Palla Mancata 

ANNO XXII - NUMERO 15

24 SETTEMBRE 2022

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

ORA COPPA ITALIA


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

L'UOVO E LA GALLINA

La storia dell'uovo e della gallina appartiene a quei quesiti pseudo filosofici che fanno riferimento all'identificazione del rapporto di causa-effetto. Il senso comune spesso induce all'errore quando la sequenza temporale porta a considerare l'evento iniziale causa del successivo, anche quando tra i due non vi è relazione.

Tornando a noi, dopo le gare di ritorno della semifinale play-off Caronno vs. Bollate si sono espresse differenti linee di pensiero. Una di queste, a prima vista maggioritaria, afferma che Bollate ha prevalso, giocando un ruolo chiave le maggiori capacità maturate con l'esperienza a disputare gare decisive fin dai primi anni di pratica sportiva.

Sono un dato di fatto le decine di titoli italiani giovanili, gli scudetti e la partecipazione alle coppe, ma a nostro parere ciò rappresenta l'effetto e non la causa. In altre parole, non riteniamo che le atlete bollatesi siano brave perché hanno disputato molte finali, ma che hanno disputato molte finali perché sono brave.

Può sembrare una sfumatura, ma a monte sta una filosofia evidente e vincente: una base di reclutamento ampia che consente di scegliere per la squadra seniores quelle atlete, non solo brave tecnicamente, ma con quel quid in più che caratterizza l'atleta forte dal punto di vista agonistico.

Caronno ha commesso 14 errori in 32 gare (regular season e andata semifinali) e ne ha commessi 6 nelle due gare di ritorno. La miglior difesa del campionato ha disimparato a giocare? Certo che no, ma è indubbio che la tensione, una situazione umana naturale e comprensibile, ha giocato il suo ruolo.

Lo sport agonistico ha proprio nella capacità di gestione del momento agonistico una delle sue ragioni d'essere. Avviene nel softball e avviene in tutti gli altri sport. Per gli appassionati di calcio non sarà difficile ricordare giocatori eccezionalmente dotati dal punto di vista tecnico che non hanno avuto una grande carriera proprio perché non eccellevano sotto il profilo agonistico. E chiariamo ciò che qui intendiamo per agonistico, non tanto la grinta e la determinazione, ma la capacità di dare il proprio massimo quando l'importanza della gara lo richiede.

Vi sono atleti che ce l'hanno nel sangue, altri che possono in ogni caso migliorare: col tempo e in un ambiente che possa aiutare. È un impegno che ogni buon allenatore deve avere e, diciamolo, fa parte della nostra filosofia.


 

Personaggio della settimana: Beatrice Salvioni, tre valide in gara uno con Bollate.


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

MANCHI SOLO TU
di BIDUS

Noi siamo le nostre parole, le nostre frasi, lo stile con cui parliamo, e siamo la capacità di ascoltare le parole degli altri.

Parliamo molto e ascoltiamo poco, altrettanto importante per definirci è la scrittura, vorrei che scrivendo potessi trasmettere intensità, vorrei condividere riflessioni e ricordi, stimolando pensieri che accendano intuizioni che lascino il segno con parole affilate puntando sull’improbabile, sperando nell’improbabile.

Affermava Seneca “non è vero che abbiamo poco tempo, la verità è che ne sprechiamo molto“. Ci sbattiamo da un luogo all’altro da un impegno a quello successivo riducendo al minimo il tempo per riflettere, figuriamoci se abbiamo tempo per ascoltare e mai e poi mai per scrivere. Scrivere è una passione e inoltre costa fatica. Scriviamo continuamente messaggi ed email sui nostri apparati elettronici, ma veniamo presi dal panico davanti ad un foglio di carta bianca ed una penna.

Non scriviamo più cartoline, auguri di Natale, lettere d’amore, pigiamo dei tasti elettronici e schiacciamo invia. Le parole non si generano da sole, arrivano da qualche posto lontano della memoria, sono frasi che abbiamo detto, che abbiamo sentito, sono immagini impresse come su una pellicola, sono il nostro vissuto. Per scrivere occorre avere la sana e motivante follia di saper rischiare su se stessi.

Immagini ricordi, odori, attimi di vita, per quanto tempo è per sempre? A volte solo per un secondo.

