Palla Mancata 

ANNO XIX - NUMERO 4

4 MAGGIO 2019

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

TOUR DE FORCE


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

VERSO LA FINE DEL GIRONE DI ANDATA

Quando andiamo in macchina (per dire che pubblichiamo) sta iniziando il primo fine settimana con il doppio impegno (meteo permettendo).

Siamo reduci dal pareggio con Collecchio che lascia qualche rimpianto, ma in questo campionato di grande difficoltà per tutti, muovere la classifica è il primo obiettivo.

Se qualche settimana fa si poteva presagire che il girone di andata avrebbe delineato già i valori in campo, causa gli incontri rinviati è tutto ancora molto confuso, almeno da metà classifica in giù. Per Caronno le due partite ancora da giocare con Castelfranco (si recupererà al Francesco Nespoli come da Circolare Attività Agonistica) potrebbero essere fondamentali per ciascuna delle due squadre.


Personaggio della settimana: Elisa Oddonini, con tre valide con Collecchio finalmente si sblocca.


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

FILOSOFIA SPICCIA
di BIDUS

Sull’orlo del buco nero, come il margine di un ombra sembra delinearsi il confine di un destino. Un destino che comunque incombe su di noi, pronto ad inghiottirci in un nulla senza dimensioni.

Quando decidemmo di auto-retrocedere nella serie A2 lasciando a malincuore l’olimpo del nostro sport, sapevo che sarebbe stato difficile risalire e tornare alla massima serie che tanti sacrifici ci era costato raggiungere. Per scelta dettata da motivi economici siamo quindi ai margini del buco, ma ho l’impressione che il movimento nel suo complesso sia vicino ai margini dell’ombra.

Ogni settimana sono maggiori le gare non coperte da UDG che quelle con regolare arbitro, mancano tecnici nuovi che portino entusiasmo e desiderio di insegnare la gioia del nostro giuoco e mancano le atlete, la linfa vitale di qualunque sport, la vera essenza del nostro esistere.

Ci sarà un Try Out in Sardegna nel prossimo mese. Sardegna la terza regione per superficie, undicesima per popolazione, quattro provincie, una città metropolitana e 377 comuni. Al Try Out della categoria U13 si presenteranno 11 atlete.

Dove sbagliamo? Alcuni anni fa venivano riportati interessanti articoli sull’ultimo urlo di una stella ingoiata da un gigantesco buco nero.

Una stella imprudente, fagocitata dal buio nella costellazione del Dragone, lontana 3,5 miliardi di anni luce da noi, e siamo stati in grado di carpirne la tragica fine. Credete che il nostro urlo si sentirà?

Dobbiamo ritrovare l’energia necessaria per riconoscerci e ritrovare entusiasmo e gioia di essere, c’è sempre un ultimo approdo disponibile che deve consentirci di ritrovare la felicità e le giuste motivazioni.

Prima di farmi inghiottire completamente dalle mie “ masturbazioni mentali” o pugnette neuroniche, vi ricordò cari compagni di merende che nel numero 7 della scorsa stagione di “ Echec de La balle“ vi ho invitato a caricare sui vostri carri da trasporto i pesanti deretani per attraversare il confine e venire a Torino per visitare insieme una birreria dove scatenare una tempesta di cervelli e discutere di filosofia spiccia, di tacchi dadi e datteri e di liquidi alcolici.

Il nostro pregiatissimo editor tirandomela alla grande promise che sarebbe venuto per festeggiare la nostra promozione in A1. Evento alquanto distante almeno per ora, quindi, prima che si secchino le tubature o qualcuno pensi ad un periodo di proibizionismo vi esorto a montare sui destrieri e puntare su Torino

Vi aspetto.
GB


NÉ TIFOSO, NÉ TECNICO (Commenti in libertà)

MA CHE CAMPIONATO STIAMO GIOCANDO?
di
KARL DER GROßE

Che il campionato italiano di Softball sia… “condizionato” dalla… “forza” economica che alcune squadre hanno voluto e/o potuto… “racimolare” durante l’inverno per affrontare la stagione non è una novità… è così da sempre nel Softball, ma anche per la maggior parte degli altri sport, se non proprio per tutti.

