Palla Mancata 

ANNO XXI - NUMERO 7

4 SETTEMBRE 2021

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

ULTIMA DI REGULAR SEASON


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

CI LEGGONO

È palese la nostra ingenuità, riusciamo sempre a sorprenderci quando qualcuno, incontrato sui campi, e con il quale si parla di cose di softball se ne esce con "... ho visto che lo avete anche scritto...".

Si tratta in tutta probabilità di una nicchia estremamente piccola, i famosi quattro amici al bar, ma i numeri del softball questi sono e quindi andiamo avanti con le nostre stupidata.

Chiariamo ai lettori come solitamente esce un numero di PM. Il fantomatico editor manda una email alle penne di PM  nella quale si dice più o meno: "Usciamo sabato".

Le reazioni tipiche sono queste. Bidus: lamento sulla tirannia dell'editor, ma poi invia uno dei suoi articoli fulminanti, che ogni volta ci chiediamo se non sia sprecato a scrivere per noi. Karl der Große: tempo 10 minuti, ed ecco che arriva l'articolo. Viene il dubbio che l'avesse già pronto e aspettasse solo la email di richiesta. Dape: latitante tre volte su quattro. Non è chiaro se gli manchino gli argomenti, il tempo o la voglia. È scusato per due buoni motivi: la prossima seconda paternità e l'impegno che ci mette nel guidare la curva (in casa e fuori). Dox: sempre lo stesso lamento, non so cosa scrivere, mi si è seccata la fantasia, tanto abbiamo già detto tutto, eccetera.

Ma ogni regola ha la sua eccezione (che naturalmente la conferma).

Allenamento di lunedì 30 agosto, Dox arriva concitato dicendo: "Ma allora, non esce PM? Ho già pronti tre articoli!" Paventiamo effetti nefasti da tale prolificità, ma siccome questo notiziario è quasi serio, ci diciamo: "Che problema c'è?" Al più metteremo qualche nota. Ma anche questa volta nessuna nota, Dox si è messo a scrivere cose ragionevoli, c'è da preoccuparsi?

***

Quando abbiamo letto il titolo dell'articolo di Bidus siamo ringiovaniti di una sessantina d'anni. Per motivi che ancora adesso non riusciamo a ricordare nelle reunion  di ex-compagni di classe, il soprannome del preside del nostro liceo era, per l'appunto Peleo. Persona d'altri tempi, tutti ricordano la tragica esperienza di quando, approfittando di una assenza del professore di lettere (seconda liceo scientifico), anziché provvedere a un supplente decise di ritornare a insegnare per un mese. Atto primo: versione dall'italiano in latino con tutte le variazioni della consecutio temporum e dei periodi ipotetici. Unica stiracchiata sufficienza per la più brava della classe (Maria R.), poi un florilegio di voti che oscillavano tra 1 e 3. Altro che le recenti polemiche sull'utilità del latino (https://www.repubblica.it/cultura/2021/08/30/news/ridiamo_vita_al_povero_latino-315917291/). Per chi fosse interessato, vedi anche il libro di Luciano Canfora (https://fabiani.blogautore.repubblica.it/2014/06/19/a-che-serve-studiare-il-latino/).


Personaggio della settimana: Yilian Tornes, ottime prestazioni in pedana con Saronno e New Bollate.


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

FIGLIO DI PELEO
di BIDUS

Scusate il ritardo, sono rimasto fuori dalla luce dei riflettori per un problema comune a tutti i gibboni arboricoli, la rottura del tendine di Achille.

Con l’eroe della mitologia greca figlio di Peleo e della nereide Tetide ho poco in comune se non per il famoso problema condiviso al fascio di tessuto connettivo.

Fortunatamente per quanto mi riguarda l’esito è stato meno funesto, ma vi assicuro molto doloroso. Desidero comunque specificare che non ho ricevuto da parte del "Macchia nera" lombardo i dieci Luigi di Stupinigi che mi spettano per il mio contributo di scemenze.

Per contratto devo scrivere di sport, meglio se di softball, quindi eccovi serviti con alcune considerazioni "post mortem" sulle olimpiadi da poco concluse.

L’estate sportiva 2021 verrà ricordata per la mitica impresa di Wembley e per la nazionale di softball che si è confermata sul tetto continentale.