Scrivere è una lotta contro i propri demoni, spesso non sappiamo perché scriviamo e che cosa scriviamo, cerchiamo la balena bianca e pericolosamente ci spingiamo dentro i meandri della nostra mente dove ci sono i fantasmi e i nostri ricordi dimenticati che diventano parole. Passano per la testa delle cose che è indispensabile scrivere con urgenza. Per questo quando un fastidioso suono elettronico mi avvisa che il Macchia Nera di Pertusillandia mi scrive lapidario: “Manchi solo tu“ mi viene l’ansia e mi si addrizzano i peli dei piedi.

Come ho già scritto ho una buona capacità mimetica, mi nascondo perfettamente in mezzo alla gente, non sono visto, scrivere invece ti mette a nudo, cosa volete che scriva, che con grande dispiacere siete fuori dalla finale scudetto, che ho seguito con ansia le vostre gare, non è vero, sono perfettamente indifferente, siete lontani e non vi sento.

Sto scrivendo un mare di stupidaggini, ma alcune le penso sul serio. Non so cosa avranno scritto i miei compagni di banco, ma sono certo che numeri e meticolose analisi avranno sviscerato il chi, il come e il perché, io invece ricordo e mi vengono in mente persone, amici, un piccolo viaggio con mio padre a Pancalieri, strano mi dico ora, perché i torinesi non vanno a Pancalieri, una zona tranquilla e dimenticata.

Più che un ricordo quello che mi costringe a fermarmi è un profumo, il profumo della menta piperita. Pancalieri è famosa per la coltivazione di numerose erbe officinali, ma la regina è la menta piperita e il suo olio essenziale.

Il profumo mi ricorda mio padre, che severo e tutto d’un pezzo mi invitava a sentire il profumo pungente e mi chiedo perché, non me lo ha detto, non l’ho chiesto e non lo saprò mai.

Manchi solo tu.

GB


NÉ TIFOSO, NÉ TECNICO (Commenti in libertà)

È COLPA MIA
di
KARL DER GROßE

Adesso che i Playoff sono finiti (*), devo chiedervi scusa e ammettere che siamo fuori dai play off per colpa mia!

Le ragazze, infatti, ben sapendo con quale fastidio io frequenti certi campi e sapendo, purtroppo, come sarebbe andata a finire l’altra semifinale hanno pensato bene che, dopo una stagione assolutamente positiva anche grazie al fatto di essere “migrati” nel girone B e aver perso per strada le, tristemente, usuali compagne di viaggio Bollate e Saronno, mi sarei allontanato definitivamente se dopo la semifinale avessimo dovuto giocare anche la finale in quei campi.

E quindi… scusate! Ammetto le mie responsabilità e… per il prossimo anno chiederò esplicitamente alle ragazze di non preoccuparsi di me e giocare per vincere.

Al netto di tutto questo, il finale di stagione ha emesso alcuni verdetti a mio parere sorprendenti.

In Coppa Italia le Thunders hanno sconfitto Collecchio in modo, per me, sorprendente visto che mi sarei aspettato, almeno, la necessità di giocare Gara 3 mentre l’altra partita non si è giocata per la mancata partecipazione di Parma che, non so per quale motivo, ma… non ha fatto altro che confermare una triste consuetudine delle nostre società di non onorare, a volte, gli impegni che la stagione dovrebbe, imporre, dando così un brutto segnale ma, d’altra parte questa competizione non è che da parte della federazione sia stata molto “rispettata” in questi anni e quindi…

Nei PlayOut, la Sestese ha avuto vita facile con Nuoro vista l’assenza della sua “Legione Straniera” senza la quale, purtroppo, non è competitiva e quindi la Sestese, con il suo campo, farà parte del… “super” campionato a girone unico del prossimo anno del quale parleremo prossimamente.

Dalla A2, sono arrivate, credo, le maggiori sorprese con le eliminazioni delle, immaginavo, favoritissime Bollate 2 su Rovigo e Legnano su Macerata.
Adesso, quindi, per guadagnarsi un posto in… “paradiso” si affronteranno Macerata e Rovigo che, a prescindere da chi vinca, saranno una novità per il prossimo campionato, o meglio, un ritorno dal glorioso passato e una novità… sempre che i verdetti del campo rimangano tali da un anno con l’altro… cosa assai difficile nel nostro mondo.

