Palla Mancata 

ANNO XVII - NUMERO 5

10 GIUGNO 2017

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

VOLATA FINALE


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

NUOVO DERBY

Siamo arrivati al derby con Saronno con le due squadre appaiate al terzo posto. Davanti, ma di una lunghezza, c'è Collecchio e in testa Bollate, destinata a dominare il girone A.

In settimana, dapprima in maniera velata, poi più esplicita, si è sviluppata la discussione: "Con Saronno puntiamo a due vittorie, rischiando due sconfitte o puntiamo sull'1-1?).

Ricordiamo che all'andata la Rhea ha disputato le due peggiori partite difensive probabilmente da quando è in ISA (o A1 che dir si voglia). Da un lato, quindi, c'è voglia di riscatto, ma dall'altro si potrebbe fare un calcolo di opportunità.

Durante l'ultimo allenamento di venerdì 9 giugno un disturbatore si aggira tra le atlete ponendo il quesito, la risposta è (quasi) unanime: si va a giocare per due vittorie. Solo un'atleta pare in dubbio e sviluppa una ragionamento che la pone in lizza per la gara dello spezzamento in quattro del capello o di quella della ricerca del pelo nell'uovo.

Siamo certi che saranno due gare all'altezza delle aspettative del pubblico che sarà numerosissimo.


Personaggio della settimana: Karla Claudio, vincitrice dell'Home Run Derby al Torneo della Repubblica.


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

UNCAROSALUTO
di BIDUS

Scrivo dal quartiere di Womenby Street.

Il mostro di Bariola ha invitato a non scrivere su eventi nefasti legati all'italico pallone ed io ,da buon sabaudo iscritto all'ACI rispondo : "obbedisco ".

Scrivo ma con una morsa che mi attanaglia il cuore , il viso rigato di lacrime ed una sbronza triste che perdura da sabato.

Dal buco che ho scavato a Cardiff tanto per sentirmi a casa parliamo di A2.

Il campionato di Softball di serie A2 è iniziato ad Aprile e si concluderà a Luglio . Esso è organizzato in tre gironi all'italiana con partite di andata e ritorno . Bon .fine, basta.

Abbiamo detto tutto , si aggiunga che è un campionato svuotato di contenuti e interessi grazie a lungimiranti politiche che hanno fatto salire in massima serie polli e conigli anche senza averne titolo, anche senza avere luci, tabelloni, spalti .strutture di accoglienza , avendo però il campo . Dio li abbia in gloria.

Spero non si noti troppo se sono leggermente amareggiato .

Dopo la severa batosta e la lezione di calcio il mio umore è tendente al nero di seppia aspirante suicida e quindi non parliamo più di A2 . Inoltre c'è poco altro da dire e si aggiunga che il pesce che lotta contro la corrente muore fulminato .

Ma parliamo invece cari i miei analfabeti di punteggiatura. (*)

La scarsa importanza attribuita all'interpunzione ha antiche origini. In età arcaica , quella della Grecia micenea come in età medioevale si ricorreva alla " scripto continua ", le parole venivano scritte non solo senza segni di interpunzione ma anche senza spazi che le separavano.

Quindid'orainavantiscriveroincodestamanieraperfarsichereruditodiBariolanonmibacchettipiusull' usosbagliatodellapunteggiaturaperconcludereribadiscochesonoaffrantoperlapessimafigurafatta dallamiajuventuseforsenontorneropiudaCardiff
 

Uncarosaluto
GB

(*) Avrete notato che, contrariamente alle precedenti edizioni, in questo articolo nulla è stato toccato della punteggiatura. Punto.


