Palla Mancata 

ANNO XXII - NUMERO 16

1 OTTOBRE 2022

Notiziario quasi serio su quello che riguarda, non riguarda o potrebbe riguardare il softball, e non solo, a Caronno Pertusella e dintorni

FINALI GIOVANILI


CHI, COME, DOVE E PERCHÉ

È UN TERNO AL LOTTO

La probabilità di azzeccare un terno al lotto (su una ruota) è di 1 su 11.748, ovvero dello 0,008 %. Si capisce quindi perché nell'immaginario il terno al lotto è nel contempo evento raro e fortunato (la vincita associata).

Cosa c'entrano il lotto e il softball? Non sottovalutate la fantasia degli addetti ai lavori.

Dunque, concluse le gare di semifinale, quattro sono le squadre per la Final Four di Coppa Italia: le due qualificate Rheavendors Caronno e Pianoro, più le finaliste scudetto Bollate e Saronno.

A suo tempo un sorteggio (già ci stiamo avvicinando all'abbinata sorte/softball) aveva stabilito che la vincente della semifinale B (nel nostro caso Caronno) incontrerà la perdente della finale scudetto e che la finale si sarebbe disputata a casa della vincente della semifinale A (Pianoro), ma su un campo illuminato.

Bologna dispone di due campi illuminati (anche se uno, lo Spisni, è totalmente inadeguato, ne parleremo un'altra volta), quindi si profila la spedizione di tre squadre dalla Varesina a Bologna.

La cosa appare poco razionale e già la domenica successiva alle semifinali i dirigenti delle squadre lombarde si mettono in azione. Grazie alla disponibilità di Pianoro si arriva all'accordo di giocare la Final Four in Lombardia, ma dove?

Bollate graziosamente lascia il campo libero, forse per un po' di riposo dopo le molte manifestazioni già ospitate quest'anno sui propri diamanti. Resta da scegliere tra il Francesco Nespoli e il campo di via Ungaretti.

Un sorteggio tra di noi? Macché! Cosa partoriscono i due presidenti (non mi è stato rivelato da chi sia partita la proposta)?

"Facciamo così, ruota di Milano, estrazioni del lotto di martedì, se il primo estratto è tra 1 e 45 si gioca a Saronno, se è tra 46 e 90 si gioca a Caronno Pertusella".

Ecco il risultato.

Si giocherà a Saronno sabato 8 ottobre 2022.

***

E già che ci siamo torniamo sul concetto di casualità. Spesso si dice "fortuna", intendendo che "è andata bene", ma è più appropriato parlare di casualità.

Quante volte una palla battuta passa a mezzo metro dal difensore che si muove bene per prenderla e quante volte finisce nel guanto dello stesso difensore?

Ora, trascurando le smorzate, qual è la possibilità per un battitore di scegliere dove indirizzare esattamente la palla battuta per giocarsi il successo sul mezzo metro di prima? Nessuna.

E quindi, in una partita decisa da un singolo episodio, dov'è il confine tra caso (fortuna) e bravura, quando la vittoria è decretata da quel mezzo metro?

Ha ragione Dox, è vero che il battitore non può scegliere con il goniometro dove mandare la palla, ma se i tuoi battitori sono attenti a mettere sempre in campo la palla, a colpirla piena anche se non così forte da mandarla sulla rete, ecco che le probabilità di passare a distanza di valida dal pur bravo difensore aumentano, e di parecchio.

Sulle tribune si dice fortuna, ma non è detto che sia stata proprio la casualità a decidere quella partita.


Personaggio della settimana: Gaia Grasso (16 anni), esordio con naturalezza in A1, ricevendo Yilian Tornes.


AD  OVEST  DI   PAPEROPOLI

IL VENTO DEL BARBONISMO
di BIDUS

Ho letto con attenzione gli articoli dei miei compagnucci di pennino, come previsto hanno sviscerato le gare disputate dal Caronno con la solita perizia.

Per quanto riguarda il “Savonarola di Bariola“ credo che nemmeno imbavagliandolo si eviterebbero distruzioni e disgrazie, poiché il solo suo pensiero può stravolgere le decisioni astrali.

Forse si dovrebbe tornare all’antico atto del sacrificio. Un atto antico che consentiva di entrare nella sacralità e favorirsi gli dei. Si pagava un pegno al male in anticipo per far sì che tutto potesse proseguire bene. Consiglierei anche al Team Bollate un sacrificio particolarmente importante considerando come sono andate le prime due gare con il Saronno.

E così cari divoratori di panettone ci avviciniamo pericolosamente all’inverno, o meglio all’INVERNO, i governanti passati, presenti e futuri, che si guardano bene dal farli, ci chiedono sacrifici. Attenzione però essi non ci chiedono di sacrificare un maiale da record al dio del gas o dissanguare un povero toro nella vasca per ingraziarsi il dio della corrente, al contrario

Ci viene chiesto di abbassare il termostato e mettere un maglione, di sbattere l’alluce nello spigolo del comodino a causa del buio nell’appartamento, di usare poco la macchina e cuocere gli spaghetti senza fiamma. Tutte manovre che comunque chi come me vive della pensione da artigiano ha messo in atto da tempo, senza bisogno che gli odierni sacerdoti di governo lo consigliassero.