(*) Visione vagamente geocentrica, finiti per Caronno, i play-off continuano che la sfida scudetto tra Bollate e Saronno.


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

A UN PASSO

Stavolta pensavamo davvero di farcela, siamo arrivati ad un passo dalla finale. È mancata un pò di …..fortuna? capacità? esperienza? Alla fine Bollate si è dimostrato più forte, con un line-up più lungo, e le sue atlete hanno reso al massimo.

Avevo appena scritto che avevamo la miglior difesa del campionato e subito sono stato smentito. (*)

Abbiamo però visto giocate di altissimo livello. Nel secondo incontro a Bollate è stato spettacolo: due out impossibili di Sheldon, l’home-run di Alicart, la presa decisiva di Caldon al 7°.

Nelle partite a Caronno Pertusella gli errori ci hanno condannato, ma nonostante tutto se…al settimo il corridore in terza aspetta il tiro in prima anziché andare a casa (come ripetiamo alla nausea alle nostre bambine) e la valida di Caldon non viene presa in tuffo da Moreland (che però è lì per fare proprio quello) andiamo 5-4 con un out, due in base e il turno che ricomincia dal lead-off.

Ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte, ciò che conta è il risultato, se segni zero punti è davvero difficile vincere. Ora vedremo la disfida con Saronno. Il nostro editor afferma che Bollate è più forte, quindi per matematica conseguenza Saronno vincerà tre partite a zero. (**)

Il mio pronostico è che vincerà Saronno, magari alla quinta, per il line-up troppo potente, dove anche il nono in battuta può cacciarla fuori, e in una serie chiusa basta un episodio per prevalere. (***)

Altri argomenti : una società storica come Parma rinuncia a disputare la Coppa Italia.
Sono messi davvero così male? Se anche a Parma si traballa, vuol dire che la situazione generale è ancora peggio del previsto. A proposito, a quando una Coppa Italia in cui giocano solo italiane (vere)?
(****)

È retrocesso Nuoro: non è possibile avere in campionato una forte squadra con sette straniere in campo e la partita dopo un materasso, con tutte ragazzine quasi sempre in panchina, che prende 13 punti in una ripresa. Che costruiscano una squadra seria, con brave atlete locali e ritornino, di nuovo in serie A1, ma con le loro forze.

Dalla A2 salirà probabilmente Macerata (*****), con molte veterane, vedremo la prossima stagione. Ma Rovigo che all’improvviso schiera due ucraine e per poco non ce la fa? Va bene la guerra, ma non mi sembra giusto, anche se ovviamente sarà stato tutto regolare.

In serie B il Bovisio tenta la promozione, con in campo 16/18enni del vivaio caronnese che saranno il futuro. Affronta il Cairo Montenotte e lo asfalta due volte sotto una valanga di valide, ma veramente potenti e lunghe. Poi al ritorno si dissolve come neve al sole, contro le medesime giocatrici. Veramente inspiegabile.

La under 18 della Rhea avrebbe potuto giocarsi il titolo di categoria, ma anche se tutto il campionato si svolge di mercoledì ( perché le 18 brave già giocano in tutti gli altri campionati seniores nel fine settimana) le finali si giocano in contemporanea con le altre serie, e quindi le nostre quel giorno indossavano la maglia del Bovisio, vedi sopra.

Troppo difficile trovare una soluzione per le menti incaricate. Ci sarebbe un’ottima soluzione, copiando dall’Olanda, notoriamente poco capace di formare ottime atlete. Ne parleremo nel prossimo numero.

(*) Non si vede perché sorprendersi, Dox è un notorio un portasf..., in questo caso tuttavia bisognerebbe usare il termine simile inglese notorius, che nella ,lingua originale sta per famigerato.

(**) Il cosiddetto editor ha detto che guardando la semifinale Saronno-Forlì si aspettava di più dal Saronno.

(***) Visti i precedenti getto il guanto di sfida a Dox sul pronostico, chi perde offre birra a tutto lo staff di PM. Bidus prenota il birrificio.

(****) E perché mai? In quale altro sport la Coppa Italia è inibita alle straniere?

(*****) Per i motivi sopra esposti si suggerisce alla squadra marchigiana un pellegrinaggio a Loreto.