Palla Mancata 

ANNO XIII - NUMERO 3

18 MAGGIO 2013

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

FINALMENTE SI ESCE DALLA REGIONE


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

VERDURA

Si sa che i bambini e, di conseguenza, le bambine non amano mangiare la verdura. Una volta si mangiava quello che arrivava in tavola, poi l'abbondanza ha creato generazioni di schizzinosi. Questi preferiscono le merendine alla frutta (basta aprire la confezione, non si deve fare la "fatica" di sbucciare il frutto), per non parlare della verdura. 

Chi ha, o ha avuto, figli adolescenti ben conosce le difficoltà a far si che si nutrano decentemente. Quando andiamo in trasferta con le squadre giovanili, o a qualche torneo, la preoccupazione dei genitori è "se mangerà", "se mangerà abbastanza", "se mangerà in modo equilibrato". Per gli accompagnatori è un tormento: bambine che se mangiano 8 maccheroni è un successo, per l'insalata occorrerà aspettare la maggiore età.

Però poi capitano cose strane.

Per dare a Cesare quel che è di Cesare bisogna partire dal 2012, quando Giulia Bollini arriva a Caronno in prestito dal Bollate. La mamma è classificatore e si aggrega allo staff della squadra seniores, dove svolge anche il ruolo di dirigente accompagnatore. È ben noto che i dirigenti accompagnatori, se donne, e più ancora se mamme, sono solite portare appresso generi di conforto di tutti i tipi, dai biscotti fatti in casa, alle torte di marmellata, al chewing-gum, alla caramelle, ...

La novità, rispetto al passato, è costituita dalla carote. Avete presente quelle carotine già sbucciate, lunghe circa 6 cm, che si trovano normalmente al supermercato? In panchina la cosa piace e diventa una tradizione della squadra seniores. La voce gira e la consuetudine passa alla Under 21, altro dirigente accompagnatore, ma molte atlete sono le stesse della seniores. 

Nel 2013 lo stesso dirigente accompagnatore, che si trova a seguire anche le Cadette comincia a portare le carote anche qui. Cadette=14-16 anni, siamo in quella categoria d'età famosa per la scarsa propensione alla verdura.

Sarà la novità "trasgressiva" (carote di pomeriggio? ma va!), sarà la compagnia, è diventato necessario aumentare il quantitativo ad ogni partita. 

Conclusione, si è sentita questa frase, detta con sottofondo di croccante sgranocchiare di carota: "Se mia madre mi vede mangiare le carote mi prende a sberle". 

Ovviamente non è che la madre dell'interessata non vorrebbe che la figlia mangiasse carote...


Personaggi della settimana: questa settimana sono due cadette, Gloria Giudici e Federica Rocca, per loro no-hit contro Saronno. 


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

OTTO
di BIDUS

Attenzione, attenzione. Questo messaggio si autodistruggerà al termine della lettura. 

Sono rannicchiato in una “….cantina buia dove noi respiravamo piano e le tue corse….” Scusate. Non posso dirvi dove mi trovo perché sono braccato dal mio Direttivo. 

La foto della nostra pasticciera Olandese “ Van Bisskotten” pubblicata incautamente sul vostro giornale ha scatenato l’ira funesta del nostro Presidente. 

Sono stato convocato nei suoi appartamenti presso la “Kehlsteinhaus” nel complesso del Berghof. Meglio conosciuta come “Il nido dell’acquila”. 

“Tradimento! Tradimento!“ Ha cominciato ad urlare, “Tu sei un amico di quei mangiapanettoni, traditore”. 

Sono riuscito a scappare nascosto nelle ceste della biancheria sporca e a nascondermi da un amico dopo aver guidato “…come un pazzo a fari spenti nella notte per scoprire …” 

Ops, scusate. Si aggiunga che la situazione generale è molto critica e sono sinceramente stanco di sentire parlare di “eventi” e di “numero di spettatori”. 

Tanto per citare un esempio, prego tutti di non prendere come corretti i numeri di spettatori riportati dagli organi ufficiali nel corso delle nostre partite. Datosi che noi Piemontesi siamo famosi per darci le martellate sugli zebedei, solitamente ad inizio gara viene lanciato uno sguardo annoiato sulle tribunette e contati per difetto gli spettatori, i quali magicamente dopo pochi minuti raddoppiano, senza però minimamente creare sussulti da parte degli addetti alla conta. Ritengo, se ancora posso permettermi di ritenere, ma non ne sono tanto sicuro, che le persone assistono volentieri ad uno spettacolo sportivo all’aperto se il luogo della manifestazione è di facile accesso, se i servizi in generale sono buoni, se c’è la possibilità di usufruire di ristorazione, se le persone dello staff sono simpatiche e disponibili, diventa quindi secondario per i non addetti ai lavori che tipo di spettacolo viene presentato.