NÉ TIFOSO, NÉ TECNICO (Commenti in libertà)

FAR PAGARE IL BIGLIETTO NON È UNA BUONA IDEA
di
KARL DER GROßE

Durante la presentazione alla sala consiliare del Comune di Bollate del Campionato Europeo, se il resoconto pubblicato dal sito milanosportiva.com è veritiero, si sono sentite parole roboanti dettate, temo, da un eccesso di entusiasmo.
“…il più grande evento della storia…”
“…una stima di circa 6000 persone presenti…” ;
“…un’occasione per vedere all’opera moltissime giocatrici, culture e tradizioni…” ;
“…inizia il percorso verso le Olimpiadi dove c’è la casa del Softball, a Bollate, lì dove si pratica il miglior Softball in Italia…”

Tralasciando la prima e l’ultima affermazione, mi volevo soffermare sulle presenze e sull’occasione di confronto tra culture e tradizioni.

Mi piacerebbe sapere su quali basi si sono stimate 6000 persone presenti, anche se ho la sensazione che lo strumento utilizzato sia il “vanverometro”.

Considerando che dovrebbero essere presenti 23 nazioni con un roster di 17 atlete e considerando che, notoriamente, il pubblico del softball è basato, per lo più, da amici e parenti delle giocatrici e da qualche ex che non riesce a… “disintossicarsi”, stanno ipotizzando che le circa 400 atlete presenti riescano a portarsi al seguito circa 15 parenti e amici ognuna… che peraltro saranno costrette, anche, a pagarsi il biglietto?

Arriviamo al punto, questa idea di far pagare un biglietto credo sia la più assurda delle decisioni. La mia idea è che questa manifestazione dovrebbe servire a fidelizzare tutte quelle ragazze che oggi iniziano a praticare il nostro sport e soprattutto coinvolgere le loro famiglie e amici e/o compagni di scuola con la scusa di assistere ad un evento di alto livello non quello di lucrare, alla fine dei conti, pochissime migliaia di euro che a nulla serviranno, visto che una famiglia media di 4 persone difficilmente vorrà investire 120 Euro per farsi l’abbonamento oppure pagare 60 Euro per assistere alla finale o 20 Euro al giorno per assistere ad uno spettacolo che, tranne per poche partite, sarà ben poco esaltante e disputato in stadi per lo più inospitali.

Per quanto riguarda il confronto tra culture e tradizioni mi auguro che, questo, venga permesso dall’intelligenza degli staff che porteranno le varie selezioni nazionali in campo sperando che non seguano gli esempi che stanno dando su vari campi italiani gli allenatori che, sempre più frequentemente, vengono espulsi e squalificati per insulti ed atteggiamenti minacciosi verso gli arbitri. Non vorrei che si avverasse davvero quello che sostenevo qualche numero di Palla Mancata fa e cioè che il nostro movimento è destinato a morire per la mancanza di qualità di buona parte delle persone che ne fanno parte.

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Le polemiche interne probabilmente non interessano all'esterno, ma visto che PM lo scriviamo per divertirci e non sappiamo nemmeno se ci sono lettori esterni, diamo stura a questa polemica interna.

L'editor (che esprime la sua personale posizione) non è d'accordo con la critica espressa da Karl. Intanto nel 2003 alla finale del Campionato Europeo (con 18 squadre presenti) abbiamo avuto a Caronno Pertusella circa 4500 persone presenti. Chi c'era ancora se lo ricorda e ci sono immagini indimenticabili.

Un evento come il Campionato Europeo esce dall'interesse degli appassionati e va anche a suscitare quello dei curiosi, di chi non frequenta solitamente i campi da softball, ma è attratto da un evento di valore assoluto che si tiene sul territorio.

Chi ha partecipato alla partita del record di durata nel 2010 si ricorderà le 30 persone stabilmente in tribuna alle 2 di notte, al solo scopo di "partecipare" all'evento.

Sul costo dei biglietti informatevi quanto costa andare a vedere un incontro di calcio di Serie D.

Inoltre, quale campionato europeo, di qualsiasi sport non prevede il biglietto? A me sembra che il rispetto verso il nostro sport richieda che lo si tratti degnamente, almeno in queste occasioni.