I titoli e le medaglie per lo sport di squadra però si fermano qui, alle olimpiadi di Tokyo si è materializzato un fragoroso "zero tituli". Non entrerò per nessun motivo nel merito per trovare colpevoli, spiegazioni, alibi o soluzioni alternative alla brutta figura. Si sono già scatenati abbastanza i leoni da tastiera con soluzioni tecniche e psicologiche diversificate, tirando in ballo anche la conformazione geografica di un Italia confinata da una grande catena montuosa a nord e divisa da una dorsale appenninica che frammenta le identità. Sinceramente avete frantumato i maroni.

Partiamo dall’antico presupposto che il cretino ha sempre ragione, egli è l’uomo del "L’avevo detto anch’io", il magnifico costruttore del pensiero gregario.

Non che io non sia un cretino, anzi tutt’altro, ma mi ritengo un cretino di talento, perché ancora so meravigliarmi, perché immagino al di fuori di schemi riconosciuti, perché penso anche l’impensabile al punto da sembrare un cretino e forse esserlo, ma mi sento più come una persona che vive, vede, sospetta, spera e costantemente sogna cose straordinarie.

Quindi non mi chiedo se potevamo fare meglio, non mi chiedo se potevamo avere più Italiane e meno oriunde, con il coraggio che solo un cretino può avere mi ripeto e sogno e spero in un futuro di cose straordinarie e a prescindere vi ringrazio.

Molto bene, soddisfatte le richieste del "Bokassa" di Bariola possiamo ora dedicarci alla nostra passione il Barbonismo letterario.

Concentrato a mettere in bolla le ante del comodino penso che un buon "Fritto misto alla piemontese" debba contenere almeno tredici elementi, maiale, vitello,salsiccia, animelle, cervello, fegato, polmone, semolino, semolino al cioccolato, bignola al cioccolato, mela in pastella, amaretto e carote.

Ora riflettiamo un attimo sulla metafora del "Fritto misto", anche nel nostro sport avremmo bisogno di creare un piatto che renda piacevoli e succulenti tanti elementi fino a renderli appetitosi e ricercati. Il prodotto sportivo in generale è rappresentato dai singoli eventi e dagli spettacoli sportivi, questi sono comprati dagli spettatori, dalle TV e dagli sponsor. Lo sport trasmette emozioni e lo spettatore si identifica con la squadra e ne condivide i risultati.

Risulta per altro evidente che non solo ci mancano gli ingredienti ma ci manca anche il combustibile per cucinarli. Non abbiamo spettatori paganti, non siamo seguiti dalle TV e gli sponsor sono sempre meno. La spiegazione è molto semplice, esistono sport ad alta densità di business e sport incapaci di generare flussi finanziari, con poche attrattive per gli sponsor come settore di investimento.

Questa è la realtà, possiamo girarci intorno, discutere di come porci di fronte agli investitori, cercare di offrire loro progetti, eventi, crescita giovanile, ma se non ci sono ritorni economici, solo amici, appassionati e filantropi possono darci del denaro. Oppure c’è sempre il vecchio sistema delle fatture false, facendo in modo così di aumentare quel sistema sommerso di denaro in nero che sempre abbiamo combattuto.

Ma ora è tempo di lasciarvi, abbiamo parlato di Achille, di olimpiadi e di fritto misto, devo ancora sistemare il cucù della pendola di zia Clementina, del tempo e del suo passare ne abbiamo parlato molte volte, esso potrebbe essere il migliore o il peggiore ma è il solo tempo che abbiamo, usiamolo bene.

Un abbraccio
GB


NÉ TIFOSO, NÉ TECNICO (Commenti in libertà)

PASSATA LA SBORNIA
di
KARL DER GROßE

Una volta stabilito che… è stata gettata al vento l’opportunità olimpica… rituffiamoci in quello che resta del nostro campionato.

Come era facile prevedere, già dalle partite dei primi di agosto, si sono cominciati a vedere gli effetti del… post-olimpiade con Saronno che si è presentata al doppio confronto con Bollate priva di Filler a Abacherli (sia pure con motivazioni… ben diverse, la “dipartita” della squadra di Caserta…e, probabilmente, non abbiamo ancora finito.

Risolta la… presunta incognita (se mai lo è stata…) della presenza di Cecchetti alla fase finale del Campionato, vista l’ipotetica partecipazione al campionato Americano di “Athletes Unlimited”… ma, evidentemente, i casi sono due… o in Italia, Cecchetti e Barnhill, guadagnano meglio che in America… oppure le due hanno pensato che vale di più la pena fare i… “fenomeni” in Italia.

