Palla Mancata 

ANNO XV - NUMERO 3

18 APRILE 2015

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

SARÀ LA VOLTA BUONA?


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

CHI L'AVREBBE DETTO?

Chi l'avrebbe detto che, dopo aver tanto battibeccato a distanza, non ci saremmo trovati a parlare ad una distanza di sicurezza dalla partita, in modo che i pensieri potessero essere filtrati e depurati dall'agonismo, dal campanilismo e dalla tensione agonistica? Non intendo rubare la battuta al sabaudo, ma da quanto scrive qui sotto mi pare che questa conversazione abbia lasciato il segno anche su di lui.

C'è da dire che, arrivati sullo 0-0 dopo le rituali sette riprese, all'approssimarsi del tie-break, e dopo aver profferito una frase che ha causato scongiuri di ogni tipo "Purtroppo lo so che, più le partite sono lunghe, maggiori sono le probabilità per la squadra più forte", mi sono allontanato, la tensione del finale di partita non si prestava alle battute.

Quindi mi sono perso lo sguardo quando, dopo i due punti di la Loggia, la smorzata spinta (e vincente) del nostro capitano ha fatto entrare il punto caronnese, e due-rubate-due della stessa atleta portavano in terza il punto del possibile pareggio. Peccato, avrei potuto perfidamente sibilare che, effettivamente, la Rhea non aveva niente da perdere, e che poteva saltare fuori la sorpresa della giornata, ma temo che il nostro avrebbe resistito e ci poteva scappare qualche reazione spropositata, ecco quindi perché mi sono saggiamente, e preventivamente, allontanato.

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Cronaca nera.

La notte di giovedì 16 aprile ennesima effrazione al Francesco Nespoli, è la quarta in un anno, la terza negli ultimi quattro mesi. Questa volta il combinato disposto degli ignoti malfattori (così recita la denuncia fatta ai Carabinieri) ha comportato (non nell'ordine di esecuzione): rottura di un vetro del bar, rottura di un sensore dell'allarme, rottura di un pannello della copertura dell'androne degli spogliatoi, rottura del cupolino in plexiglass dell'ufficio e rottura della porta dello spesso ufficio.

A ciò si potrebbe aggiungere qualche altra rottura, ma ci autocensuriamo.

Ora, se si esclude un trapano di marca che stava nel ripostiglio del bar, l'entità dei furti è quantizzabile in qualche spicciolo. Tutto questo casino per causare danni notevoli, ma senza rubare praticamente niente.

Evidentemente gli ignoti malfattori cercano soldi, oro, gioielli, non essendo interessati a motoseghe, decespugliatori, palle da softball ed attrezzature di gioco.

Ma scusate, ignoti malfattori, ci prendete per cretini? Secondo voi saremmo così imbecilli da lasciare ingenti somme negli spogliatoi, o l'incasso del bar lì bene in vista?

Oppure ritenete che siamo così sprovveduti da depositare i gioielli di famiglia in ufficio, così, tanto per fare una cosa diversa dal solito?

Ok, c'è l'assicurazione dell'impianto comunale, ma la rottura è stata davvero grossa, e non ci riferiamo al vetro o alla porta.

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Abbiamo avuto qualche segnalazione a riguardo delle valutazioni sui campi (vedi PM N. 2, 2015).

Torniamo a ripetere quanto indicato nel sottotitolo: PM è un notiziario quasi serio. Prendeteci sul serio, ma non troppo; a tutti la libertà di ironizzare sul nostro conto, fa parte del gioco. Va detto, tuttavia, che in modo un po' imprevisto, l'auto-valutazione sta dando i suoi frutti. La misera sufficienza della terra rossa ha scatenato sensi di colpa e si dovrà correre ai ripari. E poi non è detto che quando, come annunciato, risottoporremo il questionario il palato non si sarà fatto più fino, e non salti fuori qualche altra magagna.


    

Personaggio della settimana: Giovanni Pini, appassionato fotografo che ormai non perde un colpo al Francesco Nespoli.

Ecco una immagine durante Caronno-La Loggia, guardate le photo gallery su http://www.nonsolovolley.it/index.html


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

LA LEGGENDA DEI RE PESCATORI
di BIDUS

Seduti sulla tribuna di un campo da Softball, accomunati da vicende sportive così vicine e così distanti nello stesso tempo; spaziano nella memoria, sproloquiando sottovoce sui grandi temi della vita, consapevoli che nessuno raccoglierà uno spunto, una battuta, un sagace sottinteso, consci però, che tutto è stato fatto perché ciò avvenga.
Una caratteristica li accomuna e li distingue da questo mondo triste e pelato: portano lunghi capelli.
Potrebbero essere due “Re Merovingi“ dell’alto medioevo, oppure due “Re Pescatori“, descritti come personaggi dai lunghi capelli da Gregorio di Tours nell’Historia Francorum.

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Ma ora lasciamo i due misteriosi personaggi al loro narrare e proviamo a parlare di vita e di Softball.

Tra le parole che rimarranno nella storia per raccontare questo periodo storico e sociale le più ricordate saranno: crisi economica, mancanza di lavoro, mancanza di denaro.

