Palla Mancata 

ANNO XXII - NUMERO 14

10 SETTEMBRE 2022

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

PLAY OFF


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

C'È POCO DA DIRE

Diventerebbe imperativo che l'editor non legga gli altri articoli prima della pubblicazione, altrimenti, come in questa occasione, nota che ogni argomento è stato trattato e non ha argomenti per argomentare.ù

Il condizionale è d'obbligo perché, in effetti, l'editor, così come dice il termine deve editare. Tralasciando l'accezione informatica che il vocabolario Treccani associa a editare, resta il significato di pubblicare un'opera. E volendo pubblicare una fase necessaria è quella della correzione delle bozze.

Siamo andati sull'Enciclopedia Treccani a guardare il significato di "correzione di bozze" e ci siamo resi conto di alcune circostanze, vale la pena riportare un sunto della definizione.

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Con la locuzione correzione di bozze si indicano complessivamente i diversi tipi di intervento eseguiti sulle prove (o bozze) di stampa per preparare un testo in vista della sua pubblicazione. (./.)

Dopo una prima correzione dei meri errori tipografici (detti refusi) eseguita direttamente in tipografia dalla tradizionale figura del correttore di bozze (che, nel caso ormai generalizzato di impiego di programmi informatici di videoscrittura, opera spesso con il ricorso a sistemi di correzione automatica), (./.). Il testo rivisto dai redattori editoriali viene poi composto in pagine (impaginato) con la distribuzione di eventuali illustrazioni, e sulle bozze impaginate vengono effettuati gli ultimi controlli ed eventuali ulteriori correzioni (talora eseguite in tipografia). (./.)

Particolare attenzione, infine, viene (o dovrebbe essere) prestata alla correzione dei tipici refusi da computer, conseguenti, cioè, all’adozione di sistemi di videoscrittura. In particolare, quelli assai insidiosi derivati da interventi normalizzanti del correttore automatico e soprattutto le sviste derivanti dall’abitudine di correggere direttamente i testi al computer, rileggendoli velocemente o non rileggendoli affatto in versione stampata: il che a livello morfologico comporta errori di reggenza, mentre a livello sintattico si manifesta solitamente nella creazione di strutture sbilanciate, perlopiù per sovrapposizione di costrutti diversi del tipo non possiamo non ricordiamo, incrocio tra il preesistente non possiamo non ricordare e la correzione ricordiamo (cfr. D’Achille 2001).

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Non smetteremo mai di essere grati ai nostri opinionisti che ritagliano il tempo necessario per i loro immaginifici articoli, e quindi chiediamo comprensione per il nostro modesto contributo, dopo che l'attività di cui sopra ci ha, per così dire, prosciugati.


Personaggi della settimana: la squadra seniores vincitrice del girone, ora ai play-off.


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

FRAMMENTI DI UN INSEGNAMENTO SCONOSCIUTO
di BIDUS

Il fatto di non essere “morto“ impedisce ad un uomo di “nascere“ e il fatto di non essersi svegliato gli impedisce di “morire“ e se è nato prima di essere “morto“ questo fatto gli impedisce di essere.

Sono veramente entusiasta e compiaciuto che l’Elvis di Bariola abbia approfondito il mio scritto. La frase “solve et coagula“ che sapientemente il Mito della varesina ha tradotto in sciogli e riunisci era dedicato alla Vostra Società che con pazienza e sapienza ha saputo in tutti questi anni amalgamare una squadra competitiva e che mostra un bel gioco, miscelando elementi del vivaio e giocatrici esperte.

Queste smancerie e sdolcinatezze da diabete erano nei miei pensieri prima di leggere l’articolo di Dox che esalta i pochi km quadrati lombardi giustificando i successi con la passione, l’olio di gomito e tanto lavoro nelle scuole. Mi sembrano gli stessi ingredienti che usano tutti, forse i serbatoi da cui pescare sono diversi o forse c’è dell’altro, ma questo non significa che “gli altri“ sparsi per la penisola stiano a guardare senza lavorare. Vorrei anche ricordare che la fortuna di avere uno sponsor che ti segue da anni e che condivide appieno le scelte della società non guasta.

Ma ciò non toglie e nemmeno scalfisce il fatto che siate maestri nell’arte del “solve et coagula“ e adesso che ci penso Dox ricorda un pochino il “Baphomet“ che sulle braccia riporta la famosa scritta, forse il Dox è un discendente dei cavalieri templari.
Ricordo ancora al caro Dox che secondo la legge dell’equilibrio non bisogna avere paura di cadere, si deve approfittare di ogni caduta per rialzarsi, di ogni fatica per rafforzarsi, di ogni sconfitta per rinascere.