Tutto questo, e altro che accadrà, influenzerà in modo decisivo l’andamento della fasi finali dove, sia ai vertici che in coda, ogni risultato può diventare possibile… con buona pace di chi ha buttato dalla finestra parecchie risorse ma… già che ci siamo… non sarà che una “preview” del prossimo anno quando… libere da vincoli e/o illusioni “olimpiche” parecchie atlete torneranno ad essere padrone delle proprie scelte.

A proposito del fatto che “ogni risultato potrà diventare possibile”, grazie alle “scelte illuminate” guidate da “visioni futuristiche” inimmaginabili per noi… umani…, quest’anno riusciremo, probabilmente, a vedere il Campionato di Softball entrare nel Guinness dei Primati, nella Sezione dedicata ai… Primati più Ridicoli, grazie alla “salvezza” del New Bollate malgrado il prestigioso traguardo delle 0 vittorie e 20 sconfitte.

Una salvezza che, secondo me, farà più male che bene alle brave, ragazze del New Bollate, se il prossimo anno dovessero affrontare il massimo campionato nelle stesse condizioni di quest’anno.

Ma una nota positiva, magari ci sarà… forse… grazie a Caserta che SE, e sottolineo SE, pagherà tutte le sanzioni “teoricamente” previste… contribuirà far si che i bilanci federali possano rimpiangere in minor misura i… “fasti olimpici”.


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

ALLUCINANTE 1

Dato di fatto: una società di Serie A1 si presenta in campo senza giocatori. "Pare" che Caserta si sia recata a Pianoro con soli quattro giocatori. E il "pare" mette subito in rilievo un fatto. Di fronte a tale inusitata situazione ecco un assordante silenzio da parte della FIBS. Va bene, gli organi preposti provvederanno, (forse? il passato insegna...), ma due righe di comunicazione o spiegazione alle altre società serie magari ci stava, anziché uno scarno "partita non disputata" sul gestionale. Cosa è successo? Campo allagato? Caduta di asteroide?

Alcuni anni fa una squadra di hockey russa perde molti atleti in un tragico incidente aereo. La società termina il campionato schierando sul ghiaccio atleti delle giovanili. Perde gli incontri, ma lascia il campo a testa alta tra le ovazioni di ammirazione e rispetto del pubblico avversario.

Dove sono le squadre giovanili obbligatorie (??) del Caserta? È la riprova di una continua presa in giro e offesa alle società che profondono soldi e impegno per il futuro (ormai inesistente) del nostro sport.

Con questa frase mi sto dando la zappa sui piedi: hanno ragione loro, e visto che non c'è futuro è inutile e stupido allevare giocatrici, compriamo straniere, vinciamo partite e il resto che vada a farsi...

E smettiamola con deroghe, squadre solo sulla carta, la mia giovanile è fatta da quattro bambine di un'altra società a mille chilometri di distanza, oppure società che a seconda dei soldi disponibili oscillano tra sparizioni e magiche riapparizioni con scudetto. Tanto per non fare nomi, con Caserta ci mettiamo anche Bussolengo.

Che stupidi a Caronno che schierano oltre alle tre giovanili anche una quarta! E ancora peggio a Bollate, che nella U13 ne mettono in campo addirittura tre, e di alto livello!

Il prossimo anno ne facciamo a meno e comperiamo Ueno e Ostermann, che ha un bisnonno italiano, e il gioco è fatto.

A parte le battute, ci aspettiamo come minimo che Caserta venga retrocessa in A2 senza disputare i play-out, per un minimo di rispetto verso le società serie.

Abbiamo sette anni per le prossime Olimpiadi, vediamo di non buttarli al vento e facciamo crescere davvero delle ottime italiane,che già ci sono, basta allenarle bene.

***

ALLUCINANTE 2

Dato di fatto: uno spettatore va a Saronno per assistere ad una partita chiave, che si prospetta bellissima. (e così sarà).

È sempre entrato su ogni campo insieme ai soliti, pochi altri spettatori, se ci fosse ressa (ma quando mai?) ha il green pass, come le altre volte si è premunito di qualcosa da bere e da mangiare, dalle 17.30 a mezzanotte è abbastanza lunga.

Sorpresa: per questo incontro non può sedersi in tribuna, se si siede sul lato casa-prima è obbligato a pagare una consumazione al bar, non può introdurre sul campo cibo o bevande.