***

Penso, se ancora posso pensare, ma non ne sono sicuro, che il Softball possa essere terribilmente bello e stimolante, ma anche tremendamente noioso. Non è pensabile che il pubblico si appassioni a gare disputate solo dai lanciatori che arrotano le loro palle, studiano effetti, aumentano velocità, però, non succede mai nulla, non si corre sulle basi, non si battono valide, non ci sono spettacolari eliminazioni. (*)

Il nulla, solo l’ansimare prodotto dallo sforzo del lanciatore ed il tonfo sordo della palla nel guantone. 

Troppo poco per pensare che i ragazzi della piazzetta vengano a vedere la partita.

Troppo poco per solo lontanamente immaginare che il postino e sua moglie vengano ad assistere a qualche inning. Non ho le risposte e nemmeno le domande. Non ho più nemmeno la forza di pensare a cosa possiamo fare per invertire la rotta, potrei chiedere a “... Quel gran genio del mio amico lui saprebbe cosa fare, lui saprebbe come aggiustare,… ti regolerebbe il minimo alzandolo un po’ e non picchieresti in testa così forte no…”.

***

L’aria si sta lentamente esaurendo, presto perderò i sensi, la dignità l’ho già persa da tempo, ma poco importa, forse ho ancora il tempo per rispondere alla domanda del lettore di “PM”. Rispondo brevemente: “Ma che caxxx ne so io, da tempo ormai non seguo più una partita con cognizione di causa, ho girato però la tua domanda ai nostri tecnici che mi hanno dato una risposta tecnica che non ho assolutamente capito, però nel profondo del mio cuore ti posso dire che sopravvivo lo stesso, cerca di farlo anche tu.

Grazie. ”Ed infine mentre ormai il buio si fa strada nel mio cervello ( guarda che ho sentito che hai detto che non c’è mai stata la luce), rispondo al quesito che tanto ha sconvolto il “Leone di Caronno Pertusella". Il termine “Palindromo “ è stato usato dalla mia personcina essenzialmente per due motivi. Il primo è che ho quasi esaurito i termini per definirti, adesso che ci penso potrei passare direttamente agli insulti, e secondo perché dopo alcune attente ricerche ho scoperto che il tuo quarto nome è “OTTO”.

Addio, sento che “... la nebbia che respiro ormai si dirada perché davanti a me un sole quasi bianco sale ad Est…”.

Attenzione Attenzione . Questo messaggio si autodistruggerà tra Tre-Due-Uno … Ora.

GB

(*) Concordiamo totalmente. La nostra ricetta è semplice: facciamo la A2, dove i lanciatori non lanciano così bene come in A1. In compenso ci sono ad ogni partita molte  battute, molte rubate, un po' di giocate spettacolari ed, ovviamente, parecchi spettatori.


OLTRETEVERE

MINESTRONE
 
Dr. Jekill & Mr. Hyde

Ma qualcuno si è reso conto del minestrone che hanno fatto in A1 e A2?
Per salvare i campionati e dare una parvenza di Nazionalità (cioè di campionato a livello Nazionale) hanno inserito più squadre possibile.

Forse anche per andare a battere cassa dal CONI facendo vedere quante squadre ci sono in A1 – A2 … altro che la pallavolo (vedi articolo mio precedente). Peccato che a una vetrina "apparentemente" lucente corrisponda un retrobottega scialbo, squallido e polveroso.

Al grido di "Tutti in A1 (o A2)!", chi accogliendo l'invito della FIBS, chi autoinvitandosi …ecco fatto il minestrone.

Risultato?

Partite finite prima del limite per manifesta (superiorità o inferiorità?) (*), società che fanno gemellaggi per formare una squadra unica competitiva (erodendo il territorio), società che scoprono di non avere il campo (senza recinzione - senza spogliatoi - ecc.) e livello di gioco discutibile.

Ho assistito a partite di Serie A1 con squadre dall'organico di 12-atlete-12, delle quali le due che scaldavano gli esterni tiravano come potrebbe tirare mia moglie che non ha mai giocato (ovvero molto male). Squadre che per risparmiare non prendono straniere (magari giustamente e per dare un segnale), ma che conseguentemente non sono competitive e sono a zero vittorie, il che comunque è poco bello per atlete che arrivano da una stagione al vertice. 

Squadre con giovanissime buttate allo sbaraglio, squadre, che finiti i soldi, utilizzano solo atlete locali senza italiane forti.

