Palla Mancata 

ANNO XXII - NUMERO 10

6 AGOSTO 2022

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

FINALMENTE INTERGIRONE


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

FINALI GIOVANILI: END

A proposito di rappresentanza e rappresentatività si accennava a ragioni "mercantili". Va da sé che spesso i territori, la cui preoccupazione non esce dai confini regionali anche quando il ruolo vorrebbe che ci si occupasse del movimento nella sua generalità, pensano che portare una squadra, ancorché poco dotata, alle finali diventi un punto di merito da far fruttare nelle fasi elettorali.

Pensiamo invece che sarebbe interesse del movimento che al primo posto, parliamo di fatti sportivi, debba trovarsi il merito (sportivo) e il valore (in campo). Le ragioni sono state discusse nella seconda puntata (vedi PM N. 9).

E quindi? Ci permettiamo di indicare qualche suggerimento, ancorché non richiesto.

La formula

la formula migliore è quella già adottata nel 2019, con una modifica per la final four. Nove finaliste per categoria, due turni con gironi a tre squadre, le prime due passano al turno successivo. La final four giocata all'italiana su due giornate. Si giocava così, per esempio, nel 2009, 2010 e 2011.

Accesso alle finali

Riteniamo che vada ripresa la formula 2021, con accesso su richiesta, ma eliminando la cauzione (da sostituire con una tassa in caso di ritiro dopo l'iscrizione). Storicamente non sono mai stati saturati i nove posti disponibili.

Under 18 softball

Le atlete della categoria Under 18 sono di regola impegnate nei campionati seniores (B, A2 e anche A1). Nelle regioni più significativa (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto) il relativo campionato si gioca, non a caso, di mercoledì. Fanno eccezione Sardegna (si gioca di domenica, iscritte 3 squadre) e Toscana (il sabato, ma qui i relativi campionati seniores si giocano la domenica).
Per coerenza le finali di questa categoria non vanno giocate in contemporanea con le finali seniores (B, A2, A1).


Personaggio della settimana: Melany Sheldon e Bianca Messina, medaglia di bronzo con la Nazionale Italiana al Campionato Europeo.


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

BAR
di BIDUS

Ogni nostra azione è la fotografia di noi nel momento in cui la scattiamo e ogni fotografia è un punto di vista o la vista di un punto. Non ha tridimensionalità.

Scrivere è una sofferenza meravigliosa, ti dici parole nella mente che non hai voglia di vedere, parole che ti portano sensazioni da cui solitamente ti metti al riparo, se scrivi di getto senza riflettere scopri poi rileggendo cose di te che non conoscevi, affronti te stesso e quello che hai intorno. Ma a proposito di demenza e scrittura sto riflettendo che ci sono BAR in tutti i luoghi del mondo, alla stazione, all’aeroporto, in spiaggia, nei campi da softball, in ospedale, all’IKEA, ne abbiamo uno addirittura sul web che si occupa del nostro sport, forse perché i BAR ci sono ovunque c’è vita. Il BAR è un posto dove puoi sederti, fare la pipì, bere qualcosa, fare due chiacchiere.

Il BAR dà una risposta a un’esigenza umana, quella della famigliarità.

Il fatto è che tu vai lì e non necessariamente ti presenti, ti giustifichi, ti qualifichi o dai il tuo curriculum, ci sei, ti senti vivo e sei insieme a qualcuno. Ti presenti così come sei senza un’identità precostituita, ti metti in uno stato di fragilità, ma anche in uno stato di grande sensibilità e ricettività. Non devi temere il giudizio degli altri, ti siedi e chiedi un bicchiere d’acqua, un caffè o una birra, scambi due parole con un essere umano e ti senti subito che sei vivo respiri e occupi uno spazio.

Siamo talmente abituati a vedere BAR in ogni angolo che diamo per scontata la loro presenza. Però nei locali di oggi troviamo eventi culturali di ogni tipo, concerti di musica, esposizioni fotografiche, libri e così via.

La maggior parte delle idee migliori nascono sempre in un clima disteso. In un ambiente teso è impossibile trovare l’ispirazione, nel BAR, invece ritroviamo quella serenità ideale di cui abbiamo bisogno per pensare liberamente.