Sorpresa. Ma da quando? Da oggi. E come faccio a saperlo? È stato annunciato "sui social". Ma come, devo andarmi a leggere tutti i "social"? E se io non ho il cellulare? O meglio, ho un telefono cellulare, che però solo telefona, come ogni telefono che si rispetti, e non è un computer portatile, per quello preferisco usarlo a casa con tutta comodità.

Ma da quando la tribuna è già piena? Mai visto. Per questa partita bisognava prenotare il posto tramite "social".

Va bene, non vado in tribuna, per ripicca non vado a sedermi ai tavolini del bar, non ci sono altri posti disponibili, vedrò la partita dietro gli esterni. Alt, ispezione alla borsa, niente cibi o bevande. Ma siamo impazziti? Con quale diritto? Sto introducendo bombe a mano o kalasnikov? Torno a casa e me la vedo in TV, sul divano con mojto e aria condizionata.

Tra l'altro complimenti a Longagnani per il commento ineccepibile, diversamente da altre volte in cui il commentatore era platealmente schierato a favore di una squadra.

Considerazioni varie. A Saronno puoi vedere bene la partita solo dalla tribuna. I due laterali sono bloccati, sulla prima dal bar. Comodo se tutti possono sedersi liberamente, meno comodo se devi pagare la consumazione. Sulla terza una ripulita e una fila di panche potrebbe sistemare altre 50 persone. Sempre che qualcuno poi abbia la voglia di andarci, visto l'impegno ad allontanare gli spettatori dai campi.

Finiamo con un mio pallino, il numero degli spettatori. Nelle partite casalinghe alla terza ripresa il classificatore mi chiede il numero di presenti per inserirlo nel ruolino ufficiale, esco dalla postazione, li conto (tempo impiegato 20-30 secondi) e lo comunico. Qui sorge un problema: lo scorer scrive il numero che gli viene comunicato dall'incaricato del campo o deve controllare di persona? Doppio problema, visto che io sono anche scorer. Domanda a Pieri o Lugarini : se l'addetto mi dice 832 cosa faccio? Gradirei una risposta seria.

Per l'incontro di Saronno abbiamo le riprese TV e basta contarli: nel primo incontro 42 in tribuna, una trentina al bar, dieci ultrà del Caronno all'esterno, sul ruolino c'è 100, può andare. Nel secondo la tribuna è vuota (12) all'esterno sono in 4, al bar qualcuno in meno, totale 120. Perbacco! Ritorna la domanda: chi decide il numero?

Come società è importante, potrei avere obblighi in più o in meno con l'amministrazione comunale (da capienza o di minimo per tenere aperto) magari con lo sponsor, numero di contatti, è giusto (vantaggioso?) aumentare le cifre? Ripeto che gradirei una risposta seria.

***

ALLUCINANTE 2

Questa volta in senso positivo. Allucinante è il risultato ottenuto quest'anno dalle ragazze caronnesi di A1, ancora una volta con la conquista dei play-off.

Nell'ultimo incontro Caronno aveva in campo sei atlete nate e cresciute sul nostro campo, alcune giovanissime, e hanno tenuto testa ad una squadra composta da 5 straniere e 3 nazionali, tutte "professioniste" (vuol dire che non studio o lavoro, ma mi alleno soltanto, e lo faccio tutti i giorni).

In questa stagione probabilmente la finale sarà ancora tra Saronno e Bollate, e noi abbiamo battuto due volte Bollate e portato Saronno due volte agli extra-inning.

Complimenti, vuol dire che siamo all'altezza delle migliori.
Giustamente l'esperto commentatore di FIBS TV faceva notare che Argenis Blanco riesce sempre a portare le sue squadre ai play-off indipendentemente dal materiale umano che ha a disposizione, anno dopo anno. E aggiungo io, anche un paio di scudetti giovanili.

Quello che è mancato quest'anno al Caronno è un po' di fortuna.

Direte che nel softball la fortuna conta molto poco, è vero, se buchi una palla è colpa tua, se l'avversario batte lungo è merito suo, ma se a basi piene la battuta di Salvioni è un centesimo di secondo in anticipo o in ritardo anziché in bocca a Longhi saremmo stati 4-2 e partita chiusa.

Andremo a Forlì in gita premio, per divertirci e giocare spettacolari play-off come lo scorso anno a Pianoro.

Ma se la fortuna ci restituisce anche solo metà di quello che ci ha tolto...