***

In A2 invece troviamo squadre che, grazie al loro settore giovanile, hanno un organico da A1 (cito Caronno e Parma) e che sono una spanna sopra le altre (e menomale che non sono nel girone centro-sud, dove credo farebbero manifesta (*) al primo inning). 

L'attuale prima in classifica del centro-sud (ma direi solo centro) l'anno scorso viaggiava a una media desolante di partite vinte. Oggi, forte del suo consolidato organico e del fatto che le altre si sono indebolite o sono state prematuramente promosse, viaggia nei piani alti con buona soddisfazione.

Ma se il campionato è meno che mediocre non credo ci sia da essere soddisfatti per il movimento.

Troppa disparità, soprattutto in A1 con 11 squadre. 

Speriamo che tutto questo faccia aprire gli occhi a chi di dovere e aiuti a programmare una formula diversa per l'anno prossimo.

***

Rifarei tutto con l'ausilio di un organismo (i grandi saggi?) che decida a fine stagione chi debba far parte della A1 e chi debba fare la A2, con merito (perché non è una retrocessione giocare in A2, si impara e si cresce). 

Perciò A1 fatta per meritocrazia: classifica – bravura – risultati – potenzialità e bilancio. 
Massimo 8 squadre = 7 trasferte. 
(**)

E le 8 squadre devono essere tutte dello stesso livello, poco più o poco meno. 

Quest'anno, per risparmiare, hanno fatto 2 gironi con gli intergironi, ma alla fine si va a spendere anche di più, alla faccia del risparmio. 

Tutte le altre squadre faranno la A2 e se ci saranno da fare ripescaggi in B dovranno essere fatti valutando: capacità – bravura – settore giovanile – impianto.

Altro che "non ci sono regole per i ripescaggi" come ho letto sul sito my.baseball. Allora posso andarci anche io fondando una squadra oggi, mi iscrivo, faccio vedere che ho i soldi e vado in A2 … ma dai.

Una bella A2 fatta da 2 gironi a 6 squadre (evitiamo così le A/R/A/R del girone lombardo che tra un po’, finito il Campionato, faremo tutti le ferie assieme da tanto ci conosciamo. Caronno-Saronno-Rescaldina-Parma = 12 giornate = 24 partite sempre contro le stesse. A fine campionato capirò che palla tirerà la Zavaroni o la Moretto solo dallo sbattere delle ciglia o dallo smalto sulle unghie.

Il criterio delle vicinanza è oramai quasi automatico, come segnalato da Dox il movimento è tutto al Nord (Piemonte – Emilia – Lombardia –Veneto – Friuli), con in più Sestese, Arezzo, Macerata (se torna) e Chieti.
Non mi dimentico dell'Orgosolo (se avrà capacità – bravura, ecc.), ma è un discorso da fare dopo una giusta e attenta valutazione. 

(*) Ahi, si dice "Regola dei punti di vantaggio", Regolamento Tecnico Softball, Regola 5, Sezione 5. Deprechiamo l'uso della poco simpatica (e forse anche poco rispettosa) locuzione "manifesta inferiorità". Abbiamo un ricordo a tale proposito, datato 1991. Eravamo andati per la prima volta negli USA con la squadra, ed erano in programma alcune partite nella zona di New York. Durante una di queste, l'amico americano che aveva fatto da contatto, ci chiede se la partita deve essere interrotta (evidentemente stavamo perdendo con un discreto scarto di punti). La motivazione era l'uso della "mercy rule". Ecco due modi di intendere le cose, qui si dice manifesta superiorità (con un po' di spocchia), là di preferisce parlare di regola misericordiosa (come tutela del perdente).

(**) Noi la pensiamo diversamente. La situazione impone sicuramente di ripensare alla formula (vedi editoriale di PM N.2/2013), nel frattempo la nostra proposta è quella di allargare la A1, ma contestualmente eliminare la possibilità della lanciatrice non ASI. Questo ci pare l'unico modo per far crescere le atlete italiane. Dopo alcuni decenni di verifica siamo infatti convinti che le lanciatrici straniere non servono a far crescere il movimento, Servono a vincere le partite ed i campionati, stop. Quando ripartono la situazione resta quella di prima e non è vero che i battitori italiani migliorano. Questi migliorano se cresce nel complesso il movimento, ovvero ci sono buoni lanciatori giovanili, e di conseguenza buoni battitori giovanili. Prendere lanciatori stranieri aiuta ben poco a migliorare atlete adulte e già formate. Siamo sempre là... il settore giovanile.


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

SIAMO ALLA FOLLIA

Alla mia veneranda età oramai pensavo di averne viste di ogni tipo, stiamo parlando di comportamenti contrari ad ogni logica e buon senso. Da militare circolava il detto: Ci sono tre modi per fare le cose, quello giusto, quello sbagliato e quello dell'esercito. Questo per sottolineare l'illogicità di molte situazioni.