Se dovessi consigliare un BAR a Torino vi indicherei il Caffè Fiorio, aperto nel 1780. All’epoca Torino aveva meno di 100.000 abitanti ed il caffè era il ritrovo di aristocratici e conservatori, era sopranominato il “caffè dei codini“, qui avreste incontrato D’Azeglio, Cavour, Rattazzi e Cesare Balbo.

Ultimamente nei miei deliri di barbone mi sento un po’ un Diogene del BAR. Vado in giro cercando l’uomo. Nella società in cui viviamo fatta di artifizi e falsità, costretti da noi stessi a vivere su canoni falsi che ci snaturano, io cerco l’uomo.
Quando in un BAR con l’animo alleggerito da un bicchierino un uomo inizia a domandarsi se sia giusto possedere così tanto, senza nemmeno sapere quanto sia quel tanto e se sia giusto condividerlo con chi invece non ha nulla, quell’uomo diventa UOMO almeno per qualche istante.

Con profondo affetto
GB


NÉ TIFOSO, NÉ TECNICO (Commenti in libertà)

MEGLIO OGGI O MEGLIO IERI? (Parte 1)
di
KARL DER GROßE

Dato il fatto che sui nostri campi, praticamente da sempre, si sentono confronti dialettici tra i “nostalgici” del Softball di un tempo e quelli che ritengono che i tempi moderni siano migliori mi è venuta la balzana idea di andare ad analizzare i dati di tutte e 22 le stagioni che la Rhea ha giocato, tra il 1993 e il 2022, nella massima serie (A, A1 , ISL che dir si voglia).

Mano a mano che accorpavo i dati e cercavo di dar loro un senso mi sono reso conto che stavo… complicandomi parecchio la vita ma… tant’è… c’è chi ad agosto piace andare in giro nella calca e… chi preferisce rimanere a casa a farsi venire il mal di testa.

Una volta “finito” il lavoro ho passato tutto all’editor che… giustamente… ha trovato delle falle nella mia ricerca, il che ha fatto sì che dovessi rivedere qualche dato e, soprattutto, mi ha suggerito di suddividere i dati in più “puntate” per evitare che anche a quei pochi che ci leggono venisse il mal di testa… e non solo per il troppo sole preso in spiaggia o in montagna.

Abbiamo, anche, provato ad allargare l’analisi andando oltre le stagioni di Serie A ma… per ora il progetto risulta troppo ambizioso… visto che per “coprire” i… 54 anni di storia dell’AB Caronno bisognerebbe andare a trovare ed elaborare le… “schede perforate” nascoste in qualche scatolone di qualche cantina… quindi… lo rimanderò a quando sarò in pensione…

Consapevole di non rendere pienamente “giustizia” a giocatrici storiche che hanno lasciato una traccia indelebile nella storia della Rhea mi limito ad analizzare i dati delle “sole” 22 stagioni in cui la Rhea ha disputato il massimo campionato.

La prima cosa che si evidenzia è che, in passato, il numero di partite giocate era, mediamente, superiore a quello di oggi e, di conseguenza, i turni alla battuta validi che un atleta si trovava a gestire in una stagione erano decisamente maggiori di quelli di oggi, era frequente avere più di 100 AB, mentre nelle ultime stagioni la media è stata più bassa. (*)

Da questo nasce l’esigenza di “accorpare” i dati in modo “diverso” dal consueto perché questo dato di fatto avrebbe determinato una differenza enorme in termini di “numeri” assoluti.

Questa, premessa, serve ad introdurre la prima tabellina riepilogativa, quella della… “anzianità di servizio” delle nostre atlete nella massima serie di Serie (A, A1 , ISL che dir si voglia).

Al primo posto c’è l’Highlander Elisa Oddonini con 15 stagioni all’attivo, seguita da Elena Gurian con 12 e da Sara Marostica e Francesca Vago con 10 stagioni all’attivo. La tabella si limita a considerare le atlete che hanno almeno 6 stagioni nella massima serie, per evidenti ragioni di spazio (in colore marrone sono indicate le atlete ancora in attività).