Questo il senso di quanto stiamo facendo noi, gli altri, per fare in modo che il nostro Bafometto di Bariola non debba stendere un “velo pietoso“ sulla situazione del softball lontano dal “triangolo delle mutande“.

Sono letteralmente saltato sul trespolo quando ho letto che l’amico Karl si è incuriosito per gli sport finlandesi e di questo lo ringrazio pubblicamente, approfondisco brevemente.

Il campionato del mondo di lancio dello stivale di gomma si svolge ogni anno a Pielavesi. Gli uomini lanciano stivali numero 43 e le donne numero 38. Lo stivale lanciato viene prodotto in Italia e nel 2010 Aurora Noversi, italiana ha vinto il campionato del mondo.

Purtroppo però come capita al nostro sport nessuno lo ha saputo se non la ristretta cerchia dei suoi appassionati sostenitori che hanno festeggiato ubriacandosi di Karpalovodka, vodka con succo di mirtillo palustre.

Cambiamo argomento per una precisazione dovuta. La palla da softball ha una circonferenza tra i 30 e i 31 centimetri, un peso che varia tra i 180 e i 200 grammi e una cosa è certa, non è perfettamente rotonda, e un rimbalzo casuale sull’erba o una traiettoria imprevedibile possono influenzare il risultato finale.

Quindi diciamo che la palla ha una forma sferica e il suo buon uso e i risultati conseguenti dipendono da come viene maneggiata.

E che play-off siano.

Divertitevi
GB


NÉ TIFOSO, NÉ TECNICO (Commenti in libertà)

A DISPETTO DEI SANTI
di
KARL DER GROßE

E così la Rhea ce l’ha fatta!

A dispetto dei santi ha raggiunto l’ambizioso traguardo, non solo dei play off che, da qualche anno, sono, quasi, una consuetudine a cui la squadra ci ha abituato ma, addirittura, si è qualificata al primo posto nel girone, obbiettivo che, ascoltando le dichiarazioni di Coach Argenis Blanco di inizio stagione, molti, tanti, troppi ritenevano impossibile da raggiungere per quel complesso di inferiorità latente che attanaglia e condiziona il nostro ambiente da sempre e la scarsa “considerazione” che l’ambiente esterno… chiamiamolo così… da sempre attribuisce alla nostra squadra.

Certo, difficilmente, la nostra campagna acquisti attira l’attenzione su altisonanti nomi in arrivo dagli States e avendo un ufficio Marketing e Pubbliche Relazioni, evidentemente, poco efficace… raramente viene evidenziato il fatto, se non quando ci… parliamo addosso, che l’ossatura della squadra arriva dal vivaio delle giovanili i cui elementi migliori, anche loro per gli stessi motivi, sono state, negli anni passati ed in quelli recenti, frequentemente penalizzati e hanno visto le loro legittime ambizioni frustrate da favoritismi “parentali” o dai risultati che il lavoro dei migliori Uffici Stampa delle altre società riuscivano e riescono ad ottenere…

Se volete togliervi il dubbio andatevi a leggere i Roster delle varie nazionali giovanili e seniores degli anni passati fino a quelli di quest’anno e fate, onestamente, le vostre considerazioni.

Ma tant’è, ad oggi, se andiamo a vedere le quattro formazioni che hanno avuto accesso ai Play Off si possono fare alcune considerazioni.

Bollate, ha dovuto far “girare” ben 4 straniere (Slabà, Peckova, Atlee e Moreland) per mantenersi ai suoi livelli e compensare l’addio a Greta Cecchetti. La domanda è… quante di queste saranno presenti ai Play Off? Va da sé che la risposta a questa domanda condizionerà parecchio la semifinale.

Forlì ha fatto incetta di… transfughe da Saronno prima e Bollate poi (Vigna e Gasparotto) e oriunde più o meno improvvisate, che, peraltro, tutte, per vari motivi, hanno giocato poco durante la stagione regolare ma, in compenso, ha “sbagliato” la scelta della lanciatrice straniera e, malgrado questo è riuscita a qualificarsi dimostrando, una volta di più, la forza della sua intelaiatura storica. Staremo a vedere se e come riuscirà a sorprenderci una volta ancora nel remake della semifinale dello scorso anno che, immagino, carica di tensione.