In pratica si stanno giocando due campionati in un uno in cui, delle prime cinque, ovviamente, solo una potrà alzare il trofeo (…e sappiamo già tutti chi sarà…) mentre, delle altre, tre potranno “raccontarsi” che hanno speso tanto ma, almeno, hanno avuto la soddisfazione di giocare i Play Off mentre una di loro… non potrà fare altro che… piangere sui soldi buttati… Sempre ammesso e NON concesso che non lo siano ANCHE quelli di chi vince, ma… ognuno fa quello che vuole con quello che gli permettono di fare i regolamenti…

Nell’altro campionato, invece, si giocherà… “solo” per evitare l’ultimo posto e tutto dipenderà oltre che dalla forza e/o debolezza della pedana italiana, anche in questo caso, da quante NON AFI si troveranno in giro per poter dare man forte nella singola partita dove potranno essere disponibili, il tutto a svilire il lavoro delle atlete… “madrelingua” italiana ma, d’altra parte, questo è quanto ha voluto chi ha scritto queste regole e, se lo sforzo economico per vincere un’inutile scudetto di cui nessuno saprà e si ricorderà mai (tranne i soliti “quattro” addetti ai lavori) è del tutto insensato, lo sforzo di evitare una retrocessione in A2 può avere più senso, perché vorrebbe dire non trovarsi, l’anno successivo, a giocare in un campionato in cui il rapporto… “qualità/prezzo” è ancora più sbilanciato in negativo… senza voler togliere nulla all’entusiasmo e alla passione di chi gioca in questa serie che è degno del mio massimo rispetto.

Fatta questa premessa piena di ovvietà… mi chiedo se, chi ha “pensato” e “regolamentato” questo campionato sia proprio sicuro di aver fatto un buon lavoro… e non mi riferisco certamente al lavoro per il futuro di questo sport che, come già appurato, di fatto non è nelle priorità di questa Federazione e, a mio parere, neanche di quella precedente (*)… oppure si sia fatto “guidare” dagli interessati esperti di turno senza rendersi conto di che strada gli stessero facendo prendere.

Tra le tante cose pessime già ereditate dallo scorso anno e già ampiamente “analizzate”, c’è da dire anche che un campionato così “concentrato” ha esasperato alcuni degli aspetti negativi che erano stati introdotti visto che la presenza di straniere si è moltiplicata a dismisura in virtù del fatto che devono essere pagate per un paio di mesi e non per quattro o cinque quindi, di fatto, si è raddoppiato il “budget” che i vari Team avevano a disposizione per gli ingaggi delle… NON AFI o delle AFI che riescono a “spuntare” rimborsi spese più o meno generosi (che porta ad una illusoria idea di pseudo professionismo) tanto che la situazione è degenerata.

(*) Mah, forse a volte c'è stato qualche difetto di applicazione, perché le regole precedenti erano chiare: otto italiane ASI in campo e una partita destinata alla lanciatrice italiana ASI, obbligo di interbase italiana in un incontro, obbligo di tre squadre giovanili per le società di A1 e di due per quelle di A2. Confrontate con le regole attuali.



TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

CONTRO LA SORTE NON C'È RAGION CHE TENGA

Come sempre campionato “ad minchiam”(doveroso latinismo), Caserta non ha lanciatori, con gli altri prende un sacco di punti, con Caronno fa arrivare un’oriunda, che vince e poi torna subito via. Come dice il titolo, quest’anno vale di più la buona sorte che la buona bravura, speriamo che ci sia favorevole.

Stapotere di Bussolengo, che ha il battitore numero nove a .250! E dietro ha ancora fuori Bortolomai e l’olandese Annemiek! E DUE lanciatrici americane da paura.

Complimenti a Sofia Bertani che fa il suo esordio in A1 con un inning a zero e un k.

Anche Alice Castelnovo fa il suo esordio in A1, una base ball e un bunt, brava comunque.

Ancora il problema pubblico, a Pianoro sono in 60, a Caserta per vedere le migliori giocatrici d’Italia e non, solo in 54.

A Caronno per l’incontro con il Bollate 58. Ma stiamo parlando dell’incontro delle bambine di Under 12!

Pianoro è ormai fuori dai giochi, nonostante gli acquisti e la nuova manager non ce la fa ad entrare nelle quattro finaliste. In compenso si è garantito (a caro prezzo) una posizione tranquilla a centro classifica.

A questo punto le forze viste dicono una finale Bussolengo-Forlì, con le venete favorite. A meno che Bollate porti a casa per i play-off un pitcher che “tira fuego” ed allora con Greta nell’altra partita potrebbe dire la sua.

Saronno, nonostante il mercato, non ci pare all’altezza, anche se con il rientro della Birocci….

Dietro è il casino totale, per l’ultimo posto… vedi il titolo.