Si tratta di decidere se il biglietto sia da prevedere solo per le finali (come nel 2003) o per tutte le giornate di gara, ma si tratta di un dettaglio e la decisione spetta agli organizzatori.

Ricordiamo infine che l'ingresso è libero fino ai 12 anni e per tutti tesserati delle società che ospitano gli incontri del torneo, oltre naturalmente che per le persone che compongono il numerosissimo staff organizzativo.


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

NE VALE LA PENA

Appena concluso uno splendido Repubblica, con ancora negli occhi le spettacolari giocate, l’enorme pubblico, i complimenti di tutte le atlete per il trattamento e la qualità del cibo, mi vengono in mente gli stereotipi di due personaggi.

Numero uno: stravolto dalla fatica, davanti finalmente al bicchiere ghiacciato di spritz, felice con gli amici stravolti come lui, esclama : “Ci siamo fatti un c... così, ma ne valeva la pena.”

Numero due: solo, in un campo che fa schifo, si consola dicendo “Io oggi non ho fatto la minima fatica.”

Campionato ISL: per quanto ci riguarda, obiettivo raggiunto. La classifica è spaccata in due, Legnano e Nuoro destinate ai play-out, le pretendenti al titolo ormai guardano a settembre con eventuali straniere di rinforzo. Noi nel mezzo giocheremo per divertirci, rischiando anche se occorre “due vinte o due perse” pur di disputare incontri equilibrati ed avvincenti, a partire da prossimo derby col Saronno (ma stavolta noi abbiamo le due straniere in grandissima forma), e nei play-off saremo la mina vagante.

Nazionale: all’Europeo sarà dura. Come sempre siamo in grado di mettere in campo un’ottima difesa, in battuta la presenza di Obletter è una garanzia di miglioramento di un settore in cui siamo sempre stati deboli. I problemi come sempre sono in pedana, dove le lanciatrici di livello sono solo due.

Cacciamani è in splendida forma, al Repubblica ha lanciato alcuni inning da dominatrice, Greta è un attimo in calo, ma si riprenderà per fine mese ed è sempre una garanzia. Le altre non possono salire in pedana contro NL e CZ, serviranno per le partite di inizio girone. E se dovessi pescare una terza, mi affiderei a Nicolini.

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Lato B: dopo gli argomenti di cazzeggio, parliamo finalmente di argomenti seri ed importanti. Essendo uno sport praticato da giovani femmine, i vecchi guardoni del pubblico apprezzano più un bel lato B che un lungo triplo. E in questo campo le caronnesi vengono sconfitte per manifesta da molte squadre, Saronno in primis.

Dopo attenti studi, la teoria della “miglior fauna locale” è stata scartata: non è possibile che ci sia una fauna migliore solo in alcune zone (leggi Saronno o Collecchio) ed in altre no. La causa è quindi da ricercarsi altrove, e le ricerche hanno portato ad una conclusione inequivocabile: colpa delle divise.

In effetti il taglio dei pantaloni ma soprattutto il loro materiale penalizza oltremodo le giocatrici della Rhea, impotenti davanti ad elasticizzati che calzano a pennello. Dagli spalti si leva un grido unanime: urge provvedere! Inoltre il colore nero uniforme va contro i colori sociali (*), come si può ancora cantare “neroverdi alè?” Oggi in pratica i colori della divisa sono solo nero e bianco. Combinazione ultimamente infausta, ritorniamo immediatamente al Sassuolo!

(*) Le osservazioni di Dox sono un po' imprecise. Attualmente la Rhea usa quattro divise da gioco. Le classiche nera-nera e rosso-nera (entrambe con inserti bianchi e verdi) a cui si aggiungono altre due combinazioni cambiando i pantaloni corti con quelli lunghi (neri).

Senza addentrarci nel campo minato e scivoloso del lato B, e considerando che nulla è più opinabile della moda, ci pare di cogliere una critica all'impiego dei pantaloni neri tinta unita. Ci associamo a Dox, esclusivamente dal punto di vista (opinabile) estetico (della divisa).