La scorsa settimana parlavamo di ricordi e uno che mi è tornato alla memoria in questi giorni è legato alla cucina nel cascinale di mio nonno. Un grande camino con un pentolone che bolliva in continuazione, un tavolo traballante al centro con una lampadina che illuminava fiocamente l’ambiente circostante, a fianco della lampadina un cordino con una sardina appesa su cui in religioso silenzio si strofinava una fettina di polenta , sforzandosi di carpirne un po’ di profumo.

Suggerirei quindi ai consumatori compulsivi lombardi ex “No Martini No party“ di prendere in mano i libri di Serge Latouche il filosofo della decrescita felice. Latouche parlava dell’importanza di fermarsi e ridurre l’espansione, di diminuire tutto quello che rientra nell’idea di progresso e sviluppo. Lavarsi una volta alla settimana ci sembrava impossibile ora ci terrorizza perché potrebbe diventare obbligatorio farlo.

Impariamo l’arte della frugalità e come da tempo vado ripetendo del “Barbonismo“ immaginiamoci senza tutto, saremo felici se ci resterà poco, e sapremo godere del molto poco.

Meditiamo gente meditiamo
GB

*** Postfazione ***

Il 29/09/2022 11:48, GB ha scritto:
Ciao Gio
Non so se vuoi uscire, ma per non farti aspettare ti mando il mio piccolo contributo.
Un abbraccio
GB

Il giorno gio 29 set 2022 alle ore 11:52 Wave ha scritto:
Benissimo, stavo per mandare la solita email, che questa volta non riceverai avendomi preceduto.
Quest'anno batteremo il record di uscite annuali.
GT

Il 29/09/2022 11:54, GB:
USCITE RECORD ?
Allora ci meritiamo una cena record. 
GB

Il giorno gio 29 set 2022 alle ore 11:58 Wave ha scritto:
Ovviamente.
Ho visto il tuo articolo.
Leggo Latouche da tempo e guardo come si guardano dei cretini coloro che inorridiscono di fronte alla parola "decrescita", non avendola capita.
La parola che uso spesso è sobrietà.
Mio papà (classe 1912) mi raccontava di quando da bambino e tutti si ritrovavano la sera nella stalla (il posto più caldo della casa per via delle mucche), c'era un'aringa appesa che toccavano con un pezzo di pane, come vedi abbiamo ricordi in comune.
GT

Il giorno 29 Set 2022 12:03:11 GB ha scritto:
Lo sapevo il ceppo celtico/longobardo/gallico .
Nella stalla ci raccontavano le storie che ancora con piacere ricordo.
Un abbraccio.
GB


NÉ TIFOSO, NÉ TECNICO (Commenti in libertà)

HA SENSO REGGERGLI IL GIOCO?
di
KARL DER GROßE

Era il 2017, se non sbaglio, quando il Presidente Marcon, appena eletto, aveva subito dichiarato che, tra gli altri, uno dei suoi obiettivi, per il Softball, era quello di far disputare un girone unico a 10 squadre con l’intento di alzare il livello di competitività in prospettiva olimpica.

È riuscito nell’intento nella sola stagione 2019, poi la pandemia ci ha messo lo zampino e per i campionati successivi eravamo tornati ai 2 gironi. Adesso che sono passati gli anni, le olimpiadi sono “andate”, le prossime, per il Softball, chissà quando saranno ma, per il 2023, si ritorna al Campionato a girone unico a 10 squadre.

La “prova” è durata, quindi, una sola stagione e, forse, non è stata significativa ma, secondo me, ha dimostrato che non è certo la formula del campionato a determinare la competitività di un movimento.

Quindi, mi domando, sarà la scelta giusta per un movimento che fintamente si vuole atteggiare come professionistico, ma in realtà è, nella migliore delle ipotesi, amatoriale come ho già avuto modo di scrivere?

Proprio per il fatto che siamo una realtà per lo più amatoriale, secondo me non ha nessun senso imbarcarsi in un campionato di, presunta, “elite” a 10 squadre quando, in Italia, non ci sono 10 società, 10 campi e 150 atlete e staff adeguati che possano realmente permettersi di essere un “elite”.

Le società solide sono poche, pochissime. Le società che hanno vinto scudetti, spesso, sono durate il tempo di un… “capriccio” e poi hanno chiuso e sono state rifondate e queste per vincere fanno incetta di giocatrici sul mercato vincendo, tranne qualche rara eccezione, praticamente, giocando da sole.

La maggior parte delle società fanno fatica a sostenere i costi di gestione di una stagione che prevede al massimo 4 o 5 trasferte relativamente brevi, domani dovranno prevedere di coprire i costi di almeno 9 trasferte, non necessariamente così vicine da poterti permettere di muoverti in giornata e di dovere quindi prevedere una notte in albergo, oppure, diversamente, saranno costrette a far fare viaggi della “speranza” partendo in pullman all’alba e tornando a notte fonda con tutti i rischi che questo comporta… alla faccia della “elite”.

