Palla Mancata 

ANNO XXI - NUMERO 5

11 LUGLIO 2021

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

IN ATTESA DELLE OLIMPIADI


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

NEL NOSTRO PICCOLO

Per chiunque rappresenta una fortuna quella di essere vicino ai più bravi.

Se giochi a scacchi con il tuo miglior amico e lui è bravo, non vincerai nemmeno una partita, ma imparerai a giocare, e i risultati potranno essere apprezzati quando giocherai con altre persone.

Per ricordo personale avrei potuto scegliere come esempio il ping-pong, e ognuno avrà sicuramente una propria esperienza.

Una delle nostre fortune è quella di essere vicini a Bollate, che rappresenta un riferimento ineguagliabile per quanto riguarda l'organizzazione del settore giovanile, probabilmente il migliore d'Europa.

E infatti abbiamo quasi sempre perso, due titoli italiani Under13/Under12 per noi sono importantissimi, ma Bollate ha vinto una cinquantina di titoli nazionali giovanili.

Qualche anno fa abbiamo battuto Bollate in finale di Coppa Regione Under 21, ce lo ricordiamo molto bene, anche perché è stata l'unica volta.

Nella categoria Under 15 c'è stata qualche vittoria, ma mai era successo di vincere un doppio incontro, come è successo il 6 luglio scorso, 2-1 e 4-1 i risultati. Subito i nostri informatissimi tecnici a ricordare che mancava negli avversari la lanciatrice migliore, verissimo, ma questo nulla toglie alla prova delle nostre atlete, che hanno mostrato una compattezza di squadra e una maturità che non arrivano per caso.

Quindi complimenti alla squadra, che sappia mantenere la concentrazione alle finali.


 

Personaggi della settimana: Under 15, doppia vittoria su Bollate e primo posto nella regular season.


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

MARTA LA PAPERELLA
di BIDUS

Se potessi controllare il tempo. Se potessi dare una direzione al vento. Il tempo è qualcosa di assoluto oppure è un qualcosa di soggettivo? Se non ci fosse la vita esisterebbe ancora?

Caro Amico Pertusilliano non controllo certo io i tempi della “Redazione“ di PM, rivolgiti al signore degli orologi che tutto sa e tutto dispone.

Il tempo non sembrerebbe uguale per tutti, se chiedessimo ad un campione di trenta persone tra i diciotto e i settanta anni ci risponderebbero in maniera diversa. Quindi ne presumiamo che il tempo sia soggettivo, per me che sono un isterico compulsivo se un soggetto mi dice al telefono: Ti richiamo tra cinque minuti“, quei maledetti cinque minuti sono centesimi di secondo, mentre per lui si dilatano e diventano dieci, venti, mezz'ora e alla fine lo chiamo domani.

Un battitore nel box attende l'arrivo di un lancio maledetto chiedendosi se arriverà un ball, uno strike o uno straccio, sta vivendo il presente, ma un secondo dopo è già futuro, perché forse il presente non esiste, quel lancio è già arrivato, chiamato ed è già il passato.

Penso tutto questo comodamente seduto in compagnia di Felix Gmachl nella sua birreria “Die Weisse“ davanti ad una chiara di frumento servita in un boccale talmente grande che non ci vediamo in faccia. Mi sento tremendamente bene e il tempo scorre in un attimo e mi ritrovo immerso nella vasca da bagno con i sali profumati allucinogeni, la paperella Marta che sogghigna sdentata e la lametta con cui scrivo questo delirio forse di inchiostro sulle piastrelle.

Vorrei tornare ad avere le ali nere ed il mantello.

Ho visto cose che voi umani..., ho visto un arbitro deporre il cappello sul piatto di casa base, ho visto una squadra dedicare una vittoria ad un uomo, ho visto il dolore farsi catarsi, andare oltre la paura, l'assenza.

Personalmente preferisco vivere il dolore come situazione strettamente personale e intima, ma mi rendo conto che attraverso il processo catartico della manifestazione sportiva si svolge una funzione liberatoria, si elaborano le emozioni come quando si piange davanti ad un dipinto o ad una manifestazione artistica.

Naturalmente io non riesco e non riuscirò mai a farlo, non è presente nel mio bagaglio intimo, ho sempre vissuto la vita guardandola da uno spigolo nascosto dietro un muro, ma sono certo che condividere i sogni, i desideri, le aspirazioni ed il dolore porta il nostro spirito oltre se stesso.

Quest'ultimo delirio l'ho pensato appoggiato alla terrazza con vista sul canale di uno storico “Bruine Kroeg“di Amsterdam, sorseggiando una De Molen Hamer, una favolosa birra artigianale che profuma di cioccolato, caffè e scorza di arancia, una delizia. Sono venuto qui per verificare la catarsi della perdita di un campionato europeo.

La paperella Marta mi morde un orecchio riemergo e vi saluto cari amici.

Buona ripresa del campionato.
Un abbraccio catartico.
GB


NÉ TIFOSO, NÉ TECNICO (Commenti in libertà)

TOGLIAMOCI DAI PIEDI QUESTE OLIMPIADI
di
KARL DER GROßE

Archiviata la pratica Europei il cui esito era scontatissimo e per il quale sono, ovviamente, contento per le ragazze, o almeno per alcune di loro.