Di Saronno evito di parlare per non dover sparare sulla “Croce Rossa” mi limito a dire che… dovrebbero essere più sereni… se ci riescono… visto che l’enorme bacheca che avevano acquistato qualche anno fa per contenere centinaia di trofei ha smesso di essere desolatamente vuota.

Per quanto riguarda la Rhea, il risultato ottenuto dalle ragazze è, già così, storico ma, sono certo che non sono sazie e che l’appetito vien mangiando. Ovviamente, sempre per essere “diversi” dagli altri… quando le altre società in vista dei play off si vanno a rafforzare in vari modi… noi arriveremo a giocarli senza qualche titolare che ha contribuito a raggiungere questo storico risultato ma che… la vita vera… ha portato a non poter essere qui a giocarsela fino in fondo.

Al netto di queste “considerazioni”, per i Play Off, non so cosa aspettarmi e se i regolamenti siano stati pensati con qualche altra “genialata” come quella che consente di “mischiare” Roster di A2 con quelli di A1… dovrò aspettarmi che ci sia un “liberi tutti” che permetterà ad ogni giocatrice che non gioca di potersi accasare momentaneamente con altre società, oppure che i visti per le straniere diventino illimitati oppure, per le oriunde, le frontiere siano sempre aperte… e qui mi fermo altrimenti non vorrei dare troppi spunti interessanti per i regolamenti dei prossimi anni…


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

COLPA DI KARL

Il nostro è uno sport di statistiche, di numeri, e spesso molti danno i numeri. Karl è un maestro di questa malattia, purtroppo contagiosa. Ma dove trova il tempo? Non lavora? Va beh, io sono pensionato e dunque…

Parliamo di Caronno, in quest’anno di grazia in cui abbiamo vinto il campionato, o meglio, abbiamo terminato in testa nel nostro girone la regular season. Diamo quindi un po' di numeri sulle nostre prestazioni.

Caronno ha disputato 30 partite subendo 45 punti, cioè 1,5 a partita.
Ha chiuso 12 partite senza subire punti, 6 subendo un punto, e ne ha perse 4 di un punto.

Una sola volta ha subito più di 4 punti (contro Forlì 8, ma glieli ha restituiti con gli interessi!).

Ha vinto 8 partite per differenza punti.

E qui sorge una questione: siamo in serie A1, le gare dovrebbero essere equilibrate, ma su 320 incontri disputati nella stagione, ben 52 sono finite per differenza punti! Troppe? Poche? Va bene così?

Ecco la classifica di chi ha vinto più partite per differenza punti:

Forlì 11, Bollate 10, Caronno 8, Saronno 7 (e infatti sono le final four), Pianoro 4, Parma 4, Bussolengo 3, Collecchio 2, Castelfranco, Nuoro e Sestese 1.

La forza delle squadre di Argy è sempre stata la difesa, anche se avere un lanciatore con 0.5 di PGL aiuta, e non poco. Ma anche una buona difesa aiuta un bravo lanciatore.

Vediamo chi ha commesso più errori.

In totale 366, per una media di 33,27 per squadra, circa un errore a partita.

Primi siamo noi, con soli 14, per colpa di Yuruby che ne ha fatti quattro! Poi Bollate 19, Collecchio 23 (!), Saronno 30, Forlì 32, Parma 32, Pianoro 34, Sestese 36, Nuoro 43, Bussolengo 49 e Castelfranco 54. Le giocatrici più fallose Bartoli 12 (Sestese) e Tagliavini 10 (Parma), alcune altre con nove.

Diamo ora un’occhiata alla prossima partita, la semifinale scudetto con Bollate.
Risultato? Ce la giochiamo, e alla grande.
All’andata (intergirone) due partite perse a Bollate, 4-1 e 2-1.

Analisi della prima, Durot prende subito due punti nella prima ripresa, altrimenti sarebbe finita anche questa 2-1, e abbiamo fatto sette valide a Bigatton.

Analisi della seconda,. Peckova in grande spolvero ci tiene a zero valide, oggi non mi sembra più così dominante. Tornes concede 8 (otto!) basi ball, su 22 nell’intero campionato. Di sicuro non si ripeterà questa volta.

Entusiasmante lo scontro tra le pedane: guardiamo i PGL (punti guadagnati sul lanciatore). Bigatton 2.48 contro Messina 2.49, praticamente perfetta parità!
Tornes 0.5 contro Peckova 0.7 e qui siamo in leggero vantaggio.

Ma il vero asso nella manica è questo: all'andata non era in campo Melany Sheldon. E questo può fare la differenza.
Dai che ce la facciamo!