Ho passato anche molti anni come amministratore comunale, e anche lì, tra politici che cercavano di fare i propri interessi in tutti i modi e impiegati che pareva facessero apposta a fare il contrario di ogni cosa, la logica ed il buon senso erano sempre fuori dalla porta.

Nello sport, però, di solito le cose funzionano meglio, o per lo meno si cerca in tutti i modi di farle funzionare, e se si sbaglia si cerca di porvi rimedio.

A cosa mi riferisco?

Categoria ragazze (under 13), attività internazionale.

Da decenni negli USA si gioca un torneo a livello mondiale, le Little League Word Series, che coinvolgono tra maschi e femmine quasi un milione di giovanissimi, con finali che si disputano in Agosto in stadi da migliaia di posti e con finali trasmesse in diretta TV su ESPN, con situazioni e storie che hanno dato origine a più di un film e serie televisive di successo.

Da qualche anno anche l'Italia è riuscita ad arrivare ai vertici di questa manifestazione e le nostre squadre hanno conquistato il titolo europeo e il diritto a recarsi negli USA con la maglia EMEA (Europa-Middle East-Africa) (*) in rappresentanza dei due continenti. Ciò è avvenuto negli anni 2008-2009-2011 per la categoria Little league, e in altri anni anche per le squadre Junior League, Senior League e Big League. Molte ragazze italiane, e parecchie anche del Caronno, hanno potuto vivere questa splendida avventura, un ricordo indelebile per tutta la vita.

Da qualche anno in Italia si è deciso di organizzare un torneo internazionale U13, (ammetto la mia ignoranza, se l'idea sia partita dalla ESF, da un comitato regionale, da una società o dalla FIBS), con la partecipazione di molte nazionali europee, con grande successo e con ottimi livelli di gioco. Splendida idea, che permette a molte giocatrici 
di disputare incontri di livello internazionale, traguardo di gran soddisfazione per le piccole atlete. Perfetto, le giovani hanno due possibilità nell'anno per giocare ad altissimo livello.

Dove sta il problema?

Secondo voi in quali giorni viene programmato questo bellissimo torneo? Non penserete mica che venga disputato proprio nella settimana centrale di Agosto in contemporanea con il torneo USA della Little League, costringendo così le atlete a dover scegliere se 
partecipare ad un torneo oppure all'altro? E qui ci rifacciamo alla logica ed al buon senso: se anche andiamo a caso tirando i dadi, su 52 settimane scegliamo proprio la stessa? Senza contare che giocare a cavallo di ferragosto, in Italia, potrebbe portare ad una serie di problemi di gestione familiare/vacanziera, se pensiamo che si tratta di bambine di 12-13 anni che devono essere trasportate e accudite (oppure i genitori le consegnano ai manager e poi se ne vanno in ferie? Mah!).

Ogni commento è superfluo, speriamo di riuscire a modificare questa situazione allucinante, visto che nel nostro sport già abbondiamo di soldi e giocatrici.

***

In coda a questa situazione si aggiunge il fatto che in Lombardia alcune famiglie, per divergenze personali con l'organizzazione, hanno vietato alle loro figlie la partecipazione alle selezioni per la squadra lombarda (Già siamo in pochi, se poi...).

Siamo nella situazione dei polli di Renzo (rileggetevi i Promessi Sposi) o meglio dell'orchestra del Titanic.

In aggiunta, un'atra defezione: il comitato regionale, per cercare di far sopravvivere il softball e il baseball in Lombardia ha organizzato un torneo a livello Mini (10 anni o meno) per far giocare anche i piccolissimi, nove le squadre che hanno accolto l'invito, spicca l'assenza di Bollate che ha detto che farà per conto suo. Mah!

***

Il panorama è desolante, ma come nella trasmissione TV Reporter, finiamo con le buone notizie.

Il 31 Maggio e 1-2 Giugno si disputerà un torneo Caronno (toh, ma guarda!) con la Nazionale ed una Nazionale Sperimentale.

Ottimo il lavoro che sta facendo Marina Centrone: oltre alla Nazionale maggiore, dove davvero sono presenti tutte le migliori (e tutte italiane), vediamo con piacere una bellissima Nazionale di giovanissime atlete da ogni parte d'Italia, che ho avuto modo di incontrare negli anni scorsi nelle varie categorie giovanili e che davvero rappresentano il meglio del vivaio e sono la base della futura Nazionale degli anni a venire.

Buon lavoro, Marina, e che il futuro sia vincente! 

(*) Dal 2013 le finali sono denominate Europe and Africa Regional Tournament