Le parole che invece dobbiamo ancora pronunciare, e stamparle nella memoria, sono “Collaborazione e Solidarietà” .
Come da me già espresso più volte, il mondo dello sport non si sottrae al rigido momento finanziario e depressivo. Non si giustificherebbero altrimenti i tanti ritiri di squadre di Softball dal panorama italiano, o meglio non basta la mancanza di giocatori per giustificare un ritiro. Probabilmente si tratta di una somma di eventi o di scelte sbagliate, resta il fatto che il risultato non cambia.
Tutti noi quindi, dobbiamo cominciare ad usare le due parole magiche “Collaborazione e Solidarietà”, perché solo applicandole possiamo sperare di andare avanti e di non far morire il nostro magnifico movimento. Proviamo quindi ad aiutarci l’un l’altro, cominciando dalle piccole cose, rinunciamo ai nostri egoismi alle nostre piccole vendette e doniamoci agli altri senza richiedere nulla, senza pretendere gratificazioni, certi che il bene fatto tornerà forse in forme diverse anche a noi...

***

A questo proposito per tediarvi fino alla fine, consapevole che non mi leggerete mai più, voglio raccontarvi la leggenda del “Re Pescatore”.
Comincia col Re da ragazzo, che doveva passare la notte nella foresta per dimostrare il suo coraggio e diventare Re.
Mentre passa la notte, nel fuoco del bivacco gli appare “Il Santo Graal“ e una voce dice al ragazzo “Tu custodirai il Graal, onde possa guarire il cuore degli uomini”.
Ma il ragazzo, accecato da una vita piena di potere e di gloria, allungò una mano per prendere il Graal e il Graal svanì lasciandogli la mano ustionata dal fuoco.

Mentre il ragazzo cresceva, la ferita si approfondiva, finché un giorno per lui la vita non ebbe più scopo, non aveva più fede in nessuno, neanche in se stesso, non poteva amare né sentirsi amato, era ammalato di troppa esperienza e cominciò a morire.
Un giorno un giullare entrò al castello e trovò il Re da solo.

Essendo egli un povero di spirito non vide un Re, vide solo un uomo solo e sofferente, e chiese al Re: “Che ti addolora amico?” E il Re rispose: “Ho sete e vorrei un po’ d’acqua per rinfrescarmi la gola“.

Allora il giullare prese una tazza che era accanto al letto la riempì d’acqua e la porse al Re. Ed il Re cominciando a bere si rese conto che la piaga si era rimarginata, si guardò le mani e vide che esse stringevano il Santo Graal, quello che aveva cercato per tutta la vita.
Si volse al giullare e chiese stupito “Come hai potuto tu trovare ciò che i miei valorosi cavalieri mai hanno trovato?“. E il giullare rispose: “Io non lo so, sapevo solo che avevi sete”.

***

Spero di non averVi annoiato, ma - se anche fosse - provate almeno a riflettere sul significato della leggenda, e con molta calma, perché le prime volte sarà difficile, provate a pronunciare sillabando “So-li-da-rie-tà”, vedrete che vi farà bene.
Di questo forse parlavano i due personaggi seduti sulle tribune di un campo da Softball.
Vi lascio con una, magnifica citazione di un attore che personalmente ho tanto amato. “Certo che esiste il Santo Graal. Altrimenti che cosa erano le crociate, un giro promozionale del Papa?“
Robin Williams

Una forta abracada
GB


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

ERRORI

Siamo solo alla quarta partita, alcune squadre ne hanno giocate solo due, e balza all’occhio un dato che fa spavento, tanto che lo stesso sito FIBS lo mette in risalto: lo stratosferico numero di errori commessi dalle difese.

Siamo in ISL, più o meno dovrebbe essere commesso un errore a partita. Infatti su quattro partite Caronno ha commesso tre errori, alcune squadre quattro, altre due.

Poi vediamo Bologna che ne ha commessi 8, ma solo in due incontri! Tra chi ne ha giocati 4 abbiamo Legnano con 10, Sestese con 11, Rovigo con 13 e Parma con 20 (dicasi venti).
Per fare un paragone, lo scorso anno 2014 Caronno ha commesso 20 errori in tutto il campionato!
Questo dà un’idea del livello di gioco a cui siamo scesi (precipitati?).

D’altro canto molti affermano che è utopistico prevedere due gironi da 8 in ISL, per il semplice fatto che oggi in Italia non esistono giocatrici di sufficiente livello per formare 16 squadre a livello ISL, i più crudeli dicono nemmeno 5 o 6.
Quando avrò più tempo andrò a verificare questa affermazione, togliendo dalle formazioni le straniere e valutando le giocatrici scese in campo. Del resto le rose (o meglio i rosters) sono molto risicate.

Caronno ha già fatto scendere in campo 16 atlete, ruotando 4 lanciatrici, mentre Bussolengo ha messo in campo solo e sempre le solite nove, più una decima che ha solo corso.

La Loggia ha già schierato ben 11 atlete in grado di battere valido, Bollate 10, Caronno 9. Nel Legnano solo 6 hanno battuto valido.

***

Ora alcune osservazioni sparse. In A2 si è disputato Saronno-Malnate. Non è vero, l’incontro era Bollate 2 contro Bollate 3.
Il nostro presidente sta effettuando un sondaggio sulle qualità dei campi di gioco, e a proposito del campo di Caronno, qual è risultata la cosa migliore? La stupenda erba? Il succulento cibo? Le splendide tribune?
No! Il voto più alto se lo è aggiudicato il formidabile speaker!!! E adesso me la tiro fino a fine stagione.

Ultima riflessione: uno sconsolato Bidus ci consiglia alcuni usi del nostro magnifico campo fra alcuni anni, visto l’ormai inesorabile destino della sparizione del softball. Ma noi siamo avanti, e siamo già pronti. Con pochissime modifiche marginali abbiamo già in programma la trasformazione a campo da… cricket !
Visto l’alto numero di pakistani residenti nella zona e l’abbondante immigrazione in corso, per altri quarant’anni siamo a posto, basta sostituire gli hot-dog con il kebab.


BEH?