I campi degni di un campionato di “elite” sono pochi, alcuni non sono neanche paragonabili a un campetto della parrocchia. Ai tempi, se non ricordo male, nei proclami, c’era anche la discriminante che i campi dovessero avere l’illuminazione per poter essere utilizzati in questo campionato, misura che, alla fine, si è rivelata inapplicabile, ovviamente proprio perché la teoria non sempre può essere applicata alla realtà delle cose.

Le giocatrici, a parte poche che si illudono di esserlo, non sono e non possono essere delle professioniste perché, banalmente, con il Softball non ci si può “campare” e quindi ha senso tenerle impegnate per così tanto tempo solo per reggere il gioco ad una… “nazionale” dove poi, comunque, a queste verrà sempre preferita la prima oriunda che passa per caso per strada?

Non credo proprio.


TRA SPEAKER E SCORER  (Dialoghi tra sordi)
di DOX

Speaker’s corner

Si chiama così l’angolo di Hyde Park in Londra dove chiunque, salito su una sedia o anche solo su una cassetta vuota della frutta può tenere discorsi sparandole grosse quanto vuole. Questo è anche il compito dello speaker di Caronno.

PALLA MANCATA FINALE (*)

E così Saronno nella stagione 2022 dopo aver vinto la Coppa delle Coppe si avvia a vincere anche lo scudetto. La palla è davvero rotondo (lapsus?), ma le probabilità che Bollate le vinca tutte e tre è davvero poca.

Saranno ugualmente partite tirate, decise magari da un singolo episodio, ma come detto il line-up di Saronno è troppo profondo, anche se entrambe le partite sono state decise da una piccola sbavatura difensiva.

Nella prima un difensore si è posizionato dietro la base anziché davanti e il corridore gli ha impedito di ricevere l’assistenza. Nella seconda due battute di facile routine sugli interni si sono trasformate in due valide grazie al terreno pesante. Ma bravi i battitori di Saronno che invece di prendere un K da Peckovà hanno messo a terra due palle insidiose. Il fortunoso stoppone di Longhi ha sorpreso Moreland che aveva preso palle ben più difficili. Ma come prima, se invece di andare K metti la palla in gioco, qualcosa può accadere. Il fatto che le partite si siano decise per così piccoli episodi lascia sperare Bollate in ancora possibili vittorie, ma tre di fila…

Caronno non ha ancora finito la stagione: settimana prossima per le finali di Coppa Italia incontreremo a Saronno un Bollate che possiamo battere sulla partita secca.
E avendo vinto Saronno la coppa europea, anche un secondo posto potrebbe valere un posto in Europa per il prossimo anno. Vedremo di farcela, sarebbe la ciliegina sulla torta di una bellissima stagione.
(**)

In contemporanea allo scudetto, le nostre U15 si giocheranno le chance dell’ennesima medaglia giovanile. Sono un bel gruppo e sono brave, si meritano un successo. Non facciamo pronostici per scaramanzia (ma ci auguriamo l’ennesima sfida scudetto Caronno-Bollate).

La scorsa puntata parlavamo di come far crescere le giovani promettenti.
Un esempio è l’Olanda (colpevolmente non so se questo sistema è tutt’ora in vigore o hanno cambiato).

Agli ordini di un bravo allenatore (e qui noi siamo già messi male, anzi malissimo) si forma una squadra di 15-20 atlete di età olimpica. Mancano sei anni alle prossime, quindi faremo un limite a 20-22 anni e verranno pronte a 26-28.

Questa squadra disputa il campionato di serie A1, tutti i mercoledì, in regolare classifica: se perdi con loro hai una partita persa in campionato. Solamente se dovesse vincere il titolo, lo scudetto andrebbe alla seconda. Capisco i problemi di spesa, ma con le casse FIBS a posto non dovrebbe essere impossibile, e magari ogni volta convoco solo le 10-12 più vicine alla sede degli incontri per ridurre le spese. Le atlete di casa giocano con la loro solita squadra di club.

Nell’arco di alcuni anni avresti un nucleo di giocatrici che hanno giocato il doppio rispetto alle altre, sempre insieme e affiatate, e in teoria saranno brave il doppio.

Anche le altre squadre giocherebbero due giornate in più, con buona presenza di pubblico (e incassi del bar, se lo gestisci bene).

Ma chi ha voglia di sbattersi per avere un’ottima squadra di italiane? All’ultimo momento porto a casa un po' di oriunde e forse ottengo lo stesso la qualifica senza fatica.
L’orgoglio, le soddisfazioni, anche le fatiche e le delusioni, la cadute e le rinascite delle nostre atlete in questo bellissimo periodo di crescita? Non interessano a nessuno.

(*) Finale? Si intende che si gioca la finale scudetto o che è l'ultimo numero del 2022? Perché intendiamo fare ancora una o due uscite prima del letargo.

(**) Solitamente la fatica dell'editor con gli articoli di Dox è quella di stanare le imprecisioni e correggerle, ma questa volta si fa prima a commentare. Dunque: Perché, Caronno incontrerà Bollate? Incontrerà la perdente della finale scudetto, e un conto sono i pronostici, un altro sono i risultati sul campo.