quarant'anno di baseball-softball questa non l’avevo mai vista. Quattro lanci e l’arbitro non fa una piega, né parla né segnala con la mano, il battitore va in base e l’arbitro lo richiama dicendo “Siamo a due ball e due strike”. Un arbitro che non “chiama” gli strike non l’avevo mai visto. Il problema si ripete diverse volte nell’incontro, il tabellone non c’è, l’arbitro di base né risponde alle richieste di punteggio né aiuta o parla con il collega. Per fortuna il manager del San Martino è un signore, ci si intende con gli sguardi, la partita non è mai in discussione e tutto finisce bene. Ma il tutto è davvero allucinante, e la federazione dovrebbe prima di assegnare una sede di concentramento valutare attentamente le situazioni.

(*) Per noi il contrario di normale è anormale.

(**) Dox insiste, ad anche noi ribadiamo. Gli incontri che valgono per le finali sono solo quelli tra le squadre finaliste, ed alla fine tutte avranno incontrato le altre. Non si comprende cosa importa se un girone è più forte dell'altro.