Stagioni in A con la Rhea
Oddonini Elisa 15
Gurian Elena 12
Marostica Sara 10
Vago Francesca 10
Giudici Maura 9
Marocchino Giulia 9
Marzi Anastasia 9
Salvioni Beatrice 9
Fiorentini Giulia 8
Ruggeri Maura 8
Teruzzi Katia 8
Comin Linda 7
Gurian Marzia 7
Milanesi Ornella 7
Sheldon Melany 7
Todeschini Silvia 7
Ambrosi Chiara 6
Bollini Giulia 6
Caldon Rebecca 6
Durot Silvia 6
Pellegatta Silvia 6
Teruzzi Simona 6


(*) La formula del campionato è significativa, non dimentichiamo che abbiamo avuto stagioni con il solo girone a sei squadre senza intergirone. La situazione andrà a equilibrarsi nel 2023, con il ritorno al girone unico a 10 squadre, quando si giocheranno 36 incontri.

L'ultima stagione "normale", il 2019 con girone unico, aveva visto numeri comparabili con quelli storici. Andrebbe valutato anche quanto il valore delle lanciatrici influenzi questo parametro. Lasciamo a Karl il compito di analizzare queste statistiche.


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

GRANDI MELANY E BIANCA!

Dopo la lunga, lunghissima pausa, si ricomincia.

Come saranno le squadre oggi? Magari chi era in piena forma e lanciatissimo ora farà fatica. Altri si saranno allenati intensamente e ribalteranno i pronostici.
Ma più di tutto ci saranno squadre completamente nuove, con rientri dagli USA, nuovi acquisti,trasferimenti eccetera.

Nel nostro girone i giochi sono fatti, Forlì già in testa si è ulteriormente rafforzato, la nuova lanciatrice che non sembrava granché, dopo un mese di ambientamento sarà molto più forte.

Caronno è a un passo dalla matematica seconda piazza: Castefranco deve vincere tutte le sei partite che gli rimangono, mentre a Caronno bastano due vittorie sulle otto restanti.

Nell’altro girone è ancora tutto aperto, e se Peckovà lancia come negli europei, potrebbero esserci problemi, lo vedremo già da tra il 6 e il 10 agosto.

***

Intanto gli europei hanno visto apparire una nazione inesistente, in cui non si gioca in assoluto a softball, ma che in queste occasioni richiama dagli USA e Commonwelt alcune professioniste e fa sì che la Gran Bretagna scombini la prevista finale Italia-Olanda. (*)

In compenso quest’anno la nazionale si è degnata di convocare due atlete caronnesi.
Bianca Messina è scesa in campo due volte, a chiudere contro Polonia e tutta la gara contro la Francia (10-0 al quarto). E scusate se è poco.

Invece semplicemente straordinaria la prestazione di Melany Sheldon, e siccome il nostro è uno sport di numeri, diamo i numeri (**).

Prima nei turni alla battuta: 28 al pari di Vigna.
Prima nei punti segnati:11 al pari di Cecchetti.
Seconda negli arrivi in base:16, dopo Barbara con 24.
Terza nelle basi su ball: 7 dopo Edwards 10.
Quarta nelle valide: 9, impreziosite da un fuoricampo.
Quarta nei punti battuti a casa; 7.
Quarta come media battuta: 321, dietro a Barbara (593!), Cecchetti e Marrone, e davanti a gente come Fama, Edwards, Longhi, Koutsoyanopulos.
Dimenticavo, terza nel line-up, se vuol dire qualcosa.

A questo punto è azzardato a dire che un posto in nazionale per il resto della vita non glielo toglie più nessuno?

Complimenti alle nostre due atlete, vediamo di metterci in mostra ancora meglio nel prosieguo del campionato!

(*) Non sei informato. In Gran Bretagna a softball si gioca molto, certo è slow pitch, ma la cultura dello sport c'è. Andate a guardare la lista delle leghe attive in GB. Impressive! (direbbe un americano). Qualche altro dettaglio: nella London League ci sono 50 squadre, in quella di Bristol 40 squadre, eccetera.

(**) Attività preferita da Dox, da non confondere con lo studio delle statistiche.