Campionati Europei in cui si è palesata l’assoluta inconsistenza degli avversari con l’unica eccezione della, solita, Olanda che ha dimostrato gli stessi limiti che avremmo avuto noi se le avessimo affrontate con le nostre sole forze e loro fossero state “dopate” di “oriunde” come lo eravamo noi.

Adesso utilizzo la scusa delle Olimpiadi, per parlarci addosso… rispondendo, in parte, alle argomentazioni dell’editor nel precedente numero di PM.

Andiamo a dormire e cominciamo a sognare di finire nel… Magico Mondo che non c’è e, in questo mondo meraviglioso, ammettiamo che l’Italia conquisti una medaglia a Tokyo e ammettiamo anche che questa sia, addirittura, d’oro.

RISVEGLIO: Sicuramente ci sarebbe una temporanea ricaduta sul nostro sport, come sempre accade a tutti quegli sport minori che brillano per un breve lasso di tempo conquistando una medaglia alle Olimpiadi e poi torneremmo nell’anonimato più totale.

SOGNO: Torniamo a sognare e… diciamo che l’enorme ritorno di immagine duri più a lungo di… un attimo e immaginiamo di trovare centinaia di ragazzine in fila fuori dai campi di Softball in tutta Italia, perché è questo l’unico vero valore aggiunto auspicabile dalla partecipazione olimpica.

RISVEGLIO: Siate sinceri e ditemi… Quante società sarebbero in grado di “gestire” nel modo appropriato questa massa di ragazzine desiderose di replicare le gesta della Piancastelli? Poche, pochissime e per lo più quelle già note… per il resto, grazie anche alla “fattiva” collaborazione avuta della Federazione degli ultimi decenni, quante società non saprebbero neanche da che parte voltarsi per sfruttare questa sorgente di potenziali talenti da… FORMARE… appunto , formare… vuoi mettere la fatica che si fa a LAVORARE in questo senso rispetto a “comprare” in giro per l’Italia quello che offre il mercato e provare a vincere uno scudetto con il quale potersi vantare con gli amici dell’Osteria di paese?

Al massimo si potrebbero affacciare al nostro sport i “prototipi” dei moderni “imprenditori italiani” (rigorosamente in minuscolo) che, quantificando i potenziali tesseramenti, non ci vedano un nuovo “modello di business” che preveda delle salate quote di tesseramento delle nuove adepte per decuplicare gli introiti delle società abbinandoli alla raccolta di “generose” sponsorizzazioni mirate alla, tipica, creazione di fondi neri.

SOGNO: Funziona tutto e ci saranno Atlete, Tesserati e Società in quantità e adeguati Fondi da gestire… bellissimo!

RISVEGLIO: Siamo uno sport che coinvolge 4 gatti, e di questi 4… 5 non vanno d’accordo tra di loro se non per momentanei interessi reciproci, tipicamente le elezioni federali, dove i 4 gatti creano 10 gruppi fatiscenti che si coalizzano alla convenienza, nella speranza di raccogliere favori a discapito del gruppo avversario… se ci fossero anche “risorse” da “spartire” come pensate che lo farebbero?

Torniamo con i piedi per terra e speriamo di risvegliarci dall’illusione olimpica con un movimento che abbia ancora aspettative di vita… seppur attaccato ad un respiratore artificiale.


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

NOTIZIE A CASO DALLE FERIE

Cominciamo con una lode alla nostra nazionale che ha portato a casa, con merito, l'ennesimo titolo europeo battendo come sempre le rivali olandesi.

Troppa la differenza, con il line-up italiano in grado di cacciarla fuori dall'uno al nove senza differenza.

Le orange avrebbero dovuto avere un pitcher di livello, tipo Peckova, ma hanno solo una mezza DeWeert, tra l'altro male utilizzata nelle semifinali, ed era inevitabile che cadessero sotto le mazze azzurre.

Anche se abbiamo fatto di tutto per iniziare col piede sbagliato, con due Cecchetti traballanti al primo inning.

In ogni caso avremmo rimontato un passivo anche più pesante.

Ottima la prova della nostra Melany che non solo l'ha cacciata fuori, ma ha giocato da sola una mezza partita contro la Francia con una serie di stupende assistenze.

Ora le azzurre partono per Tokyo dove speriamo di vincere una partita o per lo meno di perdere bene.

Mi sorprende la convocazione di Vigna, non tanto per la storia del doping, frutto della solita ottusa burocrazia, ma del fatto di portare un'altro esterno.

A meno che, visti i battitori avversari, si preveda di schierarne quattro, tutti contro la rete, e fare a meno del prima base.

A proposito di convocazioni (in Italia siamo sessanta milioni di CT) mi cade l'occhio su quelle delle Under18 che andranno a Praga.

Sono tutte atlete che ho incontrato più volte in molti anni di finali giovanili, quindi dovrei conoscerle bene.

Intanto ce ne sono 5 o 6 mai viste. Dove hanno giocato queste campionesse fino ad ora?

Poi solo due di Bollate, squadra che non sa più dove mettere gli scudetti giovanili: come mai li ha vinti? Con quali atlete? Sono tutte sparite?
E guarda caso su 17 ben 8 sono emiliane, alcune bravissime, altre meno.
Anche i coach sono emiliani. Ma davvero?

Ultima perla della federazione, che ha comunicato le squadre per le finali nazionali Under12. Peccato che quest'anno non esistano tali squadre, visto che il limite d'età è ritornato ad Under13.

Maledetto copia-incolla! Ma nessuno rilegge i comunicati